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Station to Station
Si inaugura il 22 febbraio, alle ore 17.30, presso la Galleria Berman di via dell’Arcivescovado, 9, a Torino, la mostra “Station to Station” con una trentina di opere di Giovanna Fra, a cura di Luca Beatrice.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
La mostra resterà visitabile fino al 5 aprile.
Comunicato stampa
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Si inaugura il 22 febbraio, alle ore 17.30, presso la Galleria Berman di via dell’Arcivescovado, 9, a Torino, la mostra “Station to Station” con una trentina di opere di Giovanna Fra, a cura di Luca Beatrice.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
La mostra resterà visitabile fino al 5 aprile.
La mostra prende il titolo dall’omonimo album di David Bowie del 1976, che segna un importante momento di transizione per il “Duca Bianco”.
Nel testo critico Luca Beatrice scrive: “Bowie è il nume tutelare dell’arte di Giovanna Fra. Transiti, ritardi, passaggi da una stazione a un’altra, da un luogo a un non luogo, da un’ immagine all’altra rischiando di perdere il filo logico delle cose e perdersi. Memorie di immagini metropolitane oppure catturate sullo schermo del computer, reminiscenze pittoriche che a un certo punto si affidano a un vago ricordo, onirico e trasognato. Da diversi anni l’artista si interroga sui destini della pittura a partire dai suoi inizi e che oggi, pur mantenendo salde le radici nella tradizione aniconica italiana, è chiamata ad affrontare la complessa sfida con immagini che quasi si fanno da sole, sorgono per gemmazione, si ramificano e si sdoppiano, invadono la superficie spingendo lungo i bordi perimetrali. Se non avessimo scelto insieme il titolo di Station to Station la personale di Giovanna si sarebbe potuta chiamare H in corsivo inclinato, un segno molto simile a questo # che in ogni caso si pronuncia con l’iniziale h (muta nella lingua italiana) e nell’accezione contemporanea assume il ruolo di un nuovo segno del nostro alfabeto. Lo usiamo ovunque, per segnare parole chiave, hashtag deriva dall’inglese hash, cancelletto, e tag, etichetta, ed è aggregatore tematico con la funzione di aiutare gli utenti del web nel trovare argomenti e contenuti specifici. Fra riflette sulla potenza immaginativa ed evocativa di questo nuovo segno dandogli massima diffusione nella sua texture pittorico-digitale, segno che costituisce punto di partenza per la rielaborazione del linguaggio pittorico come è accaduto nel tempo, per esempio, con la forchetta di Capogrossi o con le tags di Keith Haring, la cui presenza ci rimanda senza dubbio allo stile di quel preciso artista.
Fra è di certo pittrice e la sua non è una conversione tecnologica. Sia le texture sia le immagini fotografate nascono da particolari ingigantiti dei suoi dipinti su tela, alcune fotografie sono semplicemente segni e colori virtuali che possono addirittura essere eseguiti sullo schermo dello smartphone o del tablet”.
Biografia
Giovanna Fra è nata a Pavia dove vive e lavora.
Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, preparando una tesi su John Cage ed il rapporto tra arte e musica nel ‘900. Nel contempo studia restauro conservativo tra Milano e Venezia.
La prima esposizione avviene ancora studente dell’Accademia, nel 1991, presso lo storico Bar Jamaica di Brera a Milano.
Con Ipergrafie (2014) e successivamente Texture (2016) ha origine una nuova sperimentazione tecnica. Fotografia digitale e pittura si evolvono in un nuovo percorso.
Ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia.
Nel 2020 partecipa ad un progetto digitale dal “# Distanza-zero” con la direzione artistica di Alberto Bartalini in collaborazione con il Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli presso Lajatico.
Alcuni dei suoi lavori sono stati utilizzati per scenografie di film e sceneggiati televisivi tra cui “l’anima geniale”, “Gomorra”, “Bastardi a mano armata” ed il thriller ambientato tra Roma ed Emirati Arabi “Gold Diggers”.
Negli anni Giovanna Fra ha esposto al Cairo, Bruxelles, Francoforte e Buenos Aires oltre che nelle principali città d’arte italiane.
Diverse le collaborazioni con gallerie di Brescia, Milano e Bari, con le quali presenzia a numerose Fiere d’arte italiane, tra le quali Parma, Pavia, Piacenza, Forlì e Genova.
Info:
Galleria Berman, Via Arcivescovado, 9 - Torino.
Orario: martedì e mercoledì 16-19
giovedì e venerdì 10,30-12,30 – 16-19
Telefono +39 011 859417
info@galleriaberman.it
arte@galleriaberman.it
www.galleriaberman.it
istagram: berman_galleriadarte
fb: Galleria Berman
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
La mostra resterà visitabile fino al 5 aprile.
