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Stefano Alinari / Alessandro Ubertazzi – Dodici esseri fantastici che ho incontrato
L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, il 16 aprile 2015 alle ore 17.00 ospita i disegni-progetti ed i gioielli del Maestro orafo Stefano Alinari che hanno illustrato i 12 racconti di Alessandro Ubertazzi, Professore Ordinario di Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze ed autore del libro intitolato “Dodici esseri fantastici che ho incontrato”.
Comunicato stampa
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L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, il 16 aprile 2015 alle ore 17.00 ospita i disegni-progetti ed i gioielli del Maestro orafo Stefano Alinari che hanno illustrato i 12 racconti di Alessandro Ubertazzi, Professore Ordinario di Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze ed autore del libro intitolato “Dodici esseri fantastici che ho incontrato”.
Il volume è stato ispirato proprio da Stefano Alinari che aveva chiesto al nostro professore “qualche riferimento originale per una sua nuova collezione di gioielli da mostrare al pubblico durante una serie di esposizioni che si sarebbero realizzate in Italia ed all’Estero”.
Alessandro Ubertazzi afferma di aver subito pensato alle figure mitologiche che l’avevano fatto riflettere e fantasticare sin da quando era ragazzo e continua dicendo che ha voluto raccontare così “dodici incontri speciali che, fra le righe, alludessero anche a stati d’animo originali e complessi e contenessero ciascuno indicazioni materiche e cromatiche quali sarebbero occorse a scatenare la già spigliata immaginazione di Alinari. Essi sarebbero serviti anche per sostenere la sua propensione a ibridare materiali preziosi o rari con altri tecnologici e persino provocatori”.
Stefano Alinari è un artista di solida formazione orafa iniziata a Firenze all’Istituto d’Arte di Porta Romana e maturata poi sotto la guida di validi maestri. Nel 1988 è pronto ad aprire in via San Zanobi, n. 24/r una sua bottega dove sviluppare la propria ricerca artistica “votata alla Bellezza” ed incontrare artisti e letterati in un luogo che è divenuto vivace ed operoso centro culturale.
In questo laboratorio nascono preziosi gioielli, pezzi unici incentrati sulla frammentazione asimmetrica degli elementi assemblati in un insieme armonico originale che testimonia un’unità concettuale e progettuale. L’artista riesce ad “agglomerare”, come lui stesso dice, materiali, elementi formali ed estetici diversi: nella sua opera si ritrovano richiami e citazioni afferenti alle più disparate discipline e culture europee ed esotiche che confluiscono in opere ricche di significati espliciti o spesso occulti che ordinano la sua fervida, e spesso caotica, immaginazione. I suoi modelli unici ed irripetibili nascono dal desiderio e dalla personalità di chi li indossa, riproducendo nell’oggetto la sensazione del ricordo e del futuro; è per questo che i gioielli “Alinari” non sono mai uguali, cosi come le persone e le esperienze della vita, si muovono realmente girando su se stessi oppure occupando in maniera scultorea lo spazio.
Al Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, nella sezione del Gioiello Contemporaneo, dal 2007, in un’esposizione permanente si ammirano tre dei suoi gioielli: la collana polimaterica con pendente Eco, costruita secondo uno schema asimmetrico intorno ad una testa femminile in bronzo raffigurante Eco, la ninfa dei boschi e delle sorgenti; gli orecchini Barbara, realizzati in oro grigio patinato, bronzo, brillanti, tormalina rossa e tormaline sfaccettate; il bracciale Eco nel quale l’artista recupera una moneta aurea della Repubblica Magiara ed una moneta romana d’epoca imperiale, conferendo a questi elementi il potere di evocare concetti di storia e di tempo.
Iniziative di grande valore artistico e culturale come questa promossa dall’Accademia delle Arti del Disegno e che vede protagonisti i preziosi gioielli realizzati da Stefano Alinari, si articolano in piena conformità alla secolare tradizione dell’Accademia delle Arti del Disegno che da sempre incoraggia e promuove quegli studi e manifestazioni in grado di favorire quanto sia di interesse artistico e storico ed afferisca ai beni culturali materiali e immateriali quali testimonianze aventi valore di civiltà. L’intento sottile dell’Accademia delle Arti del Disegno è quello di mantenere vivo e incarnare in ogni tempo “l’archetipo del bello” attraverso le eccellenze in campo artistico e scientifico.
Il volume sarà presentato da Cristina Acidini, già Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Ornella Casazza, già Direttrice del Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, Laura Felici, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo artistico di Porta Romana.
Introdurrà Luigi Zangheri, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Saranno presenti l’autore, Alessandro Ubertazzi e il Maestro orafo Stefano Alinari.
Seguirà la visita alla mostra dei disegni-progetti e dei 15 gioielli realizzati da Stefano Alinari e raccolti in tre splendide vetrine.
