A conclusione della giornata "Donne del Mediterraneo, donne di cultura" promossa a Minori dalla provincia di Salerno (Assessorato al Mediterraneo e l’Assessorato alle Politiche Sociali), la Fondazione Filiberto Menna-Centro Studi d’Arte Contemporanea propone un momento di confronto dedicato a differenti esperienze e figure dell’arte e del pensiero delle donne.

Grazie al contributo di artiste e studiose diversamente impegnante nella riflessione e nella pratica delle arti, la serata intende offrire un’occasione di discussione e di verifica della molteplicità di voci e di pensieri che segnano, a nord come a sud del Mediterraneo, la presenza femminile sulla scena artistica e filosofica contemporanea, individuando la ricchezza di percorsi che caratterizza il lavoro creativo delle donne che, sempre meno riconducibile ad una, pur importante, lettura “di genere”, si mostra oggi più che mai capace di interpretare criticamente il presente e le sue contraddizioni. Tre i complementari momenti in cui si articolerà l’iniziativa, significativamente intitolata Sponde del pensiero. Artistecritichefilosofe.

Ad aprire l’incontro sarà una tavola rotonda, cui prenderanno parte Pina De Luca, docente di Estetica all’Università di Salerno e studiosa del pensiero di Maria Zambrano, Marianna Troise, artista e coreografa da molti anni impegnata nel progetto Io c’è dedicato al nomadismo urbano, e Stefania Zuliani, critica d’arte e curatrice della sezione arti visive della Fondazione Filiberto Menna. La discussione sarà coordinata da Angelo Trimarco, presidente della stessa Fondazione.

Tomaso Binga, pseudonimo maschile dietro cui dai primi anni settanta si nasconde provocatoriamente Bianca Menna, è poeta di parole suoni e immagini in contumacia documentate in numerose mostre (fra le più recenti, l’antologica al museo-laboratorio dell’università La Sapienza di Roma) e pubblicazioni, che al termine (e non solo) della tavola rotonda proporrà una performance di poesia sonora.

Sguardi di donne è infine il titolo della selezione di video arte curata dal CAM Contemporary Art Museum di Casoria e da GenomART, il portale dell’arte digitale contemporanea. Le opere che verranno proiettate, tutte appartenenti alla collezione del CAM, diretto da Antonio Manfredi, offrono una panoramica, inevitabilmente parziale ma non per questo meno persuasiva, delle recenti ricerche condotte da giovani videoartiste provenienti da paesi che si affacciano sul Mediterraneo.