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Stefania Pignatelli – Viaggio verso Ogigia
E’ un progetto di contaminazione linguistica e culturale seducente, che fonde memorie personali (foto d’epoca e oggetti), video sul navigare e installazioni (appunto con la zattera, ma rovesciata, una volta approdata all’interno della galleria)
Comunicato stampa
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Un viaggio con una zattera in legno, dall’eleganza povera e nobile, “alla ricerca dell’immortalità”, di se stessa e del ruolo della donna, fra passato, presente e futuro. E’ quello che ha intrapreso, sulle orme di Ulisse, l’artista picena Stefania Pignatelli, che sabato 26 agosto, ore 18.00, alla galleria “Artemisia Arte Contemporanea”, in via Bixio 39, a Falconara Marittima (AN), alla presenza dell’Assessore comunale alla Cultura dott. Lodolini, e dei critici d’arte Marisa Vescovo e Armando Ginesi, inaugurerà la propria mostra personale dal titolo “Viaggio verso Ogigia” (l’isola in cui il grande navigatore creato da Omero arriva dopo 10 anni della sua perigliosa Odissea, e dove la ninfa Calipso gli promette l’immortalità se resta con lei).
Per l’artista, si tratta di un percorso umano ed interiore, illustrato attraverso una piccola e simbolica zattera in legno - dotata di una grande e bella vela ricavata da antichi tessuti di casa - che usa per realizzare una performance – dopo il “varo” al porto di San Benedetto del Tronto - tanto originale quanto particolare, ricchissima di spunti di interesse. E’ un progetto di contaminazione linguistica e culturale seducente, che fonde memorie personali (foto d’epoca e oggetti), video sul navigare e installazioni (appunto con la zattera, ma rovesciata, una volta approdata all’interno della galleria).
“E’ una navigazione impossibile - spiega la curatrice Gloria Gradassi - nell’installazione la zattera è rovesciata, immensa all’interno della stanza, come un relitto del tempo. Rovesciata fuori dall’acqua, minacciosa, essa acquisisce una maestosità scultorea che ne fa un oggetto alieno. Dietro la segue una scia di foto d’epoca, a diversa grandezza, che evoca un mondo legato alla memoria personale dell’artista, che ora non c’è più. Un dna che appartiene a generazioni passate in cui oggi resta difficile riconoscersi. E infatti accanto alla elegante distesa di pose retrò, una montagna di chincaglieria cinese come spazzatura colorata invade in modo disordinato lo spazio attorno alla zattera erodendo in modo informe i confini, pur sempre studiati, dell’oggetto artistico rovesciato. Infatti, sebbene ribaltata la zattera possiede un’eleganza povera e nobile, le fotografie dai toni seppia incantano con il loro stile impeccabile. Sono forme strutturate di un pensiero saldo. Assediate nella visione di Pignatelli dall’idiozia informe del colorato e plasticoso trash della produzione orientale, simbolo di un consumo vorace e scompigliato. Da un lato l’usa e getta della velocità contemporanea, per cui nulla ha valore e dall’altro la potenza eterna di una zattera, la robustezza del legno, che esprimono stabilità e durata.”.
Stefania Pignatelli, con studi al Central Saint Martin’s College a Londra ed esperienze artistiche a Barcellona, Salisburgo, oltre che a Milano, Trento, Bologna (Master in Arte e Terapia) ed altre città, ha all’attivo già tre Personali: “Occhi in Gabbia” (Fondazione Marenostrum, Porto Venere, 2005), “Nimbo” (Hotel Giorgione, Venezia, 2003) e “Per Aspera…” Chapelle du Thiers-Ordres, Perpignan, Francia, 2002). A questo si aggiungono le partecipazioni a numerose mostre collettive, a Londra, Milano, Macerata, Teramo (Biennale d’Arte Sacra, Fondazione Stauros, 2004) e Ancona (“Opera al Nero”, Mole Vanvitelliana, 2005 e Galleria Artemisia Arte Contemporanea, 2005).
La mostra “Viaggio verso Ogigia”, in programma a Falconara Marittima, si avvale del patrocinio della Regione Marche, e della collaborazione di Banca Marche e della Best Nautica Contessi di San Benedetto del Tronto.
Per l’artista, si tratta di un percorso umano ed interiore, illustrato attraverso una piccola e simbolica zattera in legno - dotata di una grande e bella vela ricavata da antichi tessuti di casa - che usa per realizzare una performance – dopo il “varo” al porto di San Benedetto del Tronto - tanto originale quanto particolare, ricchissima di spunti di interesse. E’ un progetto di contaminazione linguistica e culturale seducente, che fonde memorie personali (foto d’epoca e oggetti), video sul navigare e installazioni (appunto con la zattera, ma rovesciata, una volta approdata all’interno della galleria).
“E’ una navigazione impossibile - spiega la curatrice Gloria Gradassi - nell’installazione la zattera è rovesciata, immensa all’interno della stanza, come un relitto del tempo. Rovesciata fuori dall’acqua, minacciosa, essa acquisisce una maestosità scultorea che ne fa un oggetto alieno. Dietro la segue una scia di foto d’epoca, a diversa grandezza, che evoca un mondo legato alla memoria personale dell’artista, che ora non c’è più. Un dna che appartiene a generazioni passate in cui oggi resta difficile riconoscersi. E infatti accanto alla elegante distesa di pose retrò, una montagna di chincaglieria cinese come spazzatura colorata invade in modo disordinato lo spazio attorno alla zattera erodendo in modo informe i confini, pur sempre studiati, dell’oggetto artistico rovesciato. Infatti, sebbene ribaltata la zattera possiede un’eleganza povera e nobile, le fotografie dai toni seppia incantano con il loro stile impeccabile. Sono forme strutturate di un pensiero saldo. Assediate nella visione di Pignatelli dall’idiozia informe del colorato e plasticoso trash della produzione orientale, simbolo di un consumo vorace e scompigliato. Da un lato l’usa e getta della velocità contemporanea, per cui nulla ha valore e dall’altro la potenza eterna di una zattera, la robustezza del legno, che esprimono stabilità e durata.”.
Stefania Pignatelli, con studi al Central Saint Martin’s College a Londra ed esperienze artistiche a Barcellona, Salisburgo, oltre che a Milano, Trento, Bologna (Master in Arte e Terapia) ed altre città, ha all’attivo già tre Personali: “Occhi in Gabbia” (Fondazione Marenostrum, Porto Venere, 2005), “Nimbo” (Hotel Giorgione, Venezia, 2003) e “Per Aspera…” Chapelle du Thiers-Ordres, Perpignan, Francia, 2002). A questo si aggiungono le partecipazioni a numerose mostre collettive, a Londra, Milano, Macerata, Teramo (Biennale d’Arte Sacra, Fondazione Stauros, 2004) e Ancona (“Opera al Nero”, Mole Vanvitelliana, 2005 e Galleria Artemisia Arte Contemporanea, 2005).
La mostra “Viaggio verso Ogigia”, in programma a Falconara Marittima, si avvale del patrocinio della Regione Marche, e della collaborazione di Banca Marche e della Best Nautica Contessi di San Benedetto del Tronto.
27
agosto 2006
Stefania Pignatelli – Viaggio verso Ogigia
Dal 27 agosto al 24 settembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEMISIA
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Falconara Marittima, Via Nino Bixio, 39, (Ancona)
Orario di apertura
10 - 12,30 e 17 - 19,30; lunedì e domenica pomeriggio chiuso
Autore
Curatore