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Stefano Arienti / Giovanni Ferrario – La danza delle polveri
una selezione di opere di Stefano Arienti e Giovanni Ferrario, che si confrontano con alcune forme della realtà restituite dopo il loro passaggio attraverso i filtri del pensiero e delle trasformazioni tecnologiche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In mostra presso la Galleria Corraini una selezione di opere di Stefano
Arienti e Giovanni Ferrario, che si confrontano con alcune forme della
realtà restituite dopo il loro passaggio attraverso i filtri del pensiero e delle
trasformazioni tecnologiche.
Punto di partenza della ricerca degli artisti è il volume di Stefano Arienti
“Sex & drugs & rock & roll”, realizzato nel 1995 e presente in mostra, in
cui le illustrazioni del libro omonimo costituiscono il modello per disegni
successivamente ingranditi attraverso l’uso di fotocopie.
Dal ritaglio di fotocopie da questo e da un analogo volume (“Fossili”)
nascono ora sottili figure di carta, fragili immagini di fossili animali e
vegetali, a loro volta scansionate, rielaborate, alterate.
Il risultato sono opere in cui spesso la fonte originaria non è
immediatamente riconoscibile, mascherata dietro un processo
complesso che non si lascia percorrere a ritroso. Allo stesso tempo, il
disegno e le manipolazioni di Arienti e Ferrario cercano di afferrare la
labilità di una forma originaria, conservarla e restituirla in un corpo nuovo
che appare improvvisamente.
Accanto alla scientifica razionalità del disegno e della sua rielaborazione,
la scelta di immagini di fossili umani, animali e vegetali lambisce il tema
del macabro e della morte, svolgendolo contemporaneamente attorno
allo squilibrio creativo della danza e al muto silenzio della polvere.
La polverizzazione di questi corpi cartacei mostra infatti la singolare
danza di piccole particelle su di un vetro trasparente: vedono così la luce
animali immaginari e vegetali fantastici, dove la realtà della materia può
astrarsi fino ad essere solo immagine sospesa.
Stefano Arienti (Asola (Mantova), 1961) vive e lavora a Milano. Dal 1986 ha
esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo.
Giovanni Ferrario (Milano, 1973) vive e lavora a Cogliate (Monza e
Brianza). È professore presso l’Università Cattolica e l’Istituto Europeo
di Design di Milano. Ha esposto, fra gli altri, presso il Palazzo delle
Esposizioni di Roma e il MART di Rovereto.
Arienti e Giovanni Ferrario, che si confrontano con alcune forme della
realtà restituite dopo il loro passaggio attraverso i filtri del pensiero e delle
trasformazioni tecnologiche.
Punto di partenza della ricerca degli artisti è il volume di Stefano Arienti
“Sex & drugs & rock & roll”, realizzato nel 1995 e presente in mostra, in
cui le illustrazioni del libro omonimo costituiscono il modello per disegni
successivamente ingranditi attraverso l’uso di fotocopie.
Dal ritaglio di fotocopie da questo e da un analogo volume (“Fossili”)
nascono ora sottili figure di carta, fragili immagini di fossili animali e
vegetali, a loro volta scansionate, rielaborate, alterate.
Il risultato sono opere in cui spesso la fonte originaria non è
immediatamente riconoscibile, mascherata dietro un processo
complesso che non si lascia percorrere a ritroso. Allo stesso tempo, il
disegno e le manipolazioni di Arienti e Ferrario cercano di afferrare la
labilità di una forma originaria, conservarla e restituirla in un corpo nuovo
che appare improvvisamente.
Accanto alla scientifica razionalità del disegno e della sua rielaborazione,
la scelta di immagini di fossili umani, animali e vegetali lambisce il tema
del macabro e della morte, svolgendolo contemporaneamente attorno
allo squilibrio creativo della danza e al muto silenzio della polvere.
La polverizzazione di questi corpi cartacei mostra infatti la singolare
danza di piccole particelle su di un vetro trasparente: vedono così la luce
animali immaginari e vegetali fantastici, dove la realtà della materia può
astrarsi fino ad essere solo immagine sospesa.
Stefano Arienti (Asola (Mantova), 1961) vive e lavora a Milano. Dal 1986 ha
esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo.
Giovanni Ferrario (Milano, 1973) vive e lavora a Cogliate (Monza e
Brianza). È professore presso l’Università Cattolica e l’Istituto Europeo
di Design di Milano. Ha esposto, fra gli altri, presso il Palazzo delle
Esposizioni di Roma e il MART di Rovereto.
09
settembre 2009
Stefano Arienti / Giovanni Ferrario – La danza delle polveri
Dal 09 settembre al 16 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA CORRAINI
Mantova, Via Ippolito Nievo, 7A, (Mantova)
Mantova, Via Ippolito Nievo, 7A, (Mantova)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9.30-12.30 e 15.30-19.30
Chiuso: lunedì mattina e festivi
Vernissage
9 Settembre 2009, ore 18
Editore
CORRAINI
Ufficio stampa
MARA VITALI
Autore