La mostra si inaugura il 16 aprile 2015 alle ore 17.00 e sarà visibile fino al 29 aprile 2015.
Il volume è stato ispirato proprio da Stefano Alinari che aveva chiesto al nostro professore “qualche riferimento originale per una sua nuova collezione di gioielli da mostrare al pubblico durante una serie di esposizioni che si sarebbero realizzate in Italia ed all’Estero”.
Alessandro Ubertazzi afferma di aver subito pensato alle figure mitologiche che l’avevano fatto riflettere e fantasticare sin da quando era ragazzo e continua dicendo che ha voluto raccontare così “dodici incontri speciali che, fra le righe, alludessero anche a stati d’animo originali e complessi e contenessero ciascuno indicazioni materiche e cromatiche quali sarebbero occorse a scatenare la già spigliata immaginazione di Alinari. Essi sarebbero serviti anche per sostenere la sua propensione a ibridare materiali preziosi o rari con altri tecnologici e persino provocatori”.
Stefano Alinari è un artista di solida formazione orafa iniziata a Firenze all’Istituto d’Arte di Porta Romana e maturata poi sotto la guida di validi maestri. Nel 1988 è pronto ad aprire in via San Zanobi, n. 24/r una sua bottega dove sviluppare la propria ricerca artistica “votata alla Bellezza” ed incontrare artisti e letterati in un luogo che è divenuto vivace ed operoso centro culturale.
In questo laboratorio nascono preziosi gioielli, pezzi unici incentrati sulla frammentazione asimmetrica degli elementi assemblati in un insieme armonico originale che testimonia un’unità concettuale e progettuale. L’artista riesce ad “agglomerare”, come lui stesso dice, materiali, elementi formali ed estetici diversi: nella sua opera si ritrovano richiami e citazioni afferenti alle più disparate discipline e culture europee ed esotiche che confluiscono in opere ricche di significati espliciti o spesso occulti che ordinano la sua fervida, e spesso caotica, immaginazione. I suoi modelli unici ed irripetibili nascono dal desiderio e dalla personalità di chi li indossa, riproducendo nell’oggetto la sensazione del ricordo e del futuro; è per questo che i gioielli “Alinari” non sono mai uguali, cosi come le persone e le esperienze della vita, si muovono realmente girando su se stessi oppure occupando in maniera scultorea lo spazio.
Al Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, nella sezione del Gioiello Contemporaneo, dal 2007, in un’esposizione permanente si ammirano tre dei suoi gioielli: la collana polimaterica con pendente Eco, costruita secondo uno schema asimmetrico intorno ad una testa femminile in bronzo raffigurante Eco, la ninfa dei boschi e delle sorgenti; gli orecchini Barbara, realizzati in oro grigio patinato, bronzo, brillanti, tormalina rossa e tormaline sfaccettate; il bracciale Eco nel quale l’artista recupera una moneta aurea della Repubblica Magiara ed una moneta romana d’epoca imperiale, conferendo a questi elementi il potere di evocare concetti di storia e di tempo.
Iniziative di grande valore artistico e culturale come questa promossa dall’Accademia delle Arti del Disegno e che vede protagonisti i preziosi gioielli realizzati da Stefano Alinari, si articolano in piena conformità alla secolare tradizione dell’Accademia delle Arti del Disegno che da sempre incoraggia e promuove quegli studi e manifestazioni in grado di favorire quanto sia di interesse artistico e storico ed afferisca ai beni culturali materiali e immateriali quali testimonianze aventi valore di civiltà. L’intento sottile dell’Accademia delle Arti del Disegno è quello di mantenere vivo e incarnare in ogni tempo “l’archetipo del bello” attraverso le eccellenze in campo artistico e scientifico.
Il volume sarà presentato da Cristina Acidini, già Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Ornella Casazza, già Direttrice del Museo degli Argenti a Palazzo Pitti, Laura Felici, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo artistico di Porta Romana.
Introdurrà Luigi Zangheri, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Saranno presenti l’autore, Alessandro Ubertazzi e il Maestro orafo Stefano Alinari.
Seguirà la visita alla mostra dei disegni-progetti e dei 15 gioielli realizzati da Stefano Alinari e raccolti in tre splendide vetrine.
La mostra si inaugura il 16 aprile 2015 alle ore 17.00 e sarà visibile fino al 29 aprile 2015.
16
aprile 2015
Stefano Alinari / Alessandro Ubertazzi – Dodici esseri fantastici che ho incontrato
Dal 16 al 29 aprile 2015
arti decorative e industriali
Location
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO – VIA ORSANMICHELE
Firenze, Via ORSANMICHELE, 4, (Firenze)
Firenze, Via ORSANMICHELE, 4, (Firenze)
Vernissage
16 Aprile 2015, h 17
Autore