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Spread in Prato 2005
Spread in Prato giunta alla sua quarta edizione, ha dimostrato negli anni un altissimo livello qualitativo, proponendo una selezione di opere d’arte che si manifestano attraverso il medium fotografico
Comunicato stampa
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Progetto supportato da TRA ART Rete Regionale per l’Arte Contemporanea, Provincia di Prato, Archivio Fotografico Toscano, Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, Archivio Fotografico Toscano, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Lanificio Luigi Zanieri
Anche per quest’anno si rinnova l’appuntamento con una delle più importanti manifestazioni artistiche contemporanee italiane Spread in Prato 2005.
Spread in Prato giunta alla sua quarta edizione, ha dimostrato negli anni un altissimo livello qualitativo, proponendo una selezione di opere d’arte che si manifestano attraverso il medium fotografico.
Tale successo di critica e di pubblico è riconducibile all’esperienza di livello internazionale del curatore Pier Luigi Tazzi e alla passione inesauribile di Vittoria Ciolini, direttrice della galleria Dryphoto e coordinatrice del progetto.
Con Spread in Prato l’arte è andata oltre le abituali zone protette delle gallerie, dei musei e degli spazi istituzionali; si è introdotta attivamente nei luoghi della produzione e del consumo mettendosi in diretta relazione non solo con l’abituale e abituato “mondo dell’arte” ma entrando in diretto contatto con la vita di tutti i giorni.
Nel corso delle varie edizioni, in un continuo rinnovarsi e ampliarsi del progetto, gli oggetti incongrui dell’arte sono stati portati dentro le fabbriche, gli uffici, gli esercizi commerciali, fino a giungere ai teatri, ai cinema e alle case private, instaurando in questo modo una coabitazione degli uni con gli altri.
Con Spread in Prato il territorio attraversato ha acquistato valore, sono stati percorsi trasversali che hanno offerto la possibilità di scoperte e avventure dentro la città che si è rivelata così come è per chi la vive e la percorre quotidianamente.
A partire dall’edizione di quest’anno gli artisti invitati scelti sempre fra coloro che abitualmente o saltuariamente usano la fotografia come strumento di espressione sono chiamati a realizzare delle opere in forma fotografica.
Ogni artista a partire dalla sostanza di questo territorio produrrà una o più opere.
Mercoledì 7 dicembre 2005 al Monash University Prato Centre Pier Luigi Tazzi e Vittoria Ciolini presenteranno alla stampa e al pubblico il progetto. All’incontro interverranno anche Lanfranco Binni TRA ART Rete Regionale per l'Arte Contemporanea, Massimo Logli Presidente della Provincia di Prato, Andrea Mazzoni Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Sauro Lusini Direttore Archivio Fotografico Toscano.
La serata di mercoledì lancia il nuovo progetto Spread in Prato 2005 che parte dall’esperienza delle passate edizioni.
La prima artista chiamata da Pier Luigi Tazzi ad operare nella città di Prato sarà Gea Casolaro. Per questa edizione di Spread in Prato l’artista è invitata a vivere in città per una periodo di tempo e, a partire da questa sua esperienza, a produrre una o più opere in forma fotografica.
L’incontro di mercoledì 7 dicembre con Gea Casolaro e con il suo lavoro sarà inoltre successivamente approfondito attraverso uno workshop organizzato da Dryphoto Arte Contemporanea e dalla Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Il laboratorio, rivolto in particolar modo ad una ventina di giovani artisti residenti in Toscana, si terrà nei giorni 8/10/11 dicembre presso l’Officina Giovani, Piazza Macelli, Prato.
Negli spazi del Monash University Prato Centre saranno esposte “Capp Plast” (2003) di Robert Pettena, “Cicognini”, (2003, progetto speciale) di Shao Yinong & Muchen (disponibile in sede il catalogo di recente pubblicazione con testi di Pier Luigi Tazzi e documentazione fotografica dell’opera in situ), Identificazioni multiple: cartoline da Prato (2004) realizzate da Renshi, gruppo multidisciplinare, nato a Prato nel 2003 e composto da Andrea Abati, Giacomo Bazzani, Barbara Ceccatelli.
La sezione video della mostra sarà invece dedicata ad un approfondimento del lavoro di Gea Casolaro, l’artista che segna il nuovo corso di Spread in Prato. Gea Casolaro abbiamo imparato a conoscerla attraverso una serie di opere fotografiche con le quali ci ha raccontato situazioni, gesti, azioni incontrate nel corso dei numerosi viaggi. “Io non sono una fotografa, non mi interessa la rappresentazione oggettiva della realtà della fotografia. A me interessa quello che c’è “dietro” le immagini delle cose, per questo non mi concentro sull’aspetto estetico o tecnico di una foto. Mi interessa analizzare il modo in cui l’essere umano guarda. Lo sguardo come meccanismo di cultura, apprendimento e di scambio tra le persone… Utilizzo la fotografia proprio per mettere in discussione la presunta oggettività della fotografia. Ogni foto per me non è la rappresentazione di qualcosa che viene definito reale perché impresso su un fotogramma, ma al contrario, la utilizzo proprio per dimostrare che lo sguardo umano (di chi scatta, ovvero di chi guarda) non può prescindere dalla propria soggettività. E che solo dallo scambio e dalla coralità di questi sguardi soggettivi, possa nascere una visione della realtà sempre più ricca, complessa e completa”. In questa mostra l’artista romana sceglie di presentarsi con due opere video: la prima, ‘Volver atrás para ir adelante’ realizzata nel 2003 è quella che segna anche il suo avvicinamento al video come media linguistico, e l’ultima in ordine cronologico, dal titolo ‘Sopra il nostro futuro’ (2005). ‘Volver atrás para ir adelante (tornare indietro per andare avanti) vince nel 2003 il primo premio del concorso ‘The Video Game’. Sempre con quest’opera Casolaro entra nella rosa di artisti selezionati dal Museo di Monfalcone per la prestigiosa rassegna ‘On Air: video in onda dall’Italia’ e viene invitata al Festival International de Cinéma ‘Vision du Réel’. Il video, girato a Buenos Aires nel 2003, si sviluppa attraverso un’inquadratura fissa sul flusso dei passanti davanti all’ingresso di un grosso centro commerciale, che ai tempi dell’ultima dittatura militare ha nascosto un centro clandestino di detenzione e tortura. ‘Sopra il nostro futuro’, composto da un video e da 40 foto suddivise per categorie tematiche di tipo sociologico, è stato realizzato nel 2004 e 2005 in Cina e Argentina. Il video, che rimanda agli studi sulla cinetica di Muybridge e Marey, invita lo spettatore a compiere un’analisi sul sistema predominante nel mondo, incitando ad una presa di coscienza sugli effetti devastanti delle politiche neoliberiste sulla vita della gente e a reagire in prima persona.
Anche per quest’anno si rinnova l’appuntamento con una delle più importanti manifestazioni artistiche contemporanee italiane Spread in Prato 2005.
Spread in Prato giunta alla sua quarta edizione, ha dimostrato negli anni un altissimo livello qualitativo, proponendo una selezione di opere d’arte che si manifestano attraverso il medium fotografico.
Tale successo di critica e di pubblico è riconducibile all’esperienza di livello internazionale del curatore Pier Luigi Tazzi e alla passione inesauribile di Vittoria Ciolini, direttrice della galleria Dryphoto e coordinatrice del progetto.
Con Spread in Prato l’arte è andata oltre le abituali zone protette delle gallerie, dei musei e degli spazi istituzionali; si è introdotta attivamente nei luoghi della produzione e del consumo mettendosi in diretta relazione non solo con l’abituale e abituato “mondo dell’arte” ma entrando in diretto contatto con la vita di tutti i giorni.
Nel corso delle varie edizioni, in un continuo rinnovarsi e ampliarsi del progetto, gli oggetti incongrui dell’arte sono stati portati dentro le fabbriche, gli uffici, gli esercizi commerciali, fino a giungere ai teatri, ai cinema e alle case private, instaurando in questo modo una coabitazione degli uni con gli altri.
Con Spread in Prato il territorio attraversato ha acquistato valore, sono stati percorsi trasversali che hanno offerto la possibilità di scoperte e avventure dentro la città che si è rivelata così come è per chi la vive e la percorre quotidianamente.
A partire dall’edizione di quest’anno gli artisti invitati scelti sempre fra coloro che abitualmente o saltuariamente usano la fotografia come strumento di espressione sono chiamati a realizzare delle opere in forma fotografica.
Ogni artista a partire dalla sostanza di questo territorio produrrà una o più opere.
Mercoledì 7 dicembre 2005 al Monash University Prato Centre Pier Luigi Tazzi e Vittoria Ciolini presenteranno alla stampa e al pubblico il progetto. All’incontro interverranno anche Lanfranco Binni TRA ART Rete Regionale per l'Arte Contemporanea, Massimo Logli Presidente della Provincia di Prato, Andrea Mazzoni Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Sauro Lusini Direttore Archivio Fotografico Toscano.
La serata di mercoledì lancia il nuovo progetto Spread in Prato 2005 che parte dall’esperienza delle passate edizioni.
La prima artista chiamata da Pier Luigi Tazzi ad operare nella città di Prato sarà Gea Casolaro. Per questa edizione di Spread in Prato l’artista è invitata a vivere in città per una periodo di tempo e, a partire da questa sua esperienza, a produrre una o più opere in forma fotografica.
L’incontro di mercoledì 7 dicembre con Gea Casolaro e con il suo lavoro sarà inoltre successivamente approfondito attraverso uno workshop organizzato da Dryphoto Arte Contemporanea e dalla Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Il laboratorio, rivolto in particolar modo ad una ventina di giovani artisti residenti in Toscana, si terrà nei giorni 8/10/11 dicembre presso l’Officina Giovani, Piazza Macelli, Prato.
Negli spazi del Monash University Prato Centre saranno esposte “Capp Plast” (2003) di Robert Pettena, “Cicognini”, (2003, progetto speciale) di Shao Yinong & Muchen (disponibile in sede il catalogo di recente pubblicazione con testi di Pier Luigi Tazzi e documentazione fotografica dell’opera in situ), Identificazioni multiple: cartoline da Prato (2004) realizzate da Renshi, gruppo multidisciplinare, nato a Prato nel 2003 e composto da Andrea Abati, Giacomo Bazzani, Barbara Ceccatelli.
La sezione video della mostra sarà invece dedicata ad un approfondimento del lavoro di Gea Casolaro, l’artista che segna il nuovo corso di Spread in Prato. Gea Casolaro abbiamo imparato a conoscerla attraverso una serie di opere fotografiche con le quali ci ha raccontato situazioni, gesti, azioni incontrate nel corso dei numerosi viaggi. “Io non sono una fotografa, non mi interessa la rappresentazione oggettiva della realtà della fotografia. A me interessa quello che c’è “dietro” le immagini delle cose, per questo non mi concentro sull’aspetto estetico o tecnico di una foto. Mi interessa analizzare il modo in cui l’essere umano guarda. Lo sguardo come meccanismo di cultura, apprendimento e di scambio tra le persone… Utilizzo la fotografia proprio per mettere in discussione la presunta oggettività della fotografia. Ogni foto per me non è la rappresentazione di qualcosa che viene definito reale perché impresso su un fotogramma, ma al contrario, la utilizzo proprio per dimostrare che lo sguardo umano (di chi scatta, ovvero di chi guarda) non può prescindere dalla propria soggettività. E che solo dallo scambio e dalla coralità di questi sguardi soggettivi, possa nascere una visione della realtà sempre più ricca, complessa e completa”. In questa mostra l’artista romana sceglie di presentarsi con due opere video: la prima, ‘Volver atrás para ir adelante’ realizzata nel 2003 è quella che segna anche il suo avvicinamento al video come media linguistico, e l’ultima in ordine cronologico, dal titolo ‘Sopra il nostro futuro’ (2005). ‘Volver atrás para ir adelante (tornare indietro per andare avanti) vince nel 2003 il primo premio del concorso ‘The Video Game’. Sempre con quest’opera Casolaro entra nella rosa di artisti selezionati dal Museo di Monfalcone per la prestigiosa rassegna ‘On Air: video in onda dall’Italia’ e viene invitata al Festival International de Cinéma ‘Vision du Réel’. Il video, girato a Buenos Aires nel 2003, si sviluppa attraverso un’inquadratura fissa sul flusso dei passanti davanti all’ingresso di un grosso centro commerciale, che ai tempi dell’ultima dittatura militare ha nascosto un centro clandestino di detenzione e tortura. ‘Sopra il nostro futuro’, composto da un video e da 40 foto suddivise per categorie tematiche di tipo sociologico, è stato realizzato nel 2004 e 2005 in Cina e Argentina. Il video, che rimanda agli studi sulla cinetica di Muybridge e Marey, invita lo spettatore a compiere un’analisi sul sistema predominante nel mondo, incitando ad una presa di coscienza sugli effetti devastanti delle politiche neoliberiste sulla vita della gente e a reagire in prima persona.
07
dicembre 2005
Spread in Prato 2005
Dal 07 dicembre 2005 al 15 gennaio 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
DRYPHOTO
Prato, Via Delle Segherie, 33/a, (Prato)
Prato, Via Delle Segherie, 33/a, (Prato)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato 17-19,30; altri orari su appuntamento
Vernissage
7 Dicembre 2005, ore 21 presso Monash University Prato Centre
Ufficio stampa
SILVIA PICHINI
Autore
Curatore