Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefania Palumbo – Dualità
Dualità è unione non scontata, legame a volte necessario a definire l’esistenza, il vizio di un’estetica oltre l’estetica, riallacciandosi alla tradizione scultorea mentre se ne stanno rinnovando i principi dall’interno verso l’esterno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
C'è la consapevolezza di stringere legami solidi su solide basi fisiche, una scelta che si ripercuote inequivocabilmente nella materia per Stefania Palumbo, scultrice pugliese trapiantata in quel di Carrara, area nazionale dove il marmo sta alla scultura praticamente come una condizio sine qua non. Bianchissimi blocchi, variabili sottoinsiemi “contenitori” di una ricerca artistica che per Stefania Palumbo è una sfida lodevole, e non tanto contro la materia quanto con sé stessa, o meglio detto col “valore metafisico” che Stefania - nella sua posizione privilegiata di artista plastica - da quella massa inerte può incrociare. Un valore che, a differenza della forma per Michelangelo, non è affatto intrinseco.
Ma c'è Buonarroti anche qui dove pare un alieno, in una statuaria prettamente d'astrazione che s'impone d'emanciparne il pensiero, il suo “spogliare l'immagine in un blocco di marmo”. C'è che s'è parlato di valore metafisico della scultura, e che questo pensiero nell'opera della Palumbo concorda proprio con la creazione intenzionale di un bilanciamento unitario ed equilibrato tra differenti polarità, contando sulla materia. E prescindendo dalla materia stessa, ché se la scultura resta legata alla tipicità della sua dimensione oggettuale sarà compito della Palumbo indirizzarla a modo verso nuove vie d'uscita.
Dualità è unione non scontata, legame a volte necessario a definire l'esistenza, il vizio di un'estetica oltre l'estetica, riallacciandosi alla tradizione scultorea mentre se ne stanno rinnovando i principi dall'interno verso l'esterno. «Dualità, intesa come la natura di ciò che è composto da due parti, elementi o principi che sono in armonia o disaccordo tra loro. Ho pensato a questo titolo perché queste sono le tematiche che ispirano il mio lavoro: l'essenza e l'apparenza, l'eterno e l'effimero, la geometria e la certezza, la spontaneità ed il caso, il femminile ed il maschile», così la Palumbo introduce questa sua nuova personale.
Ma c'è Buonarroti anche qui dove pare un alieno, in una statuaria prettamente d'astrazione che s'impone d'emanciparne il pensiero, il suo “spogliare l'immagine in un blocco di marmo”. C'è che s'è parlato di valore metafisico della scultura, e che questo pensiero nell'opera della Palumbo concorda proprio con la creazione intenzionale di un bilanciamento unitario ed equilibrato tra differenti polarità, contando sulla materia. E prescindendo dalla materia stessa, ché se la scultura resta legata alla tipicità della sua dimensione oggettuale sarà compito della Palumbo indirizzarla a modo verso nuove vie d'uscita.
Dualità è unione non scontata, legame a volte necessario a definire l'esistenza, il vizio di un'estetica oltre l'estetica, riallacciandosi alla tradizione scultorea mentre se ne stanno rinnovando i principi dall'interno verso l'esterno. «Dualità, intesa come la natura di ciò che è composto da due parti, elementi o principi che sono in armonia o disaccordo tra loro. Ho pensato a questo titolo perché queste sono le tematiche che ispirano il mio lavoro: l'essenza e l'apparenza, l'eterno e l'effimero, la geometria e la certezza, la spontaneità ed il caso, il femminile ed il maschile», così la Palumbo introduce questa sua nuova personale.
25
febbraio 2017
Stefania Palumbo – Dualità
Dal 25 febbraio all'otto marzo 2017
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
25 Febbraio 2017, 17.00
Autore
Curatore