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Stefano Cagol – Potere di ricordare
Un’installazione che coinvolgerà la cittadinanza per costruire una memoria pubblica della città attraverso i nomi dei personaggi illustri che hanno reso unica Vicenza.
Comunicato stampa
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“Un monumento a Vicenza, alla gente di Vicenza…
… non solo Palladio”
L’OPERA
L’installazione che Stefano Cagol ha pensato per Vicenza riflette sui concetti di memoria individuale e collettiva, di appartenenza, di riconoscimento, di stratificazione, di identità.
Punto di partenza ideale è l’identificazione di Vicenza attraverso la definizione ‘città del Palladio’.
Andando oltre questo binomio, l’opera vuole mettere in evidenza come l’identità del territorio non sia appiattita, ma ‘stratificata’ e lo fa riportando alla memoria una lunga lista di nomi, di ‘notabili’ legati alla storia passata e attuale della città. L’obiettivo è di costruire un ritratto ugualmente condiviso, ma sfaccettato, vario, non ufficiale, inaspettato, in continua evoluzione.
In linea con l’idea di una memoria pubblica, condivisa, l’artista chiama a raccolta i vicentini perché siano loro i costruttori di questa memoria: a loro sarà affidato il compito di indicare i nomi di persone ritenute rilevanti per la storia e memoria reali ed attuali della città. E sarà così che la lista dei vicentini illustri prenderà forma. Il coinvolgimento diretto, la partecipazione e il contributo da parte della cittadinanza sono quindi una componente fondamentale del progetto artistico. In questo modo vengono sottolineati i meccanismi di riconoscimento e di avvaloramento nella storia ufficiale e nella memoria diffusa. Ecco quindi che il titolo ‘Potere di ricordare’ fa riferimento alla capacità di ricordare. Un mondo non solo di numeri, ma di persone.
La lista che andrà via via formandosi viene fatta scorrere ininterrottamente su un display led generalmente usato per scopo informativo. Il mezzo scelto - volutamente tecnologico - oltre ad essere ideale per questo tipo di opera comunicativa, crea un interessante spaesamento e un contrasto con le architetture storiche del centro. Il display verrà installato in un luogo visibile e simbolico del centro città. La posizione privilegiata al centro del tessuto cittadino è proprio la piazza dei Signori, di fronte al principale edificio realizzato da Palladio: la Basilica.
“Potere di ricordare” risulta in linea con la ricerca portata avanti con il progetto ’11 settembre’ che l’artista presenta in tre musei europei nell’autunno 2009: al Mart di Rovereto, Kunstraum Innsbruck e ZKM a Karlsruhe. In questo caso la data del compleanno dell’artista diventa lo spunto per parlare di sovrapposizione tra evento personale e collettivo.
L’ARTISTA
Stefano Cagol è nato a Trento nel 1969, ha studiato a Berna, all’Accademia di Brera a Milano e alla Ryerson University di Toronto. Vive e lavora a Trento e a Bruxelles.
Stefano Cagol da diversi anni concentra i suoi interventi nella sfera della public art.
Ha vinto il Premio Terna 2009, quindi nel 2010 sarà artist in residence per quattro mesi all’ISCP di New York City. E' stato selezionato per l'edizione 2009-2010 del Premio Agenore Fabbri della Collezione Vaf Stiftung di Francoforte; nel 2008 ha vinto il premio Murri Public Art, Bologna, il secondo premio di Targetti Art Light, Firenze, è stato selezionato per Art & Ecology International Artists Residency di RSA – Royal Society for Arts, Londra; nel 2007 ha vinto SEAT Pagine Bianche d’autore per il Trentino Alto Adige ed è stato selezionato per MapXXL mobility program, Pépinières Européennes pour Jeunes Artistes, Parigi. E' stato artist in residence nel 2002 alla Leube Group’s Art Program di Salisburgo e nel 2001 ha realizzato una fellowship all'ICP – International Center of Photography di New York.
Un suo intervento, intitolato FLU POWER FLU, è in permanenza dal 2007 sulla facciata del BeursSchouwburg Art Center di Bruxelles.
Nel 2009 ha presentato un progetto personale in contemporanea al ZKM di Karlsruhe, al Mart di Rovereto e a Kunstraum Innsbruck. Ha realizzato nel 2008 un ‘Solo’ Parallel Event di Manifesta 7, nel 2006 un ‘Solo’ Satellite Event alla Singapore Biennale e un Off Project alla Berlin Biennale.
Ha tenuto mostre personali da Priska Juschka, New York nel 2008, a NADiff, Tokyo nel 2007, presso Platform, Londra e Oredaria, Roma nel 2005 e al Mart di Rovereto nel 2000.
Una sua opera è stata selezionata per divenire in gennaio 2010 uno dei progetti pubblici Art First a Bologna. Ha partecipato, tra le altre, a mostre collettive nel 2009 al Muhka di Anversa con Error One ed a The Ever Mass Land by Nadine a Bruxelles; nel 2008 al MARTa, Herford, a Tina B, Praga, al Mart di Rovereto, a HVCCA e White Box di New York; nel 2007 al National Museum of Hanoi, al New Chinatown Barbershop di Los Angeles, a Kunst Art, Merano; nel 2006 all’Harry Malter Park a Ghent.
LA CURATRICE
Iara Boubnova, curatrice e critica d’arte di Sofia, è nata a Mosca in Russia.
Dal 1984 vive a Sofia in Bulgaria e lavora per la Galleria Nazionale per l’Arte Internazionale come curatrice del Dipartimento dell’Arte dell’Est Europa. E’ il direttore fondatore nel 1995 dell’Istituto d’Arte Contemporanea di Sofia.
Nel 2009 Boubnova ha curato “From Ideology to Economy. Bulgarian Contemporary Art 20 Years Later” allo State Central Museum of Contemporary History of Russia, Mosca (con Maria Vassileva); “Common History and its Personal Stories”, al MUSA di Vienna; e “Liquid Frontiers” as a part of “Europe XXL” a Lille. Precedentemente ha co-curato “History in Present Tense” come parte di “Footnotes on Geopolitics, Market and Amnesia” alla seconda Moscow Bienniale (2007); ‘Joy’ al Casino Luxembourg, ‘Dialectics of Hope’ come prima edizione della Biennale di Mosca nel 2005 e ‘Manifesta 4’ a Francoforte nel 2002.
Ha curato e organizzato la partecipazione nazionale bulgara alla Biennale di Venezia del 1999; la terza Biennale di Cetinje in Montenegro, Yugoslavia, nel 1997; la quarta St. Petersburg Biennale nel 1996; la quarta Istanbul Biennale nel 1995; e la Sao Paulo Biennale del1994.
… non solo Palladio”
L’OPERA
L’installazione che Stefano Cagol ha pensato per Vicenza riflette sui concetti di memoria individuale e collettiva, di appartenenza, di riconoscimento, di stratificazione, di identità.
Punto di partenza ideale è l’identificazione di Vicenza attraverso la definizione ‘città del Palladio’.
Andando oltre questo binomio, l’opera vuole mettere in evidenza come l’identità del territorio non sia appiattita, ma ‘stratificata’ e lo fa riportando alla memoria una lunga lista di nomi, di ‘notabili’ legati alla storia passata e attuale della città. L’obiettivo è di costruire un ritratto ugualmente condiviso, ma sfaccettato, vario, non ufficiale, inaspettato, in continua evoluzione.
In linea con l’idea di una memoria pubblica, condivisa, l’artista chiama a raccolta i vicentini perché siano loro i costruttori di questa memoria: a loro sarà affidato il compito di indicare i nomi di persone ritenute rilevanti per la storia e memoria reali ed attuali della città. E sarà così che la lista dei vicentini illustri prenderà forma. Il coinvolgimento diretto, la partecipazione e il contributo da parte della cittadinanza sono quindi una componente fondamentale del progetto artistico. In questo modo vengono sottolineati i meccanismi di riconoscimento e di avvaloramento nella storia ufficiale e nella memoria diffusa. Ecco quindi che il titolo ‘Potere di ricordare’ fa riferimento alla capacità di ricordare. Un mondo non solo di numeri, ma di persone.
La lista che andrà via via formandosi viene fatta scorrere ininterrottamente su un display led generalmente usato per scopo informativo. Il mezzo scelto - volutamente tecnologico - oltre ad essere ideale per questo tipo di opera comunicativa, crea un interessante spaesamento e un contrasto con le architetture storiche del centro. Il display verrà installato in un luogo visibile e simbolico del centro città. La posizione privilegiata al centro del tessuto cittadino è proprio la piazza dei Signori, di fronte al principale edificio realizzato da Palladio: la Basilica.
“Potere di ricordare” risulta in linea con la ricerca portata avanti con il progetto ’11 settembre’ che l’artista presenta in tre musei europei nell’autunno 2009: al Mart di Rovereto, Kunstraum Innsbruck e ZKM a Karlsruhe. In questo caso la data del compleanno dell’artista diventa lo spunto per parlare di sovrapposizione tra evento personale e collettivo.
L’ARTISTA
Stefano Cagol è nato a Trento nel 1969, ha studiato a Berna, all’Accademia di Brera a Milano e alla Ryerson University di Toronto. Vive e lavora a Trento e a Bruxelles.
Stefano Cagol da diversi anni concentra i suoi interventi nella sfera della public art.
Ha vinto il Premio Terna 2009, quindi nel 2010 sarà artist in residence per quattro mesi all’ISCP di New York City. E' stato selezionato per l'edizione 2009-2010 del Premio Agenore Fabbri della Collezione Vaf Stiftung di Francoforte; nel 2008 ha vinto il premio Murri Public Art, Bologna, il secondo premio di Targetti Art Light, Firenze, è stato selezionato per Art & Ecology International Artists Residency di RSA – Royal Society for Arts, Londra; nel 2007 ha vinto SEAT Pagine Bianche d’autore per il Trentino Alto Adige ed è stato selezionato per MapXXL mobility program, Pépinières Européennes pour Jeunes Artistes, Parigi. E' stato artist in residence nel 2002 alla Leube Group’s Art Program di Salisburgo e nel 2001 ha realizzato una fellowship all'ICP – International Center of Photography di New York.
Un suo intervento, intitolato FLU POWER FLU, è in permanenza dal 2007 sulla facciata del BeursSchouwburg Art Center di Bruxelles.
Nel 2009 ha presentato un progetto personale in contemporanea al ZKM di Karlsruhe, al Mart di Rovereto e a Kunstraum Innsbruck. Ha realizzato nel 2008 un ‘Solo’ Parallel Event di Manifesta 7, nel 2006 un ‘Solo’ Satellite Event alla Singapore Biennale e un Off Project alla Berlin Biennale.
Ha tenuto mostre personali da Priska Juschka, New York nel 2008, a NADiff, Tokyo nel 2007, presso Platform, Londra e Oredaria, Roma nel 2005 e al Mart di Rovereto nel 2000.
Una sua opera è stata selezionata per divenire in gennaio 2010 uno dei progetti pubblici Art First a Bologna. Ha partecipato, tra le altre, a mostre collettive nel 2009 al Muhka di Anversa con Error One ed a The Ever Mass Land by Nadine a Bruxelles; nel 2008 al MARTa, Herford, a Tina B, Praga, al Mart di Rovereto, a HVCCA e White Box di New York; nel 2007 al National Museum of Hanoi, al New Chinatown Barbershop di Los Angeles, a Kunst Art, Merano; nel 2006 all’Harry Malter Park a Ghent.
LA CURATRICE
Iara Boubnova, curatrice e critica d’arte di Sofia, è nata a Mosca in Russia.
Dal 1984 vive a Sofia in Bulgaria e lavora per la Galleria Nazionale per l’Arte Internazionale come curatrice del Dipartimento dell’Arte dell’Est Europa. E’ il direttore fondatore nel 1995 dell’Istituto d’Arte Contemporanea di Sofia.
Nel 2009 Boubnova ha curato “From Ideology to Economy. Bulgarian Contemporary Art 20 Years Later” allo State Central Museum of Contemporary History of Russia, Mosca (con Maria Vassileva); “Common History and its Personal Stories”, al MUSA di Vienna; e “Liquid Frontiers” as a part of “Europe XXL” a Lille. Precedentemente ha co-curato “History in Present Tense” come parte di “Footnotes on Geopolitics, Market and Amnesia” alla seconda Moscow Bienniale (2007); ‘Joy’ al Casino Luxembourg, ‘Dialectics of Hope’ come prima edizione della Biennale di Mosca nel 2005 e ‘Manifesta 4’ a Francoforte nel 2002.
Ha curato e organizzato la partecipazione nazionale bulgara alla Biennale di Venezia del 1999; la terza Biennale di Cetinje in Montenegro, Yugoslavia, nel 1997; la quarta St. Petersburg Biennale nel 1996; la quarta Istanbul Biennale nel 1995; e la Sao Paulo Biennale del1994.
08
marzo 2010
Stefano Cagol – Potere di ricordare
08 marzo 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
PIAZZA DEI SIGNORI
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vernissage
8 Marzo 2010, ore 18.30
Ufficio stampa
ALIAS
Autore
Curatore