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Spazio_Traccia
Spazio_Traccia nasce da una riflessione sulle dinamiche sociali contemporanee, sulla rete e i social media nella quale le nostre inter/azioni sono confinate.
Comunicato stampa
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Spazio_Traccia nasce da una ri essione sulle dinamiche sociali contemporanee e sulla rete tecnologica nella quale il nostro stesso agire ci con na.
Quotidianamente abitiamo il mondo, i nostri spazi, i luoghi delle nostre banalità in maniera sempre più interconnessa e condivisa. L’era tecnologica ci rispecchia come delle chimere in un mondo-altro, come ri essi sempre più alterati di un narciso in continua evoluzione. Ma no a che punto questa escalation può arrivare? Quando il nostro essere trova veramente un contatto?
Ogni giorno af diamo alla rete, ai media, una parte di noi, identi cando il nostro io tramite multipli virtuali, cercando di tracciare degli spazi di riconoscimento. Le nostre immagini, le nostre foto, i nostri “post”, sono le “reti” che creiamo
e che ci identi cano. Af diamo la de nizione di noi stessi ad una rete di condivisione che si frammenta e si frastaglia sempre di più. Quello che ci da la possibilità di vederci, sentirci, ci ha reso schiavi di un continuo rimando, di un continuo domani, di una possibilità del fare, che non arriva mai. La necessità dell’altro, di costruire un sè in rapporto con l’altro, si esaurisce ancora prima di nascere, nella certezza di una messaggistica istantanea che illusoriamente ci “collega”. Il nostro essere “più vicini” non ci rende prossimi agli altri e sopratutto a noi stessi.
Spazio_Traccia vuole offrire uno svelamento, un’opportunità. Un momento di scarto che interrompe il ripetersi mediatico che de nisce il nostro modo di abitare il mondo. Il lavoro degli artisti selezionati vuole ri ettere sulle condizioni dell’uomo digitale, sempre più conesso, ma forse sempre più distante, che cerca con il proprio agire di tracciare un suo spazio di de nizione. Questo meccanismo rimane però sommerso da una pratica ritualistica di gesti, condizioni, che assorbiamo come per osmosi l’uno dall’altro e alle quali, ignari, ci aggrappiamo per tracciare un nostro volto, un nostro spazio, una dimensione d’azione dove esistere e continuare a tracciare.
Spazio_Traccia vuole scoprire un nervo, estetizzare una struttura che già di suo è estetizzante, cercando di sottolineare una situazione morbosa, quasi alienante, di un ripetersi di un mondo che si dilata e si strati ca, al quale af diamo la de nizione del sè, mentre questo si frammenta, si ribalta e si moltiplica. Una dinamica ovattata che si fa immagine, cercando di creare spazio con la propria traccia.
Il lavoro degli artisti selezionati: Martina Bartolini, Fabiola Campioli, Olivia Kasa, Leonardo Moretti, Miriam Poggiali e Gianluca Tramonti, a modo loro, si intreccia attorno a questa tematica.
Quotidianamente abitiamo il mondo, i nostri spazi, i luoghi delle nostre banalità in maniera sempre più interconnessa e condivisa. L’era tecnologica ci rispecchia come delle chimere in un mondo-altro, come ri essi sempre più alterati di un narciso in continua evoluzione. Ma no a che punto questa escalation può arrivare? Quando il nostro essere trova veramente un contatto?
Ogni giorno af diamo alla rete, ai media, una parte di noi, identi cando il nostro io tramite multipli virtuali, cercando di tracciare degli spazi di riconoscimento. Le nostre immagini, le nostre foto, i nostri “post”, sono le “reti” che creiamo
e che ci identi cano. Af diamo la de nizione di noi stessi ad una rete di condivisione che si frammenta e si frastaglia sempre di più. Quello che ci da la possibilità di vederci, sentirci, ci ha reso schiavi di un continuo rimando, di un continuo domani, di una possibilità del fare, che non arriva mai. La necessità dell’altro, di costruire un sè in rapporto con l’altro, si esaurisce ancora prima di nascere, nella certezza di una messaggistica istantanea che illusoriamente ci “collega”. Il nostro essere “più vicini” non ci rende prossimi agli altri e sopratutto a noi stessi.
Spazio_Traccia vuole offrire uno svelamento, un’opportunità. Un momento di scarto che interrompe il ripetersi mediatico che de nisce il nostro modo di abitare il mondo. Il lavoro degli artisti selezionati vuole ri ettere sulle condizioni dell’uomo digitale, sempre più conesso, ma forse sempre più distante, che cerca con il proprio agire di tracciare un suo spazio di de nizione. Questo meccanismo rimane però sommerso da una pratica ritualistica di gesti, condizioni, che assorbiamo come per osmosi l’uno dall’altro e alle quali, ignari, ci aggrappiamo per tracciare un nostro volto, un nostro spazio, una dimensione d’azione dove esistere e continuare a tracciare.
Spazio_Traccia vuole scoprire un nervo, estetizzare una struttura che già di suo è estetizzante, cercando di sottolineare una situazione morbosa, quasi alienante, di un ripetersi di un mondo che si dilata e si strati ca, al quale af diamo la de nizione del sè, mentre questo si frammenta, si ribalta e si moltiplica. Una dinamica ovattata che si fa immagine, cercando di creare spazio con la propria traccia.
Il lavoro degli artisti selezionati: Martina Bartolini, Fabiola Campioli, Olivia Kasa, Leonardo Moretti, Miriam Poggiali e Gianluca Tramonti, a modo loro, si intreccia attorno a questa tematica.
05
settembre 2018
Spazio_Traccia
Dal 05 settembre al 06 ottobre 2018
arte contemporanea
Location
SACI GALLERY – PALAZZO DEI CARTELLONI
Firenze, Via Sant'Antonino, 11, (Firenze)
Firenze, Via Sant'Antonino, 11, (Firenze)
Orario di apertura
lunedi' - venerdi' 9 - 19, sabato - domenica 13-19
Vernissage
5 Settembre 2018, h 18:00
Autore
Curatore