La mostra prende il titolo dall’omonimo album di David Bowie del 1976, che segna un importante momento di transizione per il “Duca Bianco”.
Nel testo critico Luca Beatrice scrive: “Bowie è il nume tutelare dell’arte di Giovanna Fra. Transiti, ritardi, passaggi da una stazione a un’altra, da un luogo a un non luogo, da un’ immagine all’altra rischiando di perdere il filo logico delle cose e perdersi. Memorie di immagini metropolitane oppure catturate sullo schermo del computer, reminiscenze pittoriche che a un certo punto si affidano a un vago ricordo, onirico e trasognato. Da diversi anni l’artista si interroga sui destini della pittura a partire dai suoi inizi e che oggi, pur mantenendo salde le radici nella tradizione aniconica italiana, è chiamata ad affrontare la complessa sfida con immagini che quasi si fanno da sole, sorgono per gemmazione, si ramificano e si sdoppiano, invadono la superficie spingendo lungo i bordi perimetrali. Se non avessimo scelto insieme il titolo di Station to Station la personale di Giovanna si sarebbe potuta chiamare H in corsivo inclinato, un segno molto simile a questo # che in ogni caso si pronuncia con l’iniziale h (muta nella lingua italiana) e nell’accezione contemporanea assume il ruolo di un nuovo segno del nostro alfabeto. Lo usiamo ovunque, per segnare parole chiave, hashtag deriva dall’inglese hash, cancelletto, e tag, etichetta, ed è aggregatore tematico con la funzione di aiutare gli utenti del web nel trovare argomenti e contenuti specifici. Fra riflette sulla potenza immaginativa ed evocativa di questo nuovo segno dandogli massima diffusione nella sua texture pittorico-digitale, segno che costituisce punto di partenza per la rielaborazione del linguaggio pittorico come è accaduto nel tempo, per esempio, con la forchetta di Capogrossi o con le tags di Keith Haring, la cui presenza ci rimanda senza dubbio allo stile di quel preciso artista.
Fra è di certo pittrice e la sua non è una conversione tecnologica. Sia le texture sia le immagini fotografate nascono da particolari ingigantiti dei suoi dipinti su tela, alcune fotografie sono semplicemente segni e colori virtuali che possono addirittura essere eseguiti sullo schermo dello smartphone o del tablet”.
Biografia
Giovanna Fra è nata a Pavia dove vive e lavora.
Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, preparando una tesi su John Cage ed il rapporto tra arte e musica nel ‘900. Nel contempo studia restauro conservativo tra Milano e Venezia.
La prima esposizione avviene ancora studente dell’Accademia, nel 1991, presso lo storico Bar Jamaica di Brera a Milano.
Con Ipergrafie (2014) e successivamente Texture (2016) ha origine una nuova sperimentazione tecnica. Fotografia digitale e pittura si evolvono in un nuovo percorso.
Ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia.
Nel 2020 partecipa ad un progetto digitale dal “# Distanza-zero” con la direzione artistica di Alberto Bartalini in collaborazione con il Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli presso Lajatico.
Alcuni dei suoi lavori sono stati utilizzati per scenografie di film e sceneggiati televisivi tra cui “l’anima geniale”, “Gomorra”, “Bastardi a mano armata” ed il thriller ambientato tra Roma ed Emirati Arabi “Gold Diggers”.
Negli anni Giovanna Fra ha esposto al Cairo, Bruxelles, Francoforte e Buenos Aires oltre che nelle principali città d’arte italiane.
Diverse le collaborazioni con gallerie di Brescia, Milano e Bari, con le quali presenzia a numerose Fiere d’arte italiane, tra le quali Parma, Pavia, Piacenza, Forlì e Genova.
Info:
Galleria Berman, Via Arcivescovado, 9 - Torino.
Orario: martedì e mercoledì 16-19
giovedì e venerdì 10,30-12,30 – 16-19
Telefono +39 011 859417
info@galleriaberman.it
arte@galleriaberman.it
www.galleriaberman.it
istagram: berman_galleriadarte
fb: Galleria Berman
22
febbraio 2023
Station to Station
Dal 22 febbraio al 05 aprile 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA BERMAN
Torino, Via Dell'arcivescovado, 9, (Torino)
Torino, Via Dell'arcivescovado, 9, (Torino)
Orario di apertura
martedì e mercoledì 16-19
giovedì e venerdì 10,30-12,30 – 16-19
Vernissage
22 Febbraio 2023, Si inaugura il 22 febbraio, alle ore 17.30, presso la Galleria Berman di via dell’Arcivescovado, 9, a Torino, la mostra “Station to Station”
Sito web
Ufficio stampa
Debora Bocchiardo
Autore
Curatore
Autore testo critico