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SPQR IV bis
Il progetto espositivo si compone di un’opera realizzata con l’utilizzo di tappi di bottiglia.
Viene ricreata un’installazione temporanea a pavimento, un mosaico, che riprende nel suo impianto iconografico un vasto campionario di segni e simboli della storia dell’arte.
Comunicato stampa
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L’intervento artistico presso il FantoniHub è inscritto in una più ampia gamma di opere e progetti da Mapelli e Manenti realizzati con la plastica, come quella delle bottiglie comuni, ed altri lavori creati con materiali di recupero: «Questi materiali – spiegano – sui quali interveniamo, in quanto oggetti di scarto, hanno in comune la provenienza e il loro status di rifiuto, oggetti la cui funzione è stata consumata nell’uso».
Questi materiali possono anche farsi carico di molti altri significati, sfociando in riflessioni che superano il discorso artistico e lo integrano con l’economia, l’ecologia, il consumo sostenibile e così via. Ogni opera dialoga per sua natura con molteplici fattori e si pone come punto di contatto tra loro.
Il progetto espositivo si compone principalmente di un’opera realizzata con l’utilizzo di tappi di bottiglia.
Con questi tappi viene ricreata un’installazione temporanea a pavimento, un mosaico, che riprende nel suo impianto iconografico un vasto campionario di segni e simboli della storia dell’arte: «Partendo dalle decorazioni delle ville di epoca romana – spiega Marco Mapelli – si attraversano riferimenti alla cultura mediorientale e rinascimentale fino a toccare gli estremi più contemporanei del design. Ogni tappo è una tessera che compone il mosaico».
Gli artisti intendono porre in comunicazione tutti questi elementi con diversi momenti della storia dell’arte, riproponendo, quasi come in un viaggio archeologico tra le epoche, soluzioni formali note e sistemi di segni antichi che vengono tradotti e risolti con l’uso di materiali attuali con un valore economico minimo, marginali. Rifiuti appunto.
Il riciclo di materiali, la trasformazione di oggetti di scarto in opere d’arte si uniscono in fine alle pratiche artistiche più contemporanee: «Relazionali – continua Mapelli – dove il coinvolgimento delle persone nella raccolta dei tappi è determinante. La totalità dei tappi cresce in relazione alla partecipazione delle persone che sì impegnano a trattenere questi piccoli pezzi di plastica e concederceli per i nostri progetti. Un gesto importante».
Gli allestimenti, seguendo di volta in volta le specificità spaziali, storiche e culturali degli ambienti che li ospitano, si organizzano attraverso installazioni a pavimento, sculture fatte da bottiglie operate assieme ad altri oggetti esposti con soluzioni classiche in teca e a muro.
Questi materiali possono anche farsi carico di molti altri significati, sfociando in riflessioni che superano il discorso artistico e lo integrano con l’economia, l’ecologia, il consumo sostenibile e così via. Ogni opera dialoga per sua natura con molteplici fattori e si pone come punto di contatto tra loro.
Il progetto espositivo si compone principalmente di un’opera realizzata con l’utilizzo di tappi di bottiglia.
Con questi tappi viene ricreata un’installazione temporanea a pavimento, un mosaico, che riprende nel suo impianto iconografico un vasto campionario di segni e simboli della storia dell’arte: «Partendo dalle decorazioni delle ville di epoca romana – spiega Marco Mapelli – si attraversano riferimenti alla cultura mediorientale e rinascimentale fino a toccare gli estremi più contemporanei del design. Ogni tappo è una tessera che compone il mosaico».
Gli artisti intendono porre in comunicazione tutti questi elementi con diversi momenti della storia dell’arte, riproponendo, quasi come in un viaggio archeologico tra le epoche, soluzioni formali note e sistemi di segni antichi che vengono tradotti e risolti con l’uso di materiali attuali con un valore economico minimo, marginali. Rifiuti appunto.
Il riciclo di materiali, la trasformazione di oggetti di scarto in opere d’arte si uniscono in fine alle pratiche artistiche più contemporanee: «Relazionali – continua Mapelli – dove il coinvolgimento delle persone nella raccolta dei tappi è determinante. La totalità dei tappi cresce in relazione alla partecipazione delle persone che sì impegnano a trattenere questi piccoli pezzi di plastica e concederceli per i nostri progetti. Un gesto importante».
Gli allestimenti, seguendo di volta in volta le specificità spaziali, storiche e culturali degli ambienti che li ospitano, si organizzano attraverso installazioni a pavimento, sculture fatte da bottiglie operate assieme ad altri oggetti esposti con soluzioni classiche in teca e a muro.
14
luglio 2023
SPQR IV bis
Dal 14 al 29 luglio 2023
arte contemporanea
Location
FANTONI HUB
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Orario di apertura
mercoledì e giovedì ore 10-13
venerdì e sabato 10-13 e 14-18
Vernissage
14 Luglio 2023, 17
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