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Stanislao Farri – Parma
Un grande autore per due mostre complementari, a Colorno e a Parma, che disegnano un percorso ricco di sperimentazioni e scoperte per scoprire l’intero “corpus” creativo di Stanislao Farri dagli anni Quaranta ad oggi.
Comunicato stampa
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Un grande autore per due mostre complementari, a Colorno e a Parma, che disegnano un percorso ricco di sperimentazioni e scoperte per scoprire l’intero "corpus" creativo di Stanislao Farri dagli anni Quaranta ad oggi. In più di 60 anni di lavoro, accanto alla sua attività professionale (fotografia industriale e pubblicitaria, di opere d’arte e architettura) Farri ha fotografato di tutto: paesaggi, monumenti, nuvole, gente, campagne, carri agricoli, spaventapasseri, castelli, paesi, città (tra cui Parma), grandi metropoli (New York), con la capacità unica di "leggere" oltrechè "vedere".
L’iniziativa voluta e coordinata dalla Provincia di Parma, patrocinata dai Comuni di Colorno e Parma, è organizzata dal Circolo Fotografico "Color’s Light " e dal Centro Sociale Universitario con il sostegno di diversi C.R.A.L: Avis, Amps, Banca Monte, Barilla, Cariparma, CNA, Dipendenti Sanità, Nestlè, Parmalat che hanno contribuito, insieme agli Sponsor Il Colle, Bellinghi, Errepi e Buonristoro, a realizzare un evento artistico di alto livello.
"Parma" - Palazzo Giordani
La "rilettura" di Parma che Farri ha dato in questa mostra dà il senso di una città in cui si può ancora girare, cercando di mostrare le cose che tutti guardano, ma pochissimi vedono. L’Autore sostiene che quando i parmigiani vedranno queste immagini si stupiranno di vivere in questa città e di non aver mai visto queste cose, fotografate da un nonparmigiano che vive abbastanza vicino a Parma per capirla e abbastanza distaccato per vederla al di fuori delle convenzioni e dei miti. Farri ha scelto la "città" senza limitazioni e senza aggettivi. Una città col sole che esalta i volumi disegnati da una particolare strisciata di luce.Tutte le foto hanno il sole e mai il sole alle spalle. Pochi i notturni, solo qualche tramonto. Per il resto ha proposto una città come la vede chi ci vive da quando si alza a quando rincasa la sera, una città dove ci fossero anche i parmigiani nei giardini pubblici, in Piazza Duomo. In tutte le fotografie Farri ha curato l’aspetto tecnico, la ricerca attenta della luce e della "posizione" perché sostiene che "una foto destinata alla stampa deve essere tecnicamente perfetta. Quando inizio le mie avventure fotografiche non mi impongo né scadenze né "sceneggiature". In genere il mio lavoro è finito quando finisce la motivazione della scoperta".
"Dal bianco al nero" - Reggia di Colorno
La mostra è stata concepita da Farri stesso negli ultimi due anni, e costituisce una sorta di riflessione e di testimonianza personale dell’autore sulle infinite possibilità e declinazioni della fotografia in bianco e nero, i due colori antagonisti ma complementari. Sandro Parmiggiani scrive nel testo in catalogo: "Questi due poli estremi concepiti da Farri, il bianco – l’assenza dell’immagine – e il nero – la presenza di qualcosa di impenetrabile, di ignoto che comunque ha dato vita a quell’immagine – debbono essere intesi come le due terre di confine entro le quali lui ha navigato per settant’anni, e che questa mostra ora documenta: dalla meraviglia per il biancore assoluto di una giornata d’inverno o di un’opera d’arte, alla scoperta di zone d’ombra, più o meno estese, all’interno dell’immagine, fino all’approdo a fotografie in cui la luce che fiocamente appare o che appena rivela l’esistenza e le fattezze di una forma è qualcosa di residuale, un ultimo sussulto prima del buio finale, quando, immancabilmente, come nel momento del congedo dalla vita, il desiderio della luce torna a farsi insopprimibile."
L’iniziativa voluta e coordinata dalla Provincia di Parma, patrocinata dai Comuni di Colorno e Parma, è organizzata dal Circolo Fotografico "Color’s Light " e dal Centro Sociale Universitario con il sostegno di diversi C.R.A.L: Avis, Amps, Banca Monte, Barilla, Cariparma, CNA, Dipendenti Sanità, Nestlè, Parmalat che hanno contribuito, insieme agli Sponsor Il Colle, Bellinghi, Errepi e Buonristoro, a realizzare un evento artistico di alto livello.
"Parma" - Palazzo Giordani
La "rilettura" di Parma che Farri ha dato in questa mostra dà il senso di una città in cui si può ancora girare, cercando di mostrare le cose che tutti guardano, ma pochissimi vedono. L’Autore sostiene che quando i parmigiani vedranno queste immagini si stupiranno di vivere in questa città e di non aver mai visto queste cose, fotografate da un nonparmigiano che vive abbastanza vicino a Parma per capirla e abbastanza distaccato per vederla al di fuori delle convenzioni e dei miti. Farri ha scelto la "città" senza limitazioni e senza aggettivi. Una città col sole che esalta i volumi disegnati da una particolare strisciata di luce.Tutte le foto hanno il sole e mai il sole alle spalle. Pochi i notturni, solo qualche tramonto. Per il resto ha proposto una città come la vede chi ci vive da quando si alza a quando rincasa la sera, una città dove ci fossero anche i parmigiani nei giardini pubblici, in Piazza Duomo. In tutte le fotografie Farri ha curato l’aspetto tecnico, la ricerca attenta della luce e della "posizione" perché sostiene che "una foto destinata alla stampa deve essere tecnicamente perfetta. Quando inizio le mie avventure fotografiche non mi impongo né scadenze né "sceneggiature". In genere il mio lavoro è finito quando finisce la motivazione della scoperta".
"Dal bianco al nero" - Reggia di Colorno
La mostra è stata concepita da Farri stesso negli ultimi due anni, e costituisce una sorta di riflessione e di testimonianza personale dell’autore sulle infinite possibilità e declinazioni della fotografia in bianco e nero, i due colori antagonisti ma complementari. Sandro Parmiggiani scrive nel testo in catalogo: "Questi due poli estremi concepiti da Farri, il bianco – l’assenza dell’immagine – e il nero – la presenza di qualcosa di impenetrabile, di ignoto che comunque ha dato vita a quell’immagine – debbono essere intesi come le due terre di confine entro le quali lui ha navigato per settant’anni, e che questa mostra ora documenta: dalla meraviglia per il biancore assoluto di una giornata d’inverno o di un’opera d’arte, alla scoperta di zone d’ombra, più o meno estese, all’interno dell’immagine, fino all’approdo a fotografie in cui la luce che fiocamente appare o che appena rivela l’esistenza e le fattezze di una forma è qualcosa di residuale, un ultimo sussulto prima del buio finale, quando, immancabilmente, come nel momento del congedo dalla vita, il desiderio della luce torna a farsi insopprimibile."
08
aprile 2010
Stanislao Farri – Parma
Dall'otto aprile al 09 maggio 2010
fotografia
Location
PALAZZO GIORDANI
Parma, Stradone Martiri Della Libertà, 15, (Parma)
Parma, Stradone Martiri Della Libertà, 15, (Parma)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 8 -18.30,
venerdì ore 8 -17
Vernissage
8 Aprile 2010, ore 18
Autore