Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Special Guest: Delia Sforza – Nera
Immersi in un nero che è disciplinato e assoluto, passaggio e conoscenza dell’ “io” psicanalitico, i personaggi ritratti da Delia Sforza indagano e contemplano inquietudini e ricordi opponendosi con la tenacia della devozione a ciò che si cela dietro l’oscurità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
H24 fabriKa sabato 21 febbraio alle ore 20.00 nell'ambito della rassegna Special Guest propone
“NERA” personale di pittura dell'artista Delia Sforza c/o la sede di H24 FabrìKa in Vico Dietro
Spedale Pellegrini, 29/a- Lecce.
Di "NERA” così scrive la curatrice della mostra Rosanna Gesualdo nella sua presentazione :
“Per raccontare l'anima di un artista è necessario, quanto mai opportuno trovare nelle proprie corde
del sentire, quel particolare profumo che ci fa seguire il volo di un gabbiano, quella nota che ci
consente di entrare in punta di piedi su l'uscio lasciato socchiuso. Piano, senza invadenza.
D'ascolto e passione lasciandosi attraversare dal vento di scirocco.
Mentre sono in comunione con le opere di Delia Sforza la giovane artista pugliese, che ha
registrato successo di critica e di pubblico, ascolto Rene Aubry. Attraverso le sue note Delia si
di-svela ed è per me più semplice scrivere di lei e di “Nera” questo viaggio onirico in pittura che
mette al centro corpi femminili feriti e annientati capaci però di mantenere intatto il loro femminino
viscerale, quello descritto da Goethe nel 'Chorus mysticus' a chiusura della seconda parte del
Faust:
“Tutto l’effimero
Non è che illusione
L'inadeguato -
Qui diventa evento;
L'indescrivibile -
Qui si è fatto;
L'eterno femminino
Ci porta in alto”.
Dunque al di là di quel senso di ineludibile drammaticità umana, la Sforza indaga l'essere umano
nel suo divenire e con la maestria di un chirurgo dell’anima porta alla luce le sue intimità,
ossessioni e tenerezze.
Immersi in un nero che è disciplinato e assoluto, passaggio e conoscenza dell' “io” psicanalitico, i
personaggi ritratti da Delia Sforza raccolti in “Nera” indagano e contemplano inquietudini e ricordi
opponendosi con la tenacia della devozione a ciò che si cela dietro l'oscurità.
La cromia in queste opere è data dal bitume commisto all'olio, dalla pulsione cromatica dei rossi
che sanno farsi grumo, dal blu che s'adagia lieve come ricordo, mentre i colori scuri rassicurano i
bianchi e dominano la tela trasformandosi in materia che è pelle e narrato, magma e graffio.
Il messaggio nell'opera di questa artista è prettamente autobiografico, l'unico intento quello di
trasmettere l'emozione che incarna il sentire affinché il fruitore possa coglierla e trovare lenimento
e abbraccio durante la via che porta dalla pelle al cuore.
Delia è ciò che appare, fragile e forte, un unicum apparentemente contraddittorio di ironia passione
e irrequietezza. Impara a disegnare prima di scrivere, complici le matite, il loro profumo e forse
lì, da quel primo ricordo olfattivo si scrisse la storia di questa artista: “artigiana e principiante del
cuore”come lei stessa ama definirsi. Vennero poi gli studi, con la ragione di chi segue se stesso. Il
Liceo Artistico, l’Accademia di Belle Arti, varie mostre in Italia e all’estero. Le soddisfazioni, i
riconoscimenti e il desiderio di continuare a essere fedeli a quello che alcuni chiamano destino.
Continua così la Sforza a nutrire la propria passione nel convincimento che l'ispirazione sia un
soffio di eterno che la coglie mentre guarda, osserva, contempla e annota sul moleskine dell'anima
l'emozione, l'idea che spesso sopraggiunge nella convivialità del vivere, magari bevendo un buon
“rosso” tra amici. Perché l'arte per “Lei” non è un “fare” ma un modo di stare al mondo, una
preghiera necessaria, ammirata e salvifica in onore alla bellezza e all'equilibrio”.
