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Starting from Venice
L’Unità di Ricerca Venice Biennale Study Group è lieta di annunciare Starting from Venice, giornata di studi che ha come obiettivo quello di stabilire lo stato degli studi sulla Biennale di Venezia. Caroline Jones, Bruce Altshuler, Beat Wyss, introdotti da Angela Vettese saranno gli ospiti internazionali presenti ad introdurre alcune problematiche di rilievo. Nel pomeriggio si svolgeranno quattro workshop a porte chiuse affidati a studiosi il cui compito sarà quello di stabilire le linee guida del prossimo convegno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Università Iuav di Venezia, Facoltà di Design e Arti
Unità di ricerca “Venice Biennale Study Group”
In collaborazione con SIK-ISEA
Research Promotion Programme "Towards a comparative and transnational Art History of Modernity"
STARTING FROM VENICE
5 Ottobre 2009
Convento delle Terese, Venezia
ore 9.30
L’unità di ricerca “Venice Biennale Study Group” della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia, ha il piacere di annunciare Starting from Venice: una giornata di studi internazionale che si propone come la prima fase di un progetto che aspira a diventare un osservatorio permanente per la promozione e il confronto delle ricerche accademiche dedicate alla Biennale di Venezia.
Starting from Venice si articola in due sessioni.
Il mattino è aperto al pubblico per gli interventi di tre docenti internazionali che stanno studiando la Biennale di Venezia e le biennali come fenomeno globale.
Intervengono: Beat Wyss (Professore di Storia dell'Arte e dei Media, Karlsruhe University of Arts and Design - Professorial Fellow, Schweizerischen Institut für Kunstwissenschaft, SIK-ISEA), Caroline Jones (Director, History, Theory, Criticism Program Department of Architecture MIT), e Bruce Altshuler, (Director of the Program in Museum Studies, Graduate School of Arts and Science, New York University)
Il pomeriggio è pensato come un workshop a porte chiuse durante il quale specialisti e studiosi invitati dall’unità di ricerca, discuteranno tematiche emergenti in quattro tavole rotonde.
I risultati del workshop costituiranno le linee guida per il Convegno Internazionale che si terrà a Venezia nell’ottobre del 2011.
STARTING FROM VENICE
5 Ottobre 2009
Convento delle Terese, Venezia
Sessione mattutina
CONFERENZE
10.00 - 13.00
La prima parte della giornata è strutturata in forma di conferenza aperta al pubblico.
Si è pensato di aprire immediatamente il discorso a livello internazionale coinvolgendo tre docenti che stanno studiando la Biennale di Venezia e le biennali come fenomeno globale. In particolare con il prof. Wyss si è stabilita una collaborazione che porterà al convegno sulla Biennale di Venezia del 2011.
La mattinata sarà moderata da Angela Vettese, direttore della Facoltà di Design&Arti dell'Università IUAV.
The first part of the day is a conference open to the public.
The Venice Biennale Study Group decided to immediately open the discourse about the Venice Biennale to an international level, involving scholars researching on the Biennale itself and on the biennale as a global phenomenon.
The Venice Biennale Study Group established a partnership with prof. Wyss and his doctorial school which will lead to the 2011 conference on the Venice Biennale.
To moderate the lectures and the debate, Angela Vettese, Director of the Graduate Programme in Visual Arts, Iuav University, Venice.
BEAT WYSS
Beat Wyss è professore e capo del dipartimento dell'Istituto di storia dell'arte e teoria dei media all'Università di Arte e Design di Karlsruhe. Borsista al Getty Center, Santa Monica, CA, e guest professor alla Cornell University, Ithaca, NY e alla Aarhus Universitet, Danimarca. Dall'autunno 2008 è professore in residence all'Isituto svizzero di studi d'arte di Zurigo. Membro dell'Accademia delle Scienze di Heidelberg e dell'Associazione Internazionale Critici d'Arte (AICA). Autore e editore di numerosi libri di architettura e urbanistica, storia dell'arte dal Rinascimento alle Avanguardie, teoria dell'immagine e storia dei media, filosofia e estetica. La pubblicazione più recente del prof. Wyss è La volundad de arte, Madrid (2009) e Hegel's Art History and the Critique of Modernity
Professor and head of department of the institute for Art History and Media Theory at Karlsruhe University for Arts and Design. Scholar at The Getty Center, Santa Monica, CA. Guest professor at Cornell University, Ithaca, N.Y., and Aarhus Universitet, Denmark, and, since fall 2008, professor in residence at the Swiss Institute of art research, Zurich. Member of the Heidelberg Academy of Sciences, and the Association Internationale des Critiques d´Art (AICA). Author and editor of numerous books on architecture and urban development; art history from the Renaissance to the Avant-Garde; image theory and media history; philosophy and aesthetics, like: La voluntad de arte, Madrid (2009); Hegel's Art History and the Critique of Modernity, Cambridge (1999).
Abstract
Esposizioni internazionali dell'arte delle nazioni dell'arte
La storiografia della Biennale legata al progetto modernista ha interiorizzato in retrospettiva l'ideologia dell'avanguardia considerando l'arte moderna come un movimento internazionale che progredisce contro lo sfondo dei fanatismi della cultura locale. Il progetto di ricerca sulla storia della Biennale di Venezia, lanciato dal Swiss Center of Art Research (SIK-ISEA), intende invece analizzare in quale maniera le differenti regioni o nazioni agiscono o reagiscono difronte alle costrizioni causate dall'industrializzazione, colonizzazione e (neo)liberismo. L'intento è quello di definire la nozione di molteplici modernità analizzando i processi di modernizzazione secondo le condizioni dei sistemi politici e dei patrimoni culturali. Questo non vuol dire indugiare in localismi, ma sviluppare un metodo comparativo di storia dell'arte tramite un'analisi dei discorsi trasculturali.
World fair of the art nations
The Biennale Project Art historiography of modernism has internalized the retrospective ideology of the "Avant-garde" by considering modern art to be an international movement that progresses against a backdrop of local cultural die-hards. The research project on the history of the Venice Biennale, launched by the Swiss Center of Art Research (SIK-ISEA), intends, instead, to analyze the way how different regions and nations act and react culturally within the constraints, caused by industrialisation, colonization, and (neo)liberalization. The aim is to gain a plural notion of modernities by specifying the process of modernization according to the conditions of political systems and cultural heritages.That does not mean to indulge in local campanilismo, but to develop a method of comparative art history by transcultural discourse analysis.
CAROLINE A. JONES
Caroline A. Jones è professore di storia dell’arte e direttore del programma History, Theory, Criticism del Dipartimento di architettura dell’Massachussets Institute of Technology. Prima di concludere il PhD alla Stanford University nel 1992, ha lavorato all’Harvard University Art Museum (1983-85) e al Museum of Modern Art di New York (1977-83). Ha curato mostre per il San Francisco Museum of Modern Art, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Hara Museum e recentemente all’MIT List Visual Art Center sulla mostra “Video Trajectories” (2007). Le sue pubblicazioni più recenti includono: “Sensorium” (curatore del volume nel 2006), “Eyesight Alone” (2005-08), “Machine in the Studio” (1996-98). Scrive regolarmente per Artforum. La professoressa Jones sta scrivedo un libro dal titolo “Desires for the World Picture and the Global Work of Art”
Caroline A. Jones is Professor of art history and Director of the History, Theory, Criticism program in the Department of Architecture at MIT. She completed her PhD at Stanford University in 1992, before which she held positions at The Museum of Modern Art in New York (1977-83) and the Harvard University Art Museums (1983-85). Her exhibitions and/or films have been shown at MoMA as well as the San Francisco Museum of Modern Art, the Hirshhorn Museum and Sculpture Garden in Washington DC, and the Hara Museum Tokyo, among other venues; her publications include Sensorium (as editor, 2006), Eyesight Alone (2005/08), Machine in the Studio (1996/98), the co-edited volume Picturing Science, Producing Art (1998), and other works. A frequent contributor to Artforum, Jones's current research into globalism informs her next book, Desires for the World Picture: the global work of art, on world’s fairs, national pavilions, and biennial culture
Abstract
La Cultura-Biennale: un storia più lunga
Questo paper esamina la storia della Biennale di Venezia in relazione alla più lunga storia delle rappresentazioni/immagini del mondo: fiere internazionali, ma anche le immagini legate al turismo e all'urbanizzazione spettacolare. La lunga storia della ricorrenza delle esposizioni ci aiuta a capire lo spostamento epistemico a partire da oggetti mobili (pensati per contenere il loro proprio significato) verso quella che possiamo chiamare “esperienza estetica”. Vorrei proporre l'idea che è già a partire dalle prime edizioni delle biennali che si era già cominciato ad attuare lo spostamento verso la produzione di uno specifico tipo di pubblico “partecipe”, anche se è chiaro che il suo compimento verso le estetiche dell'esperienza è confermato soltanto dopo le biennali degli anni '60. Concludendo proporrò che l'estetetica dell'esperienza può considerarsi un ritorno alla “politica in altri termini” nonostante questo legame sia necessariamente oscurato dalla retorica della contemporaneità che oggi caratterizza grandemente tali eventi.
Biennial Culture: A Longer History
This paper examines the history of the Venice Biennale in relation to a longer history of world pictures: world’s fairs, but also tourism and spectacular urbanism. The longer history of such recurring art displays helps to capture the epistemic shift from movable objects (thought to contain their own meanings), to what I call an “aesthetics of experience.” I will suggest that the earliest Biennali already began to foster this shift in producing a specific kind of “attentive” audience, although it must also be argued that the full move toward an experiential aesthetics is confirmed only by the post-1960s biennali. In conclusion, I will propose that the aesthetics of experience is a return to the “politics by other means” of an earlier age, although that link is necessarily obscured by the rhetoric of contemporaneity that attends such events today.
BRUCE ALTSHULER
Bruce Altshuler è direttore del programma Museum Studies, Graduate School of Arts Science, New York University. E' autore di Salon to Biennial: Exhibitions that Made Art History, Vol.1: 1863-1959 (2008), The Avant-Garde in Exhibition: New Art in the 20th Century (1998), Isamu Noguchi (1994), e curatore di Collecting the New: Museums and Contemporary Art (2005), oltre a essere autore di numerosi saggi di arte moderna e contemporanea. Prima di lavorare alla New York University è stato Director of Studies da Christie's Education, New York, direttore del Isamu Noguchi Garden Museum, New York, direttore della Zabriskie Gallery, New York. ALtshuler è stato membro della facoltà Bard center for Curatorial Studies e membro del Board of Directors of the International Association of Art Critics/U.S. Section (AICA/USA). Bruce Altshuler ha un PhD in filosofia della Harvard University.
Bruce Altshuler is Director of the Program in Museum Studies, Graduate School of Arts and Science, New York University. His is the author of Salon to Biennial: Exhibitions that Made Art History, Vol. 1: 1863-1959 (2008), The Avant-Garde in Exhibition: New Art in the 20th Century (1998), Isamu Noguchi (1994), and editor of Collecting the New: Museums and Contemporary Art (2005), as well as author of numerous essays on modern and contemporary art. Before coming to New York University he was Director of Studies at Christie’s Education (New York), Director of the Isamu Noguchi Garden Museum (Long Island City, NY), and Director of Zabriskie Gallery (New York). Altshuler has been a member of the graduate faculty of the Bard Center for Curatorial Studies, and of the Board of Directors of the International Association of Art Critics/U.S. Section (AICA/USA). He holds a PhD in Philosophy from Harvard University.
Abstract
La storia delle esposizioni e la Biennale
Questa presentazione intende collocare lo studio delle biennali e della Biennale di Venezia all'interno del contesto della storia delle esposizioni. Dopo aver argomentato l'importanza della storia e dell'analisi delle esposizioni per la storia dell'arte, l'intervento vuole guardare alla Biennale di Venezia e alle più recenti biennali tenendo sullo sfondo le esposizioni universali del XIX secolo, l'inclusione delle esposizioni personali all'interno delle grandi esposizioni internazionali e del cambiamento della biennale dall'essere un momento di report sulla pratica artistica corrente, fino alle mostre tematiche. Questi sviluppi saranno poi messi in relazione con l'influenza del mercato dell'arte e dei cambiamenti attuati nelle pratiche curatoriali. In conclusione vi sarà una discussione sull'importanza della ricerca sulle ricorrenti esposizioni internazionali direttamente a partire dalle fonti primarie negli archivi, come ad esempio in quello della Biennale di Venezia.
Exhibition History and the Biennial
This presentation will discuss the study of biennials, and of the Venice Biennale, in the context of exhibition history. After a discussion of the importance of the history and analysis of exhibitions for art history, the paper will look at the background of the Venice Biennale and later biennials in the universal expositions of the 19th century, the inclusion of one-person shows within large international exhibitions, and the change of biennials from being reports on current artistic practice to being themed exhibitions. These developments will be related to the influence of the art market and to changes in curatorial practice. The talk will conclude with a discussion of the importance of primary research on recurring international exhibitions in archives such as that of the Venice Biennale.
Unità di ricerca “Venice Biennale Study Group”
In collaborazione con SIK-ISEA
Research Promotion Programme "Towards a comparative and transnational Art History of Modernity"
STARTING FROM VENICE
5 Ottobre 2009
Convento delle Terese, Venezia
ore 9.30
L’unità di ricerca “Venice Biennale Study Group” della Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia, ha il piacere di annunciare Starting from Venice: una giornata di studi internazionale che si propone come la prima fase di un progetto che aspira a diventare un osservatorio permanente per la promozione e il confronto delle ricerche accademiche dedicate alla Biennale di Venezia.
Starting from Venice si articola in due sessioni.
Il mattino è aperto al pubblico per gli interventi di tre docenti internazionali che stanno studiando la Biennale di Venezia e le biennali come fenomeno globale.
Intervengono: Beat Wyss (Professore di Storia dell'Arte e dei Media, Karlsruhe University of Arts and Design - Professorial Fellow, Schweizerischen Institut für Kunstwissenschaft, SIK-ISEA), Caroline Jones (Director, History, Theory, Criticism Program Department of Architecture MIT), e Bruce Altshuler, (Director of the Program in Museum Studies, Graduate School of Arts and Science, New York University)
Il pomeriggio è pensato come un workshop a porte chiuse durante il quale specialisti e studiosi invitati dall’unità di ricerca, discuteranno tematiche emergenti in quattro tavole rotonde.
I risultati del workshop costituiranno le linee guida per il Convegno Internazionale che si terrà a Venezia nell’ottobre del 2011.
STARTING FROM VENICE
5 Ottobre 2009
Convento delle Terese, Venezia
Sessione mattutina
CONFERENZE
10.00 - 13.00
La prima parte della giornata è strutturata in forma di conferenza aperta al pubblico.
Si è pensato di aprire immediatamente il discorso a livello internazionale coinvolgendo tre docenti che stanno studiando la Biennale di Venezia e le biennali come fenomeno globale. In particolare con il prof. Wyss si è stabilita una collaborazione che porterà al convegno sulla Biennale di Venezia del 2011.
La mattinata sarà moderata da Angela Vettese, direttore della Facoltà di Design&Arti dell'Università IUAV.
The first part of the day is a conference open to the public.
The Venice Biennale Study Group decided to immediately open the discourse about the Venice Biennale to an international level, involving scholars researching on the Biennale itself and on the biennale as a global phenomenon.
The Venice Biennale Study Group established a partnership with prof. Wyss and his doctorial school which will lead to the 2011 conference on the Venice Biennale.
To moderate the lectures and the debate, Angela Vettese, Director of the Graduate Programme in Visual Arts, Iuav University, Venice.
BEAT WYSS
Beat Wyss è professore e capo del dipartimento dell'Istituto di storia dell'arte e teoria dei media all'Università di Arte e Design di Karlsruhe. Borsista al Getty Center, Santa Monica, CA, e guest professor alla Cornell University, Ithaca, NY e alla Aarhus Universitet, Danimarca. Dall'autunno 2008 è professore in residence all'Isituto svizzero di studi d'arte di Zurigo. Membro dell'Accademia delle Scienze di Heidelberg e dell'Associazione Internazionale Critici d'Arte (AICA). Autore e editore di numerosi libri di architettura e urbanistica, storia dell'arte dal Rinascimento alle Avanguardie, teoria dell'immagine e storia dei media, filosofia e estetica. La pubblicazione più recente del prof. Wyss è La volundad de arte, Madrid (2009) e Hegel's Art History and the Critique of Modernity
Professor and head of department of the institute for Art History and Media Theory at Karlsruhe University for Arts and Design. Scholar at The Getty Center, Santa Monica, CA. Guest professor at Cornell University, Ithaca, N.Y., and Aarhus Universitet, Denmark, and, since fall 2008, professor in residence at the Swiss Institute of art research, Zurich. Member of the Heidelberg Academy of Sciences, and the Association Internationale des Critiques d´Art (AICA). Author and editor of numerous books on architecture and urban development; art history from the Renaissance to the Avant-Garde; image theory and media history; philosophy and aesthetics, like: La voluntad de arte, Madrid (2009); Hegel's Art History and the Critique of Modernity, Cambridge (1999).
Abstract
Esposizioni internazionali dell'arte delle nazioni dell'arte
La storiografia della Biennale legata al progetto modernista ha interiorizzato in retrospettiva l'ideologia dell'avanguardia considerando l'arte moderna come un movimento internazionale che progredisce contro lo sfondo dei fanatismi della cultura locale. Il progetto di ricerca sulla storia della Biennale di Venezia, lanciato dal Swiss Center of Art Research (SIK-ISEA), intende invece analizzare in quale maniera le differenti regioni o nazioni agiscono o reagiscono difronte alle costrizioni causate dall'industrializzazione, colonizzazione e (neo)liberismo. L'intento è quello di definire la nozione di molteplici modernità analizzando i processi di modernizzazione secondo le condizioni dei sistemi politici e dei patrimoni culturali. Questo non vuol dire indugiare in localismi, ma sviluppare un metodo comparativo di storia dell'arte tramite un'analisi dei discorsi trasculturali.
World fair of the art nations
The Biennale Project Art historiography of modernism has internalized the retrospective ideology of the "Avant-garde" by considering modern art to be an international movement that progresses against a backdrop of local cultural die-hards. The research project on the history of the Venice Biennale, launched by the Swiss Center of Art Research (SIK-ISEA), intends, instead, to analyze the way how different regions and nations act and react culturally within the constraints, caused by industrialisation, colonization, and (neo)liberalization. The aim is to gain a plural notion of modernities by specifying the process of modernization according to the conditions of political systems and cultural heritages.That does not mean to indulge in local campanilismo, but to develop a method of comparative art history by transcultural discourse analysis.
CAROLINE A. JONES
Caroline A. Jones è professore di storia dell’arte e direttore del programma History, Theory, Criticism del Dipartimento di architettura dell’Massachussets Institute of Technology. Prima di concludere il PhD alla Stanford University nel 1992, ha lavorato all’Harvard University Art Museum (1983-85) e al Museum of Modern Art di New York (1977-83). Ha curato mostre per il San Francisco Museum of Modern Art, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Hara Museum e recentemente all’MIT List Visual Art Center sulla mostra “Video Trajectories” (2007). Le sue pubblicazioni più recenti includono: “Sensorium” (curatore del volume nel 2006), “Eyesight Alone” (2005-08), “Machine in the Studio” (1996-98). Scrive regolarmente per Artforum. La professoressa Jones sta scrivedo un libro dal titolo “Desires for the World Picture and the Global Work of Art”
Caroline A. Jones is Professor of art history and Director of the History, Theory, Criticism program in the Department of Architecture at MIT. She completed her PhD at Stanford University in 1992, before which she held positions at The Museum of Modern Art in New York (1977-83) and the Harvard University Art Museums (1983-85). Her exhibitions and/or films have been shown at MoMA as well as the San Francisco Museum of Modern Art, the Hirshhorn Museum and Sculpture Garden in Washington DC, and the Hara Museum Tokyo, among other venues; her publications include Sensorium (as editor, 2006), Eyesight Alone (2005/08), Machine in the Studio (1996/98), the co-edited volume Picturing Science, Producing Art (1998), and other works. A frequent contributor to Artforum, Jones's current research into globalism informs her next book, Desires for the World Picture: the global work of art, on world’s fairs, national pavilions, and biennial culture
Abstract
La Cultura-Biennale: un storia più lunga
Questo paper esamina la storia della Biennale di Venezia in relazione alla più lunga storia delle rappresentazioni/immagini del mondo: fiere internazionali, ma anche le immagini legate al turismo e all'urbanizzazione spettacolare. La lunga storia della ricorrenza delle esposizioni ci aiuta a capire lo spostamento epistemico a partire da oggetti mobili (pensati per contenere il loro proprio significato) verso quella che possiamo chiamare “esperienza estetica”. Vorrei proporre l'idea che è già a partire dalle prime edizioni delle biennali che si era già cominciato ad attuare lo spostamento verso la produzione di uno specifico tipo di pubblico “partecipe”, anche se è chiaro che il suo compimento verso le estetiche dell'esperienza è confermato soltanto dopo le biennali degli anni '60. Concludendo proporrò che l'estetetica dell'esperienza può considerarsi un ritorno alla “politica in altri termini” nonostante questo legame sia necessariamente oscurato dalla retorica della contemporaneità che oggi caratterizza grandemente tali eventi.
Biennial Culture: A Longer History
This paper examines the history of the Venice Biennale in relation to a longer history of world pictures: world’s fairs, but also tourism and spectacular urbanism. The longer history of such recurring art displays helps to capture the epistemic shift from movable objects (thought to contain their own meanings), to what I call an “aesthetics of experience.” I will suggest that the earliest Biennali already began to foster this shift in producing a specific kind of “attentive” audience, although it must also be argued that the full move toward an experiential aesthetics is confirmed only by the post-1960s biennali. In conclusion, I will propose that the aesthetics of experience is a return to the “politics by other means” of an earlier age, although that link is necessarily obscured by the rhetoric of contemporaneity that attends such events today.
BRUCE ALTSHULER
Bruce Altshuler è direttore del programma Museum Studies, Graduate School of Arts Science, New York University. E' autore di Salon to Biennial: Exhibitions that Made Art History, Vol.1: 1863-1959 (2008), The Avant-Garde in Exhibition: New Art in the 20th Century (1998), Isamu Noguchi (1994), e curatore di Collecting the New: Museums and Contemporary Art (2005), oltre a essere autore di numerosi saggi di arte moderna e contemporanea. Prima di lavorare alla New York University è stato Director of Studies da Christie's Education, New York, direttore del Isamu Noguchi Garden Museum, New York, direttore della Zabriskie Gallery, New York. ALtshuler è stato membro della facoltà Bard center for Curatorial Studies e membro del Board of Directors of the International Association of Art Critics/U.S. Section (AICA/USA). Bruce Altshuler ha un PhD in filosofia della Harvard University.
Bruce Altshuler is Director of the Program in Museum Studies, Graduate School of Arts and Science, New York University. His is the author of Salon to Biennial: Exhibitions that Made Art History, Vol. 1: 1863-1959 (2008), The Avant-Garde in Exhibition: New Art in the 20th Century (1998), Isamu Noguchi (1994), and editor of Collecting the New: Museums and Contemporary Art (2005), as well as author of numerous essays on modern and contemporary art. Before coming to New York University he was Director of Studies at Christie’s Education (New York), Director of the Isamu Noguchi Garden Museum (Long Island City, NY), and Director of Zabriskie Gallery (New York). Altshuler has been a member of the graduate faculty of the Bard Center for Curatorial Studies, and of the Board of Directors of the International Association of Art Critics/U.S. Section (AICA/USA). He holds a PhD in Philosophy from Harvard University.
Abstract
La storia delle esposizioni e la Biennale
Questa presentazione intende collocare lo studio delle biennali e della Biennale di Venezia all'interno del contesto della storia delle esposizioni. Dopo aver argomentato l'importanza della storia e dell'analisi delle esposizioni per la storia dell'arte, l'intervento vuole guardare alla Biennale di Venezia e alle più recenti biennali tenendo sullo sfondo le esposizioni universali del XIX secolo, l'inclusione delle esposizioni personali all'interno delle grandi esposizioni internazionali e del cambiamento della biennale dall'essere un momento di report sulla pratica artistica corrente, fino alle mostre tematiche. Questi sviluppi saranno poi messi in relazione con l'influenza del mercato dell'arte e dei cambiamenti attuati nelle pratiche curatoriali. In conclusione vi sarà una discussione sull'importanza della ricerca sulle ricorrenti esposizioni internazionali direttamente a partire dalle fonti primarie negli archivi, come ad esempio in quello della Biennale di Venezia.
Exhibition History and the Biennial
This presentation will discuss the study of biennials, and of the Venice Biennale, in the context of exhibition history. After a discussion of the importance of the history and analysis of exhibitions for art history, the paper will look at the background of the Venice Biennale and later biennials in the universal expositions of the 19th century, the inclusion of one-person shows within large international exhibitions, and the change of biennials from being reports on current artistic practice to being themed exhibitions. These developments will be related to the influence of the art market and to changes in curatorial practice. The talk will conclude with a discussion of the importance of primary research on recurring international exhibitions in archives such as that of the Venice Biennale.
05
ottobre 2009
Starting from Venice
05 ottobre 2009
incontro - conferenza
Location
IUAV – CONVENTO DELLE TERESE
Venezia, Dorsoduro, 2206, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2206, (Venezia)
Vernissage
5 Ottobre 2009, ore 9.30
Autore
Curatore