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Spirito italiano Atto I
Un progetto per la rinascita della giovane arte italiana. Il primo appuntamento vedrà come protagoniste tre giovani artiste accomunate dal profondo senso della ricerca della spiritualità e dall’uso vivido della luce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FABBRICA BORRONI presenta SPIRITO ITALIANO, un progetto per la
rinascita della giovane arte italiana.
Fabbrica Borroni è nata e si è sviluppata come una struttura culturale
indipendente e autofinanziata che ha come oggetto il sostegno e lo sviluppo
della giovane arte italiana. L’origine e l’idea fondante è naturalmente la
Collezione Borroni, ormai nota a livello nazionale, e lo sviluppo quasi ovvio
è stato di organizzare una lunga serie di mostre rivolte ai giovani e giovanissimi
talenti italiani. Tutto ciò con l’intervento di giovani o giovanissimi curatori,
anche alle prime armi, proprio per dimostrare la verità di quello che
sosteniamo da sempre: dare la possibilità ai giovani di crescere e di prendere
consapevolezza dell’importanza che rivestono per la società.
Il sistema dell’arte italiano sta morendo soffocato dalla situazione in cui si
è messo da parecchi anni: gelido, elitario, una cupola mafiosa composta da
due o tre riviste, quattro gallerie, poche decine di collezionisti “guidati”.
I giovani artisti non vengono pagati, le loro opere si perdono misteriosamente
nei meandri delle gallerie, ricevono false promesse per mostre che non si
faranno mai. Tutto questo deve finire perché è un sistema marcio, un affronto
a chi vive per l’arte sperando anche solo di essere preso in considerazione.
L’arte deve diventare accessibile a tutti, non può essere più ostaggio di
una minoranza che difende i suoi privilegi. Per fortuna esiste una moltitudine
di artisti, curatori, veri galleristi, collezionisti e sinceri appassionati d’arte
che non possono, non debbono e non vogliono entrare in questo sistema, e
perciò o si adattano rinunciando ai loro ideali e alla loro voglia di costruire, o
continuano a lottare e a progettare ma rimanendo per ora ai margini.
Stiamo andando molto rapidamente verso uno stile di vita più tranquillo, se
vogliamo più modesto, ma molto più utile per essere costruttori e protagonisti
dei nuovi tempi. L’Italia è sicuramente in uno dei suoi periodi più difficili,
e spetta a tutti noi decidere come ne uscirà e agire di conseguenza. Prima
però dovranno essere ristabiliti valori e modelli di comportamento che poco
hanno a che fare con quelli che ancora attualmente resistono.
Il vuoto esistenziale, l’incerta prospettiva del futuro ci devono spingere
ad agire, ognuno secondo le proprie competenze. SPIRITO ITALIANO è
il nuovo progetto con cui Fabbrica Borroni vuole rispondere a questa
grave situazione; si fonda su due pilastri: l’attenta scelta curatoriale e la
correttezza e trasparenza dei rapporti.
Diciotto giovani artisti sono stati attentamente selezionati da Fabbrica Borroni:
Guido Airoldi, Daniela Alfarano, Daniela Ardiri, Irene Balia, Linda Carrara,
Francesca De Pieri, Simone Durante, Marta Fumagalli, Debora Garritani,
Francesca Manetta, Diego Mazzaferro, Chiara Paderi, Davide Paglia, Patrizia
Emma Scialpi, Alessio Tibaldi, Vincenzo Todaro, Barbara Uccelli, Angela Viola.
È stato proposto e firmato un contratto che impegna gli artisti e Fabbrica
Borroni all’esposizione e alla vendita delle loro opere attraverso una
serie di eventi e manifestazioni. Il contratto scritto contiene ben chiari
obblighi e doveri reciproci; per la prima volta il giovane artista conosce
perfettamente quando e come potrà esporre, quale sarà il suo beneficio
e in quali tempi. L’artista comunque rimarrà libero di rapportarsi con le altre
realtà quali gallerie, istituzioni, musei, concorsi. L’obiettivo del progetto,
oltre ad essere un appello e un richiamo a tutto il mondo dell’arte perché
prenda coscienza della gravità della situazione e cominci ad agire è altresì
quello di avvicinare e riavvicinare le persone comuni all’arte, attraverso
mostre, incontri con gli artisti, dibattiti sull’arte, letture di poesia, performance,
spettacoli teatrali; perché la Fabbrica possa diventare un luogo d’incontro
non solo per gli artisti ma anche per tutti coloro che amano l’arte e che
desiderano trascorrere qualche momento della loro giornata in un luogo unico
e ricco di storia, assaporando il piacere dell’arte e della cultura.
con il patrocinio
ATTO IIl programma di Spirito Italiano (definito fino a giugno 2013) prevede la
compresenza di tre artisti espongono all’interno degli spazi di Fabbrica
Borroni per un periodo di due mesi. In occasione di ogni nuova esposizione
(Atto), viene organizzata un’inaugurazione. Gli Atti vengono animati da
manifestazioni culturali, così da creare dei veri e propri appuntamenti fissi in
Fabbrica. Spirito Italiano avrà inizio con la grande inaugurazione del progetto,
mercoledì 12 dicembre 2012, presso la sede di Fabbrica Borroni (Bollate, via
Matteotti 19) a partire dalle ore 18.30. Sarà l’occasione per presentare l’Atto
I (a cura di Annalisa Bergo), che vedrà come protagoniste tre giovani artiste
accomunate dal profondo senso della ricerca della spiritualità e dall’uso vivido
della luce: Daniela Alfarano, Marta Fumagalli, Debora Garritani.
Le opere di Daniela Alfarano nascono dall’animo dell’artista, dalla sua
costante ricerca della spiritualità, nel soggetto da rappresentare, nei rapporti
umani, nelle situazioni quotidiane. Come se nulla avvenisse per caso.
Nei suoi disegni, tavole di legno sulle quali Daniela “dipinge” utilizzando la
grafite, i dettagli prendono vita grazie al vibrante chiaro scuro, le luci
morbide dialogano con il fondo nero mentre i corpi emergono dalle venature
del legno. Ogni singolo elemento fa parte di un insieme, in una continua
tensione verso l’Assoluto. In ogni gesto fermato sulla tavola, in ogni ruga del
viso tracciata è racchiusa l’emotività dell’esistenza, i valori ultimi condivisi
dall’umanità: l’amore, anche quello tra madre e figlia, la sofferenza, la felicità,
la speranza.
Marta Fumagalli è una scultrice e appartiene a quella categoria di artisti
che non ha paura di lavorare con i materiali, plasmandoli secondo le forme
desiderate, senza forzature, ma accompagnandone la naturale evoluzione.
Equilibrio e precarietà che rispecchiano l’attuale condizione umana sono alla
base della sua ricerca artistica e materica. Innesti di materiali vivi con altri
inerti, uso del legno e della cera come simboli di caducità e dello scorrere
del tempo, materiali vibranti modellati in forme umane, delineando sagome
dalla scorza morbida e fragile. Anche se si tratta di sculture silenziose, ci
sentiamo attratti da questi uomini e donne che, vibrando al tocco della luce,
sussurrano il nostro nome, ci vogliono accanto per raccontarci, senza parlare,
un sentimento troppo umano per rimanere nascosto nella cera.
I lavori fotografici di Debora Garritani sono una serie di autoscatti che
costituiscono un’indagine sugli opposti temi esistenziali, presenza-assenza,
memoria e oblio, ascesa e discesa, peccato ed espiazione.
Atmosfere rarefatte, visionarie e oniriche, popolate da figure femminili
spettrali, celate e svelate, misteriose e sensuali a volte sospese e fluttuanti che
parlano dell’ineluttabilità della morte, dell’inesorabile trascorrere del tempo,
della necessità di lasciare una traccia del nostro passaggio. È dunque una
fotografia intima ed evocativa, tesa a comunicare un messaggio interiore,
attraverso il silenzio della riflessione.
Dulcis in fundo, la serata sarà animata da un’altra giovane artista che fonda il
suo lavoro sui rapporti umani, intesi come dialogo che gli uomini hanno con
se stessi, con gli altri e con il tempo: Barbara Uccelli. E la performance per
l’inaugurazione di Spirito Italiano ha senza dubbio la capacità di lasciare
il visitatore…con molte parole.
SPIRITO ITALIANO ATTO I
12 DICEMBRE 2012 – 5 FEBBRAIO 2013
La mostra è visitabile su prenotazione da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Ogni giovedì alle ore 17.30 visita guidata su prenotazione
INGRESSO LIBERO
rinascita della giovane arte italiana.
Fabbrica Borroni è nata e si è sviluppata come una struttura culturale
indipendente e autofinanziata che ha come oggetto il sostegno e lo sviluppo
della giovane arte italiana. L’origine e l’idea fondante è naturalmente la
Collezione Borroni, ormai nota a livello nazionale, e lo sviluppo quasi ovvio
è stato di organizzare una lunga serie di mostre rivolte ai giovani e giovanissimi
talenti italiani. Tutto ciò con l’intervento di giovani o giovanissimi curatori,
anche alle prime armi, proprio per dimostrare la verità di quello che
sosteniamo da sempre: dare la possibilità ai giovani di crescere e di prendere
consapevolezza dell’importanza che rivestono per la società.
Il sistema dell’arte italiano sta morendo soffocato dalla situazione in cui si
è messo da parecchi anni: gelido, elitario, una cupola mafiosa composta da
due o tre riviste, quattro gallerie, poche decine di collezionisti “guidati”.
I giovani artisti non vengono pagati, le loro opere si perdono misteriosamente
nei meandri delle gallerie, ricevono false promesse per mostre che non si
faranno mai. Tutto questo deve finire perché è un sistema marcio, un affronto
a chi vive per l’arte sperando anche solo di essere preso in considerazione.
L’arte deve diventare accessibile a tutti, non può essere più ostaggio di
una minoranza che difende i suoi privilegi. Per fortuna esiste una moltitudine
di artisti, curatori, veri galleristi, collezionisti e sinceri appassionati d’arte
che non possono, non debbono e non vogliono entrare in questo sistema, e
perciò o si adattano rinunciando ai loro ideali e alla loro voglia di costruire, o
continuano a lottare e a progettare ma rimanendo per ora ai margini.
Stiamo andando molto rapidamente verso uno stile di vita più tranquillo, se
vogliamo più modesto, ma molto più utile per essere costruttori e protagonisti
dei nuovi tempi. L’Italia è sicuramente in uno dei suoi periodi più difficili,
e spetta a tutti noi decidere come ne uscirà e agire di conseguenza. Prima
però dovranno essere ristabiliti valori e modelli di comportamento che poco
hanno a che fare con quelli che ancora attualmente resistono.
Il vuoto esistenziale, l’incerta prospettiva del futuro ci devono spingere
ad agire, ognuno secondo le proprie competenze. SPIRITO ITALIANO è
il nuovo progetto con cui Fabbrica Borroni vuole rispondere a questa
grave situazione; si fonda su due pilastri: l’attenta scelta curatoriale e la
correttezza e trasparenza dei rapporti.
Diciotto giovani artisti sono stati attentamente selezionati da Fabbrica Borroni:
Guido Airoldi, Daniela Alfarano, Daniela Ardiri, Irene Balia, Linda Carrara,
Francesca De Pieri, Simone Durante, Marta Fumagalli, Debora Garritani,
Francesca Manetta, Diego Mazzaferro, Chiara Paderi, Davide Paglia, Patrizia
Emma Scialpi, Alessio Tibaldi, Vincenzo Todaro, Barbara Uccelli, Angela Viola.
È stato proposto e firmato un contratto che impegna gli artisti e Fabbrica
Borroni all’esposizione e alla vendita delle loro opere attraverso una
serie di eventi e manifestazioni. Il contratto scritto contiene ben chiari
obblighi e doveri reciproci; per la prima volta il giovane artista conosce
perfettamente quando e come potrà esporre, quale sarà il suo beneficio
e in quali tempi. L’artista comunque rimarrà libero di rapportarsi con le altre
realtà quali gallerie, istituzioni, musei, concorsi. L’obiettivo del progetto,
oltre ad essere un appello e un richiamo a tutto il mondo dell’arte perché
prenda coscienza della gravità della situazione e cominci ad agire è altresì
quello di avvicinare e riavvicinare le persone comuni all’arte, attraverso
mostre, incontri con gli artisti, dibattiti sull’arte, letture di poesia, performance,
spettacoli teatrali; perché la Fabbrica possa diventare un luogo d’incontro
non solo per gli artisti ma anche per tutti coloro che amano l’arte e che
desiderano trascorrere qualche momento della loro giornata in un luogo unico
e ricco di storia, assaporando il piacere dell’arte e della cultura.
