Con questo nome, dato al lavoro degli ultimi anni, e di cui qui presento le sole incisioni all’acquaforte, intendevo calarmi in un “luogo” del tutto personale nel quale il disorientamento e lo spaesamento prendessero il posto che di norma compete al loro contrario ( l’orientarsi in un paesaggio conosciuto) e dove pertanto
la componente fantastica e immaginativa risultasse primaria.
Pur nel semplice gioco speculare l’Africa è sempre Africa come il mondo è tondo, ma il verso, lo spin, il taglio, per non parlare delle derive del senso, possono assumere almeno e sempre due facce.
Queste mappe disorientatrici non riportano confini geografico-politici, strade, montagne,
fiumi, laghi, mari e nessun luogo vi è nominato.
In queste incisioni composte di una sola linea, solco d’inchiostro che senza interruzione
cerca di ripercorre a rovescio il perimetro del mondo, l’immagine profila un senso come una copia riflessa allo specchio.

Stefania Bandinu
Nasce a Oristano nel 1980. Nel 1994 si trasferisce a Bologna per frequentare
il Liceo Artstico Statale “Francesco Arcangeli. Nel 2004 consegue la laurea presso
l’Accademia di Belle Arti di Bologna.