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Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l’opera di Cecilia Ravera Oneto
Dodici artisti propongono la loro personale visione sul rapporto tra gli spazi dell’archeologia industriale e del paesaggio, intesi come luoghi in cui l’azione dell’uomo ha connotato i tratti ambientali privilegiando la produzione alla naturale identità del territorio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 5 marzo alle 17,30 presso la Sala mostre della Regione Piemonte inaugura l'esposizione Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto, a cura di Leo Lecci, Monica Saccomandi e Laura Valle, organizzata da Accademia Albertina di Belle Arti (Torino), Associazione Amici dell'Accademia Ligustica (Genova) e Associazione Culturale Cecilia Ravera Oneto (Camogli), in partnership culturale con l'Associazione culturale Pentesilea (Torino).
Dal 5 al 18 marzo 2015 dodici artisti propongono la loro personale visione sul rapporto tra gli spazi dell'archeologia industriale e del paesaggio, intesi come luoghi in cui l'azione dell'uomo ha connotato i tratti ambientali privilegiando la produzione alla naturale identità del territorio.
A seguito dello smantellamento di molte realtà industriali, questi luoghi restano come spazi sospesi, privati della propria specificità e disconnessi dal tessuto urbano in cui si collocano.
Gli artisti coinvolti presentano progetti di riappropriazione, documentazione e narrazione del rapporto tra questi non-luoghi, la collettività e i singoli individui.
Da un lato, quindi, c’è la fabbrica che produce, con i problemi legati al lavoro ma anche all’impatto ambientale; dall’altro è emerso il problema degli spazi vuoti, in cerca d’identità e di
futuro (anche economico) (L. VALLE, A. WETZEL)
Nei processi di trasformazione contemporanei, i luoghi produttivi dismessi e le testimonianze ad essi legate, divengono elementi attivi per indirizzare non solo alla conservazione, ma
anche alla valorizzazione culturale, ambientale ed economica del territorio, a partire dalla riappropriazione e comunicazione della storia e delle memorie (M. SACCOMANDI)
Saranno presenti dipinti, fotografie, video e installazioni site-specific di Elvira Sanchéz, Valentina Bassetti, Elena Tortia, Guo Liang, Wang Peng, Zhao Li, Maria Rebecca Ballestra, Cesare Bignotti e Fabio Niccolini e le tre tele vincitrici dell'ultima edizione del premio Cecilia Ravera Oneto, realizzati da Resaldo Ajazi, Mihail Valentinov Ivanov e Zlatolin Donchev.
Saranno esposti grafiche inedite e dipinti di Cecilia Ravera Oneto provenienti da collezioni pubbliche, (Museo dell’Accademia Ligustica, Genova) e private (Fondazione Carige, Genova;
Confindustria, Genova).
“Gasometri, raffinerie, cookerie, ponti di stoccaggio per i container, elevatori e strutture di trasporto e lavorazione delle materie prime si moltiplicano nel giro di pochi anni, mutando
in maniera definitiva lo spazio ambientale e il rapporto con la città e i suoi abitanti. La produzione pittorica e grafica di Cecilia Ravera Oneto si fa testimonianza ossessivamente affascinata del cambiamento repentino e improvviso di un sistema ambientale, produttivo e naturale in cui le luci, i colori, le forme variano instabilmente, mentre l’artista tenta una loro catalogazione attraverso il processo di descrizione iconica delle strutture e dei macchinari” (L. LECCI)
Interverranno all'inaugurazione i curatori Leo Lecci, Monica Saccomandi e Laura Valle, Marina Ravera Gennari, presidente dell'Associazione culturale Cecilia Ravera Oneto, il Presidente
dell'Accademia Albertina Fiorenzo Alfieri e il direttore dell'Accademia Albertina di Belle Arti Salvo Bitonti, la storica dell'arte Colette Bozzo Dufour e la storica dell'archeologia industriale Giovanna Rosso Del Brenna.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentano il catalogo Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto, (ed. De Ferrari), con un ricco apparato iconografico, tra cui figurano riproduzioni di grafiche inedite e di dipinti in collezioni piemontesi (Collezioni civiche di Palazzo Vittone, Pinerolo) realizzati da Cecilia Ravera Oneto.
La mostra Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto è promossa da Accademia Albertina di Belle Arti, Associazione Amici dell'Accademia Ligustica, Archivio d'Arte Contemporanea dell'Università degli Studi di Genova e Associazione Culturale Cecilia Ravera Oneto, con il sostegno di Regione Piemonte, Banca Generali - Oddo Asset Management e con il patrocinio di Comune di Camogli, Confindustria Genova, Fondazione Carige e Collezioni civiche di Palazzo Vittone, Pinerolo.
SCHEDA TECNICA
TITOLO: Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto.
ARTISTI: Cecilia Ravera Oneto, Resaldo Ajazi, Maria Rebecca Ballestra, Valentina Bassetti, Cesare Bignotti, Zlatolin Donchev, Mihail Valentinov Ivanov, Zhao Li, Guo Liang, Fabio Niccolini, Wang Peng, Elvira Sanchéz, Elena Tortia.
CURATORI: Leo Lecci, Monica Saccomandi, Laura Valle
LUOGO: Torino, Sala mostre Regione Piemonte, I piano (piazza Castello 165).
DATE: 5-18 marzo 2015; inaugurazione 5 marzo ore 17,30
ORARI: tutti i giorni ore 11-19; ingresso libero.
PRESTATORI: Museo dell’Accademia Ligustica, Genova; Fondazione Carige, Genova; Confindustria Genova, Genova; collezioni private.
MEDIA & CULTURAL PARTNER: Associazione Pentesilea, Torino
PATROCINI: Regione Piemonte, Torino; Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova; Comune di Camogli; Confindustria, Genova; Fondazione Carige.
BIOGRAFIA
Cecilia Oneto nasce a Camogli il 3 genna io 1918 da Valerio, cambusiere sui transatlantici, e Santina Castello, alla quale
va il merito di averne compreso precocemente le doti e di averla avviata e incoraggiata agli studi artistici.
Dopo aver studiato al liceo artistico “Barabino” di Genova e al liceo dell’accademia Albertina di Torino, nel momento della docenza di Felice Casorati, frequenta il Politecnico di Torino, senza poter concludere gli studi a causa degli eventi bellici.
Negli anni della guerra s’impiega quale disegnatrice alle Officine Ansaldo di Genova, lavoro che sarà alla base del suo interesse verso il paesaggio industriale, che caratterizzerà una lunga e significativa stagione della sua pittura. Nel 1947 sposa Mario Ravera, medico, docente universitario, ricercatore, che sarà determinante nel rivolgere il suo interesse artistico verso l’ambiente della medicina e della ricerca scientifica. Insegna disegno e storia dell’arte. inizia a dipingere alla fine degli anni Trenta, ma esordisce pubblicamente nel 1953 partecipando alla Mostra Regionale d’Arte Ligure organizzata nei locali dell’accademia Ligustica.
Nel 1954 tiene la sua prima personale alla galleria Rotta di Genova. La pittura degli inizi è caratterizzata da una maniera prossima al postimpressionismo, con cui svolge paesaggi della riviera e temi domestici. Nella seconda metà degli anni cinquanta avverte nel paesaggio industriale il motivo per un mutamento del proprio linguaggio, che diventerà ancora più marcato con le immagini dell’Italsider e con il ciclo dedicato all’“ars medica” degli anni sessanta e inizio settanta, che la avvicina agli ambienti della “nuova figurazione”. Grazie all’amicizia di Luigi Servolini si dedica all’incisione e alla xilografia. Superati gli anni settanta, durante i quali il paesaggio industriale del porto, attraverso tagli inusuali raggiunge esiti
rarefatti, trasfigurati, non dissimili dalle figure di algida espressività del ciclo rivolto alla medicina e alla ricerca
scientifica, ritorna a un proprio, personale, concitato espressionismo.
dagli anni ottanta sviluppa una pittura dai tratti violenti e sensuali con la quale la pittrice riprende il suo stretto rapporto con la natura della Liguria, il mare, gli scogli, gli oliveti, i giardini fioriti. La pittura s’ispessisce di materia ora dura e cupa, come quando negli anni ottanta e novanta trascrive emozioni
marine e ritorna ai paesaggi liguri da cui era iniziata. raggiunge un’esuberanza espressionistica con un colore acceso e il gesto forte, intenso e istintivo, reso ancora più drammatico dalle immagini notturne.
Cecilia Ravera Oneto ha partecipato a innumerevoli esposizioni collettive e tenuto numerose mostre personali. Fra le partecipazioni più significative quelle ai premi Vado Ligure, Imperia, golfo della Spezia, Suzzara, Terni, Bolzano, Marina di Ravenna, riviera del Conero, Mugello, Albisola, Pignone, Vasto per citarne solo alcune.