con il patrocinio
ATTO IIl programma di Spirito Italiano (definito fino a giugno 2013) prevede la
compresenza di tre artisti espongono all’interno degli spazi di Fabbrica
Borroni per un periodo di due mesi. In occasione di ogni nuova esposizione
(Atto), viene organizzata un’inaugurazione. Gli Atti vengono animati da
manifestazioni culturali, così da creare dei veri e propri appuntamenti fissi in
Fabbrica. Spirito Italiano avrà inizio con la grande inaugurazione del progetto,
mercoledì 12 dicembre 2012, presso la sede di Fabbrica Borroni (Bollate, via
Matteotti 19) a partire dalle ore 18.30. Sarà l’occasione per presentare l’Atto
I (a cura di Annalisa Bergo), che vedrà come protagoniste tre giovani artiste
accomunate dal profondo senso della ricerca della spiritualità e dall’uso vivido
della luce: Daniela Alfarano, Marta Fumagalli, Debora Garritani.
Le opere di Daniela Alfarano nascono dall’animo dell’artista, dalla sua
costante ricerca della spiritualità, nel soggetto da rappresentare, nei rapporti
umani, nelle situazioni quotidiane. Come se nulla avvenisse per caso.
Nei suoi disegni, tavole di legno sulle quali Daniela “dipinge” utilizzando la
grafite, i dettagli prendono vita grazie al vibrante chiaro scuro, le luci
morbide dialogano con il fondo nero mentre i corpi emergono dalle venature
del legno. Ogni singolo elemento fa parte di un insieme, in una continua
tensione verso l’Assoluto. In ogni gesto fermato sulla tavola, in ogni ruga del
viso tracciata è racchiusa l’emotività dell’esistenza, i valori ultimi condivisi
dall’umanità: l’amore, anche quello tra madre e figlia, la sofferenza, la felicità,
la speranza.
Marta Fumagalli è una scultrice e appartiene a quella categoria di artisti
che non ha paura di lavorare con i materiali, plasmandoli secondo le forme
desiderate, senza forzature, ma accompagnandone la naturale evoluzione.
Equilibrio e precarietà che rispecchiano l’attuale condizione umana sono alla
base della sua ricerca artistica e materica. Innesti di materiali vivi con altri
inerti, uso del legno e della cera come simboli di caducità e dello scorrere
del tempo, materiali vibranti modellati in forme umane, delineando sagome
dalla scorza morbida e fragile. Anche se si tratta di sculture silenziose, ci
sentiamo attratti da questi uomini e donne che, vibrando al tocco della luce,
sussurrano il nostro nome, ci vogliono accanto per raccontarci, senza parlare,
un sentimento troppo umano per rimanere nascosto nella cera.
I lavori fotografici di Debora Garritani sono una serie di autoscatti che
costituiscono un’indagine sugli opposti temi esistenziali, presenza-assenza,
memoria e oblio, ascesa e discesa, peccato ed espiazione.
Atmosfere rarefatte, visionarie e oniriche, popolate da figure femminili
spettrali, celate e svelate, misteriose e sensuali a volte sospese e fluttuanti che
parlano dell’ineluttabilità della morte, dell’inesorabile trascorrere del tempo,
della necessità di lasciare una traccia del nostro passaggio. È dunque una
fotografia intima ed evocativa, tesa a comunicare un messaggio interiore,
attraverso il silenzio della riflessione.
Dulcis in fundo, la serata sarà animata da un’altra giovane artista che fonda il
suo lavoro sui rapporti umani, intesi come dialogo che gli uomini hanno con
se stessi, con gli altri e con il tempo: Barbara Uccelli. E la performance per
l’inaugurazione di Spirito Italiano ha senza dubbio la capacità di lasciare
il visitatore…con molte parole.
SPIRITO ITALIANO ATTO I
12 DICEMBRE 2012 – 5 FEBBRAIO 2013
La mostra è visitabile su prenotazione da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Ogni giovedì alle ore 17.30 visita guidata su prenotazione
INGRESSO LIBERO
12
dicembre 2012
Spirito italiano Atto I
Dal 12 dicembre 2012 al 05 febbraio 2013
arte contemporanea
Location
FABBRICA BORRONI
Bollate, Via Giacomo Matteotti, 19, (Milano)
Bollate, Via Giacomo Matteotti, 19, (Milano)
Orario di apertura
su prenotazione da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18. Ogni giovedì alle ore 17.30 visita guidata su prenotazione
Vernissage
12 Dicembre 2012, ore 18.30 con performance di Barbara Uccelli
Sito web
www.spiritoitaliano.org
Autore
Curatore