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Stefania Ranghieri – Passaggi incustoditi
Le sue ultime opere sono presentate attraverso l’utilizzo del plexiglas che offre la possibilità di assecondare e soddisfare nuove tentazioni
Comunicato stampa
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“Passaggi incustoditi” è il titolo della mostra di Stefania Ranghieri alla galleria d’arte moderna e contemporanea “Quadreria Dell’otto” di Trapani, a cura di Dino Serra; a partire dal 12 febbraio fino
al 4 marzo 2006.
Le sue ultime opere sono presentate attraverso l’utilizzo del plexiglas che offre la possibilità di assecondare e soddisfare nuove tentazioni.
Ogni opera è come una soglia che fa trapelare e nello stesso tempo contiene e custodisce una preziosa “entità”.
E’ sempre presente un pensiero rivolto all’origine di un principio primo , di poterlo raggiungere e poi custodire, così da poter esaudire lo sguardo in quel bisogno di avvicinarsi e poter quasi toccare quel mistero contenuto nelle forme.
Nelle opere s’intravedono forme organiche che evocano cellule o parti vitali del corpo che si auto generano o che stanno a ricordarci , come in “femminino” ,”cuore” o “respiro”, quanto sia preziosa ,delicata ma anche forte e potente l’esistenza ; contemporaneamente queste forme sono come se venissero da molto lontano, facendo un doppio viaggio: dall’immenso, universo, infinitamente grande e nello stesso tempo dall’infinitamente piccolo, misterioso e affascinante,ma che fa percepire quella sottile inquietudine presente penso in tutti noi.
Pur essendo un materiale quasi asettico per il suo essere non naturale, con le sue caratteristiche riesce a riflettere quel senso dello spazio e della luce che si traduce quindi in una sensibilità atmosferica e spaziale.
La consistenza del lavoro diventa leggera ,limpida,accogliente, rivelatrice, quindi più disponibile ad andare e venire incontro all’osservatore; la superficie è lucida semi trasparente, rivela ciò che contiene e riflette,come uno specchio,ciò che vi è intorno, catturandolo e portandolo dentro di sé.
E’ l’idea di offrire dei possibili passaggi liberi , quindi incustoditi, attraverso un gioco percettivo per emigrare e conoscere altre dimensioni.
Stefania Ranghieri vive e lavora a Milano
al 4 marzo 2006.
Le sue ultime opere sono presentate attraverso l’utilizzo del plexiglas che offre la possibilità di assecondare e soddisfare nuove tentazioni.
Ogni opera è come una soglia che fa trapelare e nello stesso tempo contiene e custodisce una preziosa “entità”.
E’ sempre presente un pensiero rivolto all’origine di un principio primo , di poterlo raggiungere e poi custodire, così da poter esaudire lo sguardo in quel bisogno di avvicinarsi e poter quasi toccare quel mistero contenuto nelle forme.
Nelle opere s’intravedono forme organiche che evocano cellule o parti vitali del corpo che si auto generano o che stanno a ricordarci , come in “femminino” ,”cuore” o “respiro”, quanto sia preziosa ,delicata ma anche forte e potente l’esistenza ; contemporaneamente queste forme sono come se venissero da molto lontano, facendo un doppio viaggio: dall’immenso, universo, infinitamente grande e nello stesso tempo dall’infinitamente piccolo, misterioso e affascinante,ma che fa percepire quella sottile inquietudine presente penso in tutti noi.
Pur essendo un materiale quasi asettico per il suo essere non naturale, con le sue caratteristiche riesce a riflettere quel senso dello spazio e della luce che si traduce quindi in una sensibilità atmosferica e spaziale.
La consistenza del lavoro diventa leggera ,limpida,accogliente, rivelatrice, quindi più disponibile ad andare e venire incontro all’osservatore; la superficie è lucida semi trasparente, rivela ciò che contiene e riflette,come uno specchio,ciò che vi è intorno, catturandolo e portandolo dentro di sé.
E’ l’idea di offrire dei possibili passaggi liberi , quindi incustoditi, attraverso un gioco percettivo per emigrare e conoscere altre dimensioni.
Stefania Ranghieri vive e lavora a Milano
12
febbraio 2006
Stefania Ranghieri – Passaggi incustoditi
Dal 12 febbraio al 04 marzo 2006
arte contemporanea
Location
QUADRERIA DEL LOTTO
Trapani, Via Mancina, 3, (Trapani)
Trapani, Via Mancina, 3, (Trapani)
Autore
Curatore