“NERA” personale di pittura dell'artista Delia Sforza c/o la sede di H24 FabrìKa in Vico Dietro
Spedale Pellegrini, 29/a- Lecce.
Di "NERA” così scrive la curatrice della mostra Rosanna Gesualdo nella sua presentazione :
“Per raccontare l'anima di un artista è necessario, quanto mai opportuno trovare nelle proprie corde
del sentire, quel particolare profumo che ci fa seguire il volo di un gabbiano, quella nota che ci
consente di entrare in punta di piedi su l'uscio lasciato socchiuso. Piano, senza invadenza.
D'ascolto e passione lasciandosi attraversare dal vento di scirocco.
Mentre sono in comunione con le opere di Delia Sforza la giovane artista pugliese, che ha
registrato successo di critica e di pubblico, ascolto Rene Aubry. Attraverso le sue note Delia si
di-svela ed è per me più semplice scrivere di lei e di “Nera” questo viaggio onirico in pittura che
mette al centro corpi femminili feriti e annientati capaci però di mantenere intatto il loro femminino
viscerale, quello descritto da Goethe nel 'Chorus mysticus' a chiusura della seconda parte del
Faust:
“Tutto l’effimero
Non è che illusione
L'inadeguato -
Qui diventa evento;
L'indescrivibile -
Qui si è fatto;
L'eterno femminino
Ci porta in alto”.
Dunque al di là di quel senso di ineludibile drammaticità umana, la Sforza indaga l'essere umano
nel suo divenire e con la maestria di un chirurgo dell’anima porta alla luce le sue intimità,
ossessioni e tenerezze.
Immersi in un nero che è disciplinato e assoluto, passaggio e conoscenza dell' “io” psicanalitico, i
personaggi ritratti da Delia Sforza raccolti in “Nera” indagano e contemplano inquietudini e ricordi
opponendosi con la tenacia della devozione a ciò che si cela dietro l'oscurità.
La cromia in queste opere è data dal bitume commisto all'olio, dalla pulsione cromatica dei rossi
che sanno farsi grumo, dal blu che s'adagia lieve come ricordo, mentre i colori scuri rassicurano i
bianchi e dominano la tela trasformandosi in materia che è pelle e narrato, magma e graffio.
Il messaggio nell'opera di questa artista è prettamente autobiografico, l'unico intento quello di
trasmettere l'emozione che incarna il sentire affinché il fruitore possa coglierla e trovare lenimento
e abbraccio durante la via che porta dalla pelle al cuore.
Delia è ciò che appare, fragile e forte, un unicum apparentemente contraddittorio di ironia passione
e irrequietezza. Impara a disegnare prima di scrivere, complici le matite, il loro profumo e forse
lì, da quel primo ricordo olfattivo si scrisse la storia di questa artista: “artigiana e principiante del
cuore”come lei stessa ama definirsi. Vennero poi gli studi, con la ragione di chi segue se stesso. Il
Liceo Artistico, l’Accademia di Belle Arti, varie mostre in Italia e all’estero. Le soddisfazioni, i
riconoscimenti e il desiderio di continuare a essere fedeli a quello che alcuni chiamano destino.
Continua così la Sforza a nutrire la propria passione nel convincimento che l'ispirazione sia un
soffio di eterno che la coglie mentre guarda, osserva, contempla e annota sul moleskine dell'anima
l'emozione, l'idea che spesso sopraggiunge nella convivialità del vivere, magari bevendo un buon
“rosso” tra amici. Perché l'arte per “Lei” non è un “fare” ma un modo di stare al mondo, una
preghiera necessaria, ammirata e salvifica in onore alla bellezza e all'equilibrio”.
21
febbraio 2015
Special Guest: Delia Sforza – Nera
Dal 21 al 28 febbraio 2015
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
H24 FABRIKA
Lecce, Vico Dietro L'ospedale Dei Pellegrini, 29a, (Lecce)
Lecce, Vico Dietro L'ospedale Dei Pellegrini, 29a, (Lecce)
Vernissage
21 Febbraio 2015, h 20
Autore
Curatore