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Sràscia!
Un esperimento che ha coinvolto alcuni ragazzi di Carosino (Ta): partendo da una riflessione storico-critica sull’altare maggiore della Chiesa SS. Maria delle Grazie di Carosino si è tentato di realizzare, simbolicamente, una “riconciliazione” con il passato, stimolando l’espressione e la creatività individuale in uno spirito di collaborazione e di coesione sociale.
Comunicato stampa
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Un esperimento che ha coinvolto alcuni ragazzi di Carosino (Ta): partendo da una riflessione storico-critica sull’altare maggiore della Chiesa SS. Maria delle Grazie di Carosino si è tentato di realizzare, simbolicamente, una “riconciliazione” con il passato, stimolando l’espressione e la creatività individuale in uno spirito di collaborazione e di coesione sociale.
Sperimentate pratiche creative di lettura dell’opera d’arte, in una molteplicità di linguaggi, e performance di arte relazionale, svolte in spazi pubblici e privati del piccolo centro jonico.
L’idea di fondo è che le esperienze maturate dagli adolescenti di Carosino, la loro riflessione originale su un monumento del paese, possano lasciare una traccia, un graffio simile a quelli che ci si procura sfiorando un rovo (scràsciarsi, nel dialetto carosinese significa graffiarsi, escoriarsi; scràscia è chiamata la pianta miracolosa che, stando alla tradizione orale, cresceva dietro l’altare). Un segno d’esistenza di giovani ragazzi che sottolinea la volontà di essere presenti alla propria storia, alla propria comunità, contro l’indifferenza di chi questi sedimenti, queste tracce del nostro passato giorno per giorno lascia andare in rovina, disperde o abbatte definitivamente, perché ha deciso che non servono più.
L’iniziativa è stata progettata dal laboratorio Arte per la società, diretto da Gianluca Marinelli, che punta proprio ad un approccio critico e ludico nello studio del patrimonio storico-artistico del territorio pugliese. Il laboratorio Arte per la società è parte integrante del progetto “Caete” (Cittadinanza attiva e territorio), risultato vincitore, nel 2008, del bando “Principi Attivi, giovani idee per una Puglia migliore”. Caete si rivolge ai comuni della regione ed agisce nell’ambito dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva, fondandosi sul riconoscimento della pratica dell’arte quale strumento di animazione territoriale.
Sperimentate pratiche creative di lettura dell’opera d’arte, in una molteplicità di linguaggi, e performance di arte relazionale, svolte in spazi pubblici e privati del piccolo centro jonico.
L’idea di fondo è che le esperienze maturate dagli adolescenti di Carosino, la loro riflessione originale su un monumento del paese, possano lasciare una traccia, un graffio simile a quelli che ci si procura sfiorando un rovo (scràsciarsi, nel dialetto carosinese significa graffiarsi, escoriarsi; scràscia è chiamata la pianta miracolosa che, stando alla tradizione orale, cresceva dietro l’altare). Un segno d’esistenza di giovani ragazzi che sottolinea la volontà di essere presenti alla propria storia, alla propria comunità, contro l’indifferenza di chi questi sedimenti, queste tracce del nostro passato giorno per giorno lascia andare in rovina, disperde o abbatte definitivamente, perché ha deciso che non servono più.
L’iniziativa è stata progettata dal laboratorio Arte per la società, diretto da Gianluca Marinelli, che punta proprio ad un approccio critico e ludico nello studio del patrimonio storico-artistico del territorio pugliese. Il laboratorio Arte per la società è parte integrante del progetto “Caete” (Cittadinanza attiva e territorio), risultato vincitore, nel 2008, del bando “Principi Attivi, giovani idee per una Puglia migliore”. Caete si rivolge ai comuni della regione ed agisce nell’ambito dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva, fondandosi sul riconoscimento della pratica dell’arte quale strumento di animazione territoriale.
27
marzo 2010
Sràscia!
Dal 27 al 30 marzo 2010
arte contemporanea
Location
CASTELLO D’AYALA VALVA
Carosino, via al castello, (Taranto)
Carosino, via al castello, (Taranto)
Orario di apertura
ore 17.00 – 20.00
Vernissage
27 Marzo 2010, ore 18
Sito web
www.assolablib.it
Autore
Curatore