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Sperequazione (part 1)
L’evento espositivo costituisce il primo appuntamento di una trilogia di mostre, affidate rispettivamente alla cura di Guido Molinari, Daniela Lotta, Michela Arfiero
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 3 al 30 novembre 2005 presso neon>fdv in via Procaccini 4, Fabbrica del Vapore, a Milano si terrà la prima parte della collettiva Sperequazione.
L'evento espositivo costituisce il primo appuntamento di una trilogia di mostre, affidate rispettivamente alla cura di Guido Molinari, Daniela Lotta, Michela Arfiero, che si succederanno nel nuovo spazio espositivo che si affianca a neon>campobase di Bologna, con una programmazione autonoma e tuttavia coordinata, mirando a stabilire una connessione e ad agevolare la circolazione di nuove energie dinamiche fra Bologna e Milano.
É questo il primo appuntamento di una stagione intensa in cui -insieme con l'attività espositiva- neon>fdv proporrà incontri (prossimamente la presentazione della pubblicazione Politica Culturale e Territorio, a cura di Daria Filardo); interventi live di artisti che lavorano sulla linea di confine fra visivo e sonoro (rassegna di sound art a cura di Francesca Pagliuca e di Elvira Vannini); sconfinamenti occasionali e deliberati in territori contigui a quello dell'arte contemporanea (es. design, letteratura, video-animazione).
In questa prima parte di Sperequazione, che si inaugura giovedì 3 novembre alle ore 18.00, il curatore dell'evento Guido Molinari ha invitato quattro artisti, Simone Barresi, Jacopo Candotti, T-Yong Chung, Michael Fliri che proporranno video, dipinti, installazioni, fotografie, in relazione al tema portante della mostra.
Sperequazione, in quanto mancanza di un equo criterio distributivo, ci suggerisce come la ricerca artistica contemporanea abbia scelto la discontinuità estetica come punto di forza del proprio essere. Oggi ci troviamo in una situazione lontana dalla definizione di regole condivise, da canoni di equilibrio e di omogeneità. Se nel Novecento il concetto di armonia, formale e concettuale è stato ricercato da determinate aree culturali (Neoplasticismo, Bauhaus, Scuola di Ulm, Minimalismo per citare alcuni esempi), oggi l'arte più attuale fonda il proprio essere sulla eterogeneità, sullo sviluppo di un forte potenziale emotivo, sulla contaminazione tra opposti.
Naturalmente permane in risalto la capacità dell'artista di organizzare i fattori di discontinuità secondo proprie architetture. La sperequazione, la mancanza di un equo criterio distributivo, è amministrata con grande attenzione e gestita attraverso un controllo concettuale differente da artista ad artista.
Presso neon>fdv sarà disponibile un folder con fotografie di opere degli artisti e testo del curatore.
L'evento espositivo costituisce il primo appuntamento di una trilogia di mostre, affidate rispettivamente alla cura di Guido Molinari, Daniela Lotta, Michela Arfiero, che si succederanno nel nuovo spazio espositivo che si affianca a neon>campobase di Bologna, con una programmazione autonoma e tuttavia coordinata, mirando a stabilire una connessione e ad agevolare la circolazione di nuove energie dinamiche fra Bologna e Milano.
É questo il primo appuntamento di una stagione intensa in cui -insieme con l'attività espositiva- neon>fdv proporrà incontri (prossimamente la presentazione della pubblicazione Politica Culturale e Territorio, a cura di Daria Filardo); interventi live di artisti che lavorano sulla linea di confine fra visivo e sonoro (rassegna di sound art a cura di Francesca Pagliuca e di Elvira Vannini); sconfinamenti occasionali e deliberati in territori contigui a quello dell'arte contemporanea (es. design, letteratura, video-animazione).
In questa prima parte di Sperequazione, che si inaugura giovedì 3 novembre alle ore 18.00, il curatore dell'evento Guido Molinari ha invitato quattro artisti, Simone Barresi, Jacopo Candotti, T-Yong Chung, Michael Fliri che proporranno video, dipinti, installazioni, fotografie, in relazione al tema portante della mostra.
Sperequazione, in quanto mancanza di un equo criterio distributivo, ci suggerisce come la ricerca artistica contemporanea abbia scelto la discontinuità estetica come punto di forza del proprio essere. Oggi ci troviamo in una situazione lontana dalla definizione di regole condivise, da canoni di equilibrio e di omogeneità. Se nel Novecento il concetto di armonia, formale e concettuale è stato ricercato da determinate aree culturali (Neoplasticismo, Bauhaus, Scuola di Ulm, Minimalismo per citare alcuni esempi), oggi l'arte più attuale fonda il proprio essere sulla eterogeneità, sullo sviluppo di un forte potenziale emotivo, sulla contaminazione tra opposti.
Naturalmente permane in risalto la capacità dell'artista di organizzare i fattori di discontinuità secondo proprie architetture. La sperequazione, la mancanza di un equo criterio distributivo, è amministrata con grande attenzione e gestita attraverso un controllo concettuale differente da artista ad artista.
Presso neon>fdv sarà disponibile un folder con fotografie di opere degli artisti e testo del curatore.
03
novembre 2005
Sperequazione (part 1)
Dal 03 al 30 novembre 2005
arte contemporanea
Location
NEON>FDV
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-20
Vernissage
3 Novembre 2005, ore 18-24
Sito web
www.neoncampobase.com
Autore
Curatore