Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefano Caimi – Preludio. Un invito botanico
Scansione botanica, metalli preziosi, materia organica, calcolo computazionale, suono.
Una visione fresca, cosciente, limpida, del contemporaneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STEFANO CAIMI
PRELUDIO
Un invito botanico
6.370 km.
Non basta il ghiaccio, lucente sulla terra scura
a congelare gli attimi sotto una spessa coltre.
Un fermo immagine. Il passato di un futuro auspicato (atteso/propizio).
Il movimento è leggero, il calore contenuto, il profumo selvatico.
E’ il grande meccanismo di un ingranaggio antico e ben oliato.
Non basta il ghiaccio, lucente sulla terra scura
a congelare gli attimi sotto una spessa coltre.
Perché lui scorre, leggero, contenuto, selvatico. Scorre. Ciclico.
In un attimo senza ossigeno muta, batte, scandisce, richiama.
13,729 miliardi di anni.
Quanti battiti? Quanti cerchi legnosi? Quante onde? Quante primavere?
The Flat - Massimo Carasi ospita Preludio - Un invito botanico, mostra personale di Stefano Caimi, classe 1991. Artista poliedrico con all’attivo diverse mostre personali e collettive in contesti nazionali ed internazionali, Stefano Caimi spinge per farsi spazio in un mondo in cui spesso la giovinezza viene contrapposta alla maturità artistica, quasi dovesse attendere il suo turno. Ma, come per le opere che vengono presentate in Preludio - Un invito botanico, l’attesa diventa anticipazione, innesco, scintilla.
L’immobilismo si trasforma in sussulto e il tempo, da soffocante, in risorsa, perdita meditativa e onirica.
Scansione botanica, metalli preziosi, materia organica, calcolo computazionale, suono. Ancora un volta invitiamo un giovane artista per offrirci una visione fresca, cosciente, limpida, del contemporaneo. Un profumo pungente di terra bagnata, un’attesa propizia.
Il lavoro di Stefano Caimi congela processi naturali, così che possano loro stessi raccontarsi.
L’anatomia delle piante viene scomposta e ogni elