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SS9
Il primo appuntamento di Strade BluArte, SS9, dal nome della strada lungo la quale sono dislocate le sedi della mostra, indaga un particolare linguaggio del contemporaneo che, a partire dal maestro del dadaismo e attraverso il filo rosso che collega Marcel Duchamp al concettuale, è ancora oggi terreno di indagine dei giovani artisti contemporanei
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il primo appuntamento di Strade BluArte, SS9, dal nome della strada lungo la quale sono dislocate le sedi della mostra, indaga un particolare linguaggio del contemporaneo che, a partire dal maestro del dadaismo e attraverso il filo rosso che collega Marcel Duchamp al concettuale, è ancora oggi terreno di indagine dei giovani artisti contemporanei. Essi operano, sulla scia dei maestri, un vero e proprio prelievo dalla realtà, di un oggetto, di un paesaggio, di un concetto comunemente associato ad un dato contesto e lavorano sul suo ricollocamento in un nuovo ambiente. Di fronte a questa operazione concettuale lo spettatore dell’opera prova un senso di spiazzamento e di immediata incomprensione, quello spaesamento che genera stupore e che fa si che si guardi all’oggetto comune come fosse la prima volta che lo si vede. Un modo cioè di rapportarsi al reale, alla quotidianità e ai suoi oggetti, mediato da un operazione concettuale che sposta l’attenzione sull’artista e lo trasforma in attributore di significati più che creatore di oggetti.
SS9 si realizza anche grazie al sostegno della Fondazione Carisbo e alla preziosa collaborazione della GAM e dei Comuni di Castel San Pietro e di Imola.
Gli artisti che si fanno portatori di questo primo tema sono otto giovani professionisti conosciuti a livello nazionale e internazionale:
Cristian Chironi presenta in questa occasione un lavoro fotografico accompagnato da una installazione nel Quadriportico di San Domenico;
Flavio De Marco propone un lavoro di pittura nella Galleria di Castel San Pietro;
Flavio Favelli presenta una installazione pensata per il giardino della Galleria d’Arte Moderna di Bologna;
Andrea Galvani porta a Imola il suo ultimo lavoro fotografico;
Andrea Nacciarriti propone una installazione realizzata appositamente per il Cassero di Castel San Pietro;
Sara Rossi espone un’opera installativa alla GAM di Bologna;
Alessandra Spranzi presenta a Imola un recente lavoro fotografico;
Davide Tranchina porta, a Castel San Pietro, un nuovo lavoro video e una installazione fotografica.
SS9 si realizza anche grazie al sostegno della Fondazione Carisbo e alla preziosa collaborazione della GAM e dei Comuni di Castel San Pietro e di Imola.
Gli artisti che si fanno portatori di questo primo tema sono otto giovani professionisti conosciuti a livello nazionale e internazionale:
Cristian Chironi presenta in questa occasione un lavoro fotografico accompagnato da una installazione nel Quadriportico di San Domenico;
Flavio De Marco propone un lavoro di pittura nella Galleria di Castel San Pietro;
Flavio Favelli presenta una installazione pensata per il giardino della Galleria d’Arte Moderna di Bologna;
Andrea Galvani porta a Imola il suo ultimo lavoro fotografico;
Andrea Nacciarriti propone una installazione realizzata appositamente per il Cassero di Castel San Pietro;
Sara Rossi espone un’opera installativa alla GAM di Bologna;
Alessandra Spranzi presenta a Imola un recente lavoro fotografico;
Davide Tranchina porta, a Castel San Pietro, un nuovo lavoro video e una installazione fotografica.
05
maggio 2006
SS9
Dal 05 al 28 maggio 2006
arte contemporanea
Location
SALA MAGGIORE EX GAM
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Bologna, Piazza Della Costituzione, 3, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 10-18
Vernissage
5 Maggio 2006, ore 16
ore 18.00 Galleria d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro
ore 19.30 Convento di San Domenico, Imola
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore