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Special Guest : Mina D’Elia
La rassegna ideata e curata da h24 fabrìKa, propone “Ex-U-via” di Mina D’Elia, ricerca dell’artista legata ai temi del tempo, della morte e della trasformazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La rassegna “Special Guest” ideata e curata da H24 FabrìKa propone “Ex-U-via” ricerca
dell'artista Mina D'Elia legata ai temi del tempo, della morte e della trasformazione,
venerdì 12 dicembre alle ore 20.00 c/o la sede di H24 FabrìKa in Vico Dietro Spedale
Pellegrini, 29/a.
L'artista dopo studi classici e filosofici, incontra la pittura che per lei è "gesto" essenziale,
gioia di creare nella e con la materia. La sua tecnica, basata sulla eterogeneità dei
materiali, conduce alla commistione di scultura, fotografia,musica,installazioni e
performance che diventano strumento per nuove proposizioni e nuova lettura del "fare"
artistico.
Nella serata del 12 dicembre Mina D'Elia sarà presentata dalla critica e curatrice d'arte
Cecilia Leucci “L’opera Ex-U-via - termine che indica i resti della muta di un insetto –
è il risultato delle recenti indagini di Mina D’Elia nel campo della sperimentazione e della
rievocazione di aspetti naturali: la riproposizione performativa e tangibile di un incontro, di
un’interazione emotiva tra arte e natura e di una raccolta di spoglie ed esperienze.
Ex-U-via manifesta la propria natura già nella volontaria scansione delle lettere che
riconducono a ciò che non è più (ex) che tramite un intervallo senza fine, un moto
perpetuo (U) intraprende un percorso (via) volto al cambiamento.
Avviando una ricerca fortemente legata alle tematiche del tempo, della morte e della
trasformazione, D’Elia analizza il ciclo vitale della Cicala quale simbolo di resurrezione
e rinascita, oltre che immagine di una profonda riflessione sul passare del tempo
trascendente e sui suoi effetti sulla sequenzialità ordinaria delle stagioni.
Trascorrendo buona parte dell’esistenza sottoterra, sino al raggiungimento dell’età
adulta, per poi emergere ed abbandonare la propria pelle divenendo altro da sé, la cicala
rappresenta la sintesi del mutamento, ciò che l’artista definisce calendario vegetale,
cadenzato dall’esigenza inevitabile della trasformazione, che prescinde da termini e spazi
assoluti ed è legata esclusivamente alla necessità dell’essere. E’ tramite l’analisi di questo
ciclo vitale che D’Elia narra per mezzo di suggestioni sensoriali, la storia della Terra
attraverso ciò che la stessa abita e traduce l’essenza immateriale del tempo ed il suo
bisogno di evolvere, tramite costanti azioni rituali che dona all’essere umano sottoforma
di danza liturgica. E così come la cicala rinnova il proprio involucro offrendosi alla vita,
così D’Elia trasforma il proprio corpo in Ex-U-via, offrendolo al fruitore in un eterna
celebrazione dell’eternità dove la morte non è la fine, ma solo un mutamento formale”.
dell'artista Mina D'Elia legata ai temi del tempo, della morte e della trasformazione,
venerdì 12 dicembre alle ore 20.00 c/o la sede di H24 FabrìKa in Vico Dietro Spedale
Pellegrini, 29/a.
L'artista dopo studi classici e filosofici, incontra la pittura che per lei è "gesto" essenziale,
gioia di creare nella e con la materia. La sua tecnica, basata sulla eterogeneità dei
materiali, conduce alla commistione di scultura, fotografia,musica,installazioni e
performance che diventano strumento per nuove proposizioni e nuova lettura del "fare"
artistico.
Nella serata del 12 dicembre Mina D'Elia sarà presentata dalla critica e curatrice d'arte
Cecilia Leucci “L’opera Ex-U-via - termine che indica i resti della muta di un insetto –
è il risultato delle recenti indagini di Mina D’Elia nel campo della sperimentazione e della
rievocazione di aspetti naturali: la riproposizione performativa e tangibile di un incontro, di
un’interazione emotiva tra arte e natura e di una raccolta di spoglie ed esperienze.
Ex-U-via manifesta la propria natura già nella volontaria scansione delle lettere che
riconducono a ciò che non è più (ex) che tramite un intervallo senza fine, un moto
perpetuo (U) intraprende un percorso (via) volto al cambiamento.
Avviando una ricerca fortemente legata alle tematiche del tempo, della morte e della
trasformazione, D’Elia analizza il ciclo vitale della Cicala quale simbolo di resurrezione
e rinascita, oltre che immagine di una profonda riflessione sul passare del tempo
trascendente e sui suoi effetti sulla sequenzialità ordinaria delle stagioni.
Trascorrendo buona parte dell’esistenza sottoterra, sino al raggiungimento dell’età
adulta, per poi emergere ed abbandonare la propria pelle divenendo altro da sé, la cicala
rappresenta la sintesi del mutamento, ciò che l’artista definisce calendario vegetale,
cadenzato dall’esigenza inevitabile della trasformazione, che prescinde da termini e spazi
assoluti ed è legata esclusivamente alla necessità dell’essere. E’ tramite l’analisi di questo
ciclo vitale che D’Elia narra per mezzo di suggestioni sensoriali, la storia della Terra
attraverso ciò che la stessa abita e traduce l’essenza immateriale del tempo ed il suo
bisogno di evolvere, tramite costanti azioni rituali che dona all’essere umano sottoforma
di danza liturgica. E così come la cicala rinnova il proprio involucro offrendosi alla vita,
così D’Elia trasforma il proprio corpo in Ex-U-via, offrendolo al fruitore in un eterna
celebrazione dell’eternità dove la morte non è la fine, ma solo un mutamento formale”.
12
dicembre 2014
Special Guest : Mina D’Elia
12 dicembre 2014
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
H24 FABRIKA
Lecce, Vico Dietro L'ospedale Dei Pellegrini, 29a, (Lecce)
Lecce, Vico Dietro L'ospedale Dei Pellegrini, 29a, (Lecce)
Vernissage
12 Dicembre 2014, h 20
Autore
Curatore