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Spencer Finch
Per la sua prima mostra in Italia, l’artista ha ideato – ad hoc per gli spazi della galleria – un’installazione luminosa che intende ricreare la sua percezione di un luogo reale
Comunicato stampa
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La galleria Suzy Shammah apre la stagione espositiva con una personale dell’artista americano Spencer Finch (New Heaven, 1962). Per la sua prima mostra in Italia, l’artista ha ideato - ad hoc per gli spazi della galleria - un’installazione luminosa che intende ricreare la sua percezione di un luogo reale: il suo studio a New York in un giorno d’agosto alle dodici in punto. L’esperienza viene ripetuta tre volte nelle tre stanze della galleria creando il paradosso dell’ubiquità come in alcuni miracoli della pittura rinascimentale. Sei pannelli luminosi, uguali per dimensioni ma diversi per intensità e configurazione, sono la traccia per riprodurre qualitativamente l’atmosfera di quel luogo. Ciascun elemento dell’installazione è infatti legato sia ad un momento temporale preciso sia ad un punto di osservazione visiva. La contrapposizione dei pannelli luminosi negli spazi della galleria mette in relazione le differenti qualità visive che caratterizzano quel momento creando l’esperienza di un tempo sospeso.
A partire da un’esperienza individuale, il lavoro di Spencer Finch sollecita visioni particolari di luoghi, spesso radicati nell’immaginario collettivo. La sua attenzione per il colore, e per i fenomeni luminosi in particolare, lo ha condotto ad investigare con diversi mezzi la relazione tra percezione e linguaggio. Il tentativo di ricreare un’esperienza soggettiva si scontra consapevolmente con l’impossibilità di tradurre in modo oggettivo un evento del tutto parziale. L’elemento della memoria riveste un ruolo chiave: è lì, tra ciò che vediamo e ciò che ricordiamo, che la particolare definizione dei colori sedimenta.
Mostre personali selezionate: H2O, Rhona Hoffman Gallery, Chicago, 2006 - The Cave of Making, Galerie Yvon Lambert, Parigi; Through a Glass, Darkly, Mala Galerie, Museum of Modern Art, Ljubljana; The Importance of Elsewhere, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco; Prussian Blue, Galerie Nordenhake, Berlino, 2005 - As Much of Noon that I can Take Between my Finite Eyes, Postmasters, New York, 2004 - Mars black, Portikus, Frankfurt; Artspace, San Antonio, 2003. Mostre collettive selezionate: Colour and Perception, Sherbourne House, Dorset; Die Couch, Sigmund Freud Museum, Vienna, 2006 - Blur of the Otherworldly, Technology Center for Art and Visual Culture, Baltimora; The Shadow, Vestsjaellands Kunstmuseum, Sorø; Colour After Klein, Barbican Art Gallery, Londra, 2005 - SchwEDEN, Scandinavian Cultural Center, Berlino; Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, 2004; Paper Sculpture, Sculpture Center, New York, 2003.
A partire da un’esperienza individuale, il lavoro di Spencer Finch sollecita visioni particolari di luoghi, spesso radicati nell’immaginario collettivo. La sua attenzione per il colore, e per i fenomeni luminosi in particolare, lo ha condotto ad investigare con diversi mezzi la relazione tra percezione e linguaggio. Il tentativo di ricreare un’esperienza soggettiva si scontra consapevolmente con l’impossibilità di tradurre in modo oggettivo un evento del tutto parziale. L’elemento della memoria riveste un ruolo chiave: è lì, tra ciò che vediamo e ciò che ricordiamo, che la particolare definizione dei colori sedimenta.
Mostre personali selezionate: H2O, Rhona Hoffman Gallery, Chicago, 2006 - The Cave of Making, Galerie Yvon Lambert, Parigi; Through a Glass, Darkly, Mala Galerie, Museum of Modern Art, Ljubljana; The Importance of Elsewhere, Stephen Wirtz Gallery, San Francisco; Prussian Blue, Galerie Nordenhake, Berlino, 2005 - As Much of Noon that I can Take Between my Finite Eyes, Postmasters, New York, 2004 - Mars black, Portikus, Frankfurt; Artspace, San Antonio, 2003. Mostre collettive selezionate: Colour and Perception, Sherbourne House, Dorset; Die Couch, Sigmund Freud Museum, Vienna, 2006 - Blur of the Otherworldly, Technology Center for Art and Visual Culture, Baltimora; The Shadow, Vestsjaellands Kunstmuseum, Sorø; Colour After Klein, Barbican Art Gallery, Londra, 2005 - SchwEDEN, Scandinavian Cultural Center, Berlino; Whitney Biennial, Whitney Museum of American Art, New York, 2004; Paper Sculpture, Sculpture Center, New York, 2003.
22
settembre 2006
Spencer Finch
Dal 22 settembre al 18 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SUZY SHAMMAH
Milano, Via San Fermo, (Milano)
Milano, Via San Fermo, (Milano)
Orario di apertura
martedì - sabato ore 14.00 - 19.00
sabato 23 e domenica 24 settembre dalle ore 12.00 alle 20.00
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 17
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