Fra le mostre personali quelle alla galleria rotta, al Centro artistico della gioventù italiana, alle gallerie Carlevaro,
“il Vicolo”, “il punto”, “le prigioni” e “la Maddalena” a Genova; al Centro artistico San Babila, alle gallerie Bolzani, Vinciana e Kriterion a Milano; e ancora le gallerie Martano a Torino, Flaccovio a Palermo, “il gabbiano” a Firenze, Agrati a Monza, “il Leudo” a Santa Margherita Ligure, a Palazzo Vittone di Pinerolo, a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure e nella sede della Banca popolare di Milano a Bergamo. due grandi antologiche si sono tenute presso l’Ordine degli architetti della provincia di Genova (1995), nella Villa Durazzo Bombrini di Genova-Cornigliano (1999) e all’Accademia Ligustica di Genova nel 2008. Fra i contributi critici più significativi vanno ricordati quelli di Arrigo Angiolini, Elio Balestreri, Germano Beringheli, Marziano Bernardi, Remo Borzini, Rossana Boscaglia, Luigi Carluccio,
Alessandra Cagliano Candela, Franco Dioli, Dino Gambetti, Giorgio Kaisserlian; Mario Lepore, Giuseppe Marcenaro,
Mario Monteverdi, Nalda Mura, Aurelio Natali, Franco Passoni, Mario Portalupi, Luigi Servolini, Franco Ragazzi, Emilio Zanzi e altri. Cecilia Ravera Oneto muore a Genova il 27 ottobre 2002.
Nel 2004, a Villa Grimaldi Fassio di Genova-Nervi, sede delle raccolte Frugone, le viene tributato un omaggio, esponendo le sue venti opere della galleria d’arte Moderna di Genova. Sempre nel 2004 i figli dell’artista, attuandone le volontà, istituiscono il premio Cecilia Ravera Oneto, consistente in una borsa di studio da conferire all’allievo o allieva dell’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova che dimostri particolare freschezza d’invenzione e
originalità in una propria opera pittorica.
Opere di Cecilia Ravera Oneto si trovano a Genova nella Galleria d’Arte Moderna, nel Museo dell’accademia Ligustica, nelle col lezioni d’arte della Banca Carige, nella Clinica Medica dell’Università; e inoltre nella Collezione Civica d’arte di pinerolo, nella pinacoteca di dozza, nel Museo garibaldino e nella pinacoteca Comunale di Marsala; nell’istituto Pigorov di Medicina pediatrica di Odessa, nella Collezione Cisap di Berna, nella Bertrand Russell House di Nottingham e in numerose collezioni private in Italia e all’estero.
Dal 5 al 18 marzo 2015 dodici artisti propongono la loro personale visione sul rapporto tra gli spazi dell'archeologia industriale e del paesaggio, intesi come luoghi in cui l'azione dell'uomo ha connotato i tratti ambientali privilegiando la produzione alla naturale identità del territorio.
A seguito dello smantellamento di molte realtà industriali, questi luoghi restano come spazi sospesi, privati della propria specificità e disconnessi dal tessuto urbano in cui si collocano.
Gli artisti coinvolti presentano progetti di riappropriazione, documentazione e narrazione del rapporto tra questi non-luoghi, la collettività e i singoli individui.
Da un lato, quindi, c’è la fabbrica che produce, con i problemi legati al lavoro ma anche all’impatto ambientale; dall’altro è emerso il problema degli spazi vuoti, in cerca d’identità e di
futuro (anche economico) (L. VALLE, A. WETZEL)
Nei processi di trasformazione contemporanei, i luoghi produttivi dismessi e le testimonianze ad essi legate, divengono elementi attivi per indirizzare non solo alla conservazione, ma
anche alla valorizzazione culturale, ambientale ed economica del territorio, a partire dalla riappropriazione e comunicazione della storia e delle memorie (M. SACCOMANDI)
Saranno presenti dipinti, fotografie, video e installazioni site-specific di Elvira Sanchéz, Valentina Bassetti, Elena Tortia, Guo Liang, Wang Peng, Zhao Li, Maria Rebecca Ballestra, Cesare Bignotti e Fabio Niccolini e le tre tele vincitrici dell'ultima edizione del premio Cecilia Ravera Oneto, realizzati da Resaldo Ajazi, Mihail Valentinov Ivanov e Zlatolin Donchev.
Saranno esposti grafiche inedite e dipinti di Cecilia Ravera Oneto provenienti da collezioni pubbliche, (Museo dell’Accademia Ligustica, Genova) e private (Fondazione Carige, Genova;
Confindustria, Genova).
“Gasometri, raffinerie, cookerie, ponti di stoccaggio per i container, elevatori e strutture di trasporto e lavorazione delle materie prime si moltiplicano nel giro di pochi anni, mutando
in maniera definitiva lo spazio ambientale e il rapporto con la città e i suoi abitanti. La produzione pittorica e grafica di Cecilia Ravera Oneto si fa testimonianza ossessivamente affascinata del cambiamento repentino e improvviso di un sistema ambientale, produttivo e naturale in cui le luci, i colori, le forme variano instabilmente, mentre l’artista tenta una loro catalogazione attraverso il processo di descrizione iconica delle strutture e dei macchinari” (L. LECCI)
Interverranno all'inaugurazione i curatori Leo Lecci, Monica Saccomandi e Laura Valle, Marina Ravera Gennari, presidente dell'Associazione culturale Cecilia Ravera Oneto, il Presidente
dell'Accademia Albertina Fiorenzo Alfieri e il direttore dell'Accademia Albertina di Belle Arti Salvo Bitonti, la storica dell'arte Colette Bozzo Dufour e la storica dell'archeologia industriale Giovanna Rosso Del Brenna.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentano il catalogo Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto, (ed. De Ferrari), con un ricco apparato iconografico, tra cui figurano riproduzioni di grafiche inedite e di dipinti in collezioni piemontesi (Collezioni civiche di Palazzo Vittone, Pinerolo) realizzati da Cecilia Ravera Oneto.
La mostra Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto è promossa da Accademia Albertina di Belle Arti, Associazione Amici dell'Accademia Ligustica, Archivio d'Arte Contemporanea dell'Università degli Studi di Genova e Associazione Culturale Cecilia Ravera Oneto, con il sostegno di Regione Piemonte, Banca Generali - Oddo Asset Management e con il patrocinio di Comune di Camogli, Confindustria Genova, Fondazione Carige e Collezioni civiche di Palazzo Vittone, Pinerolo.
SCHEDA TECNICA
TITOLO: Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l'opera di Cecilia Ravera Oneto.
ARTISTI: Cecilia Ravera Oneto, Resaldo Ajazi, Maria Rebecca Ballestra, Valentina Bassetti, Cesare Bignotti, Zlatolin Donchev, Mihail Valentinov Ivanov, Zhao Li, Guo Liang, Fabio Niccolini, Wang Peng, Elvira Sanchéz, Elena Tortia.
CURATORI: Leo Lecci, Monica Saccomandi, Laura Valle
LUOGO: Torino, Sala mostre Regione Piemonte, I piano (piazza Castello 165).
DATE: 5-18 marzo 2015; inaugurazione 5 marzo ore 17,30
ORARI: tutti i giorni ore 11-19; ingresso libero.
PRESTATORI: Museo dell’Accademia Ligustica, Genova; Fondazione Carige, Genova; Confindustria Genova, Genova; collezioni private.
MEDIA & CULTURAL PARTNER: Associazione Pentesilea, Torino
PATROCINI: Regione Piemonte, Torino; Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova; Comune di Camogli; Confindustria, Genova; Fondazione Carige.
BIOGRAFIA
Cecilia Oneto nasce a Camogli il 3 genna io 1918 da Valerio, cambusiere sui transatlantici, e Santina Castello, alla quale
va il merito di averne compreso precocemente le doti e di averla avviata e incoraggiata agli studi artistici.
Dopo aver studiato al liceo artistico “Barabino” di Genova e al liceo dell’accademia Albertina di Torino, nel momento della docenza di Felice Casorati, frequenta il Politecnico di Torino, senza poter concludere gli studi a causa degli eventi bellici.
Negli anni della guerra s’impiega quale disegnatrice alle Officine Ansaldo di Genova, lavoro che sarà alla base del suo interesse verso il paesaggio industriale, che caratterizzerà una lunga e significativa stagione della sua pittura. Nel 1947 sposa Mario Ravera, medico, docente universitario, ricercatore, che sarà determinante nel rivolgere il suo interesse artistico verso l’ambiente della medicina e della ricerca scientifica. Insegna disegno e storia dell’arte. inizia a dipingere alla fine degli anni Trenta, ma esordisce pubblicamente nel 1953 partecipando alla Mostra Regionale d’Arte Ligure organizzata nei locali dell’accademia Ligustica.
Nel 1954 tiene la sua prima personale alla galleria Rotta di Genova. La pittura degli inizi è caratterizzata da una maniera prossima al postimpressionismo, con cui svolge paesaggi della riviera e temi domestici. Nella seconda metà degli anni cinquanta avverte nel paesaggio industriale il motivo per un mutamento del proprio linguaggio, che diventerà ancora più marcato con le immagini dell’Italsider e con il ciclo dedicato all’“ars medica” degli anni sessanta e inizio settanta, che la avvicina agli ambienti della “nuova figurazione”. Grazie all’amicizia di Luigi Servolini si dedica all’incisione e alla xilografia. Superati gli anni settanta, durante i quali il paesaggio industriale del porto, attraverso tagli inusuali raggiunge esiti
rarefatti, trasfigurati, non dissimili dalle figure di algida espressività del ciclo rivolto alla medicina e alla ricerca
scientifica, ritorna a un proprio, personale, concitato espressionismo.
dagli anni ottanta sviluppa una pittura dai tratti violenti e sensuali con la quale la pittrice riprende il suo stretto rapporto con la natura della Liguria, il mare, gli scogli, gli oliveti, i giardini fioriti. La pittura s’ispessisce di materia ora dura e cupa, come quando negli anni ottanta e novanta trascrive emozioni
marine e ritorna ai paesaggi liguri da cui era iniziata. raggiunge un’esuberanza espressionistica con un colore acceso e il gesto forte, intenso e istintivo, reso ancora più drammatico dalle immagini notturne.
Cecilia Ravera Oneto ha partecipato a innumerevoli esposizioni collettive e tenuto numerose mostre personali. Fra le partecipazioni più significative quelle ai premi Vado Ligure, Imperia, golfo della Spezia, Suzzara, Terni, Bolzano, Marina di Ravenna, riviera del Conero, Mugello, Albisola, Pignone, Vasto per citarne solo alcune.
Fra le mostre personali quelle alla galleria rotta, al Centro artistico della gioventù italiana, alle gallerie Carlevaro,
“il Vicolo”, “il punto”, “le prigioni” e “la Maddalena” a Genova; al Centro artistico San Babila, alle gallerie Bolzani, Vinciana e Kriterion a Milano; e ancora le gallerie Martano a Torino, Flaccovio a Palermo, “il gabbiano” a Firenze, Agrati a Monza, “il Leudo” a Santa Margherita Ligure, a Palazzo Vittone di Pinerolo, a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure e nella sede della Banca popolare di Milano a Bergamo. due grandi antologiche si sono tenute presso l’Ordine degli architetti della provincia di Genova (1995), nella Villa Durazzo Bombrini di Genova-Cornigliano (1999) e all’Accademia Ligustica di Genova nel 2008. Fra i contributi critici più significativi vanno ricordati quelli di Arrigo Angiolini, Elio Balestreri, Germano Beringheli, Marziano Bernardi, Remo Borzini, Rossana Boscaglia, Luigi Carluccio,
Alessandra Cagliano Candela, Franco Dioli, Dino Gambetti, Giorgio Kaisserlian; Mario Lepore, Giuseppe Marcenaro,
Mario Monteverdi, Nalda Mura, Aurelio Natali, Franco Passoni, Mario Portalupi, Luigi Servolini, Franco Ragazzi, Emilio Zanzi e altri. Cecilia Ravera Oneto muore a Genova il 27 ottobre 2002.
Nel 2004, a Villa Grimaldi Fassio di Genova-Nervi, sede delle raccolte Frugone, le viene tributato un omaggio, esponendo le sue venti opere della galleria d’arte Moderna di Genova. Sempre nel 2004 i figli dell’artista, attuandone le volontà, istituiscono il premio Cecilia Ravera Oneto, consistente in una borsa di studio da conferire all’allievo o allieva dell’accademia Ligustica di Belle Arti di Genova che dimostri particolare freschezza d’invenzione e
originalità in una propria opera pittorica.
Opere di Cecilia Ravera Oneto si trovano a Genova nella Galleria d’Arte Moderna, nel Museo dell’accademia Ligustica, nelle col lezioni d’arte della Banca Carige, nella Clinica Medica dell’Università; e inoltre nella Collezione Civica d’arte di pinerolo, nella pinacoteca di dozza, nel Museo garibaldino e nella pinacoteca Comunale di Marsala; nell’istituto Pigorov di Medicina pediatrica di Odessa, nella Collezione Cisap di Berna, nella Bertrand Russell House di Nottingham e in numerose collezioni private in Italia e all’estero.
05
marzo 2015
Spazi sospesi 2. Artisti a confronto con l’opera di Cecilia Ravera Oneto
Dal 05 al 18 marzo 2015
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA REGIONE PIEMONTE
Torino, Piazza Castello, (Torino)
Torino, Piazza Castello, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 11-19
Vernissage
5 Marzo 2015, ore 17.30
Sito web
www.pentesilea.org
Editore
DE FERRARI EDITORE
Autore
Curatore