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Spazi Altri
Due generazioni a confronto per riflettere sul tema dell’eterotopia all’interno di Sardegna Arte Fiera
Comunicato stampa
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All’interno della manifestazione Sardegna Arte Fiera si colloca il progetto curatoriale Spazi Altri, ideato da Roberta Vanali per la galleria La Bacheca a Cagliari, al quale prendono parte sei artisti sardi che opereranno distribuiti in due cabine per un confronto tra generazioni. Da una parte i giovani (Simone Dulcis, Elisabetta Falqui e Stefano Cozzolino) e dall’altra gli artistici storici (Angelo Liberati, Maria Grazia Oppo e Primo Pantoli) rifletteranno sul tema dell’Eterotopia traendo spunto dal saggio di Michel Foucault “Spazi altri. I luoghi delle eterotopie”.
La nuova accezione attribuita al termine dal filosofo è quella di “spazio altro” o “altro luogo” in quanto un luogo reale, definito dalla stessa società, è al contempo rappresentato e sovvertito nell’esigenza di istituire una realtà spazio-temporale a se stante, dotata di regole ben precise, che abbia la peculiarità di deviare dal quotidiano. Già parte delle società primitive, le Eterotopie rappresentavano i luoghi destinati a vecchi, malati, partorienti e ai riti iniziatici, nella società moderna questi spazi sono sostituiti, da carceri, ospedali, manicomi, conventi, musei, biblioteche, cimiteri, cinema, teatri ecc. Ma nessuna Eterotopia ha carattere universale in quanto assume diverse forme ed essendo in definitiva una sorta di luogo fuori ogni luogo, per quanto localizzabile, i mezzi di trasporto, Internet, ma anche gli specchi, i luoghi di confine e le frontiere rientrano in quelli che sono definiti da Foucault “spazi altri”.
Nel progetto per Sardegna Arte Fiera il concetto di Eterotopia assume una doppia valenza in quanto lo stabilimento balneare, avendo già un valore eterotopico, verrà ulteriormente sovvertito dall’intervento degli artisti che, interagendo tra loro nella trasfigurazione dell’ambiente, daranno vita, appunto, ad uno Spazio Altro.
La nuova accezione attribuita al termine dal filosofo è quella di “spazio altro” o “altro luogo” in quanto un luogo reale, definito dalla stessa società, è al contempo rappresentato e sovvertito nell’esigenza di istituire una realtà spazio-temporale a se stante, dotata di regole ben precise, che abbia la peculiarità di deviare dal quotidiano. Già parte delle società primitive, le Eterotopie rappresentavano i luoghi destinati a vecchi, malati, partorienti e ai riti iniziatici, nella società moderna questi spazi sono sostituiti, da carceri, ospedali, manicomi, conventi, musei, biblioteche, cimiteri, cinema, teatri ecc. Ma nessuna Eterotopia ha carattere universale in quanto assume diverse forme ed essendo in definitiva una sorta di luogo fuori ogni luogo, per quanto localizzabile, i mezzi di trasporto, Internet, ma anche gli specchi, i luoghi di confine e le frontiere rientrano in quelli che sono definiti da Foucault “spazi altri”.
Nel progetto per Sardegna Arte Fiera il concetto di Eterotopia assume una doppia valenza in quanto lo stabilimento balneare, avendo già un valore eterotopico, verrà ulteriormente sovvertito dall’intervento degli artisti che, interagendo tra loro nella trasfigurazione dell’ambiente, daranno vita, appunto, ad uno Spazio Altro.
06
ottobre 2005
Spazi Altri
Dal 06 all'undici ottobre 2005
Location
STABILIMENTO BALNEARE IL LIDO
Cagliari, Viale Poetto, (Cagliari)
Cagliari, Viale Poetto, (Cagliari)
Vernissage
6 Ottobre 2005, ore 12
Autore
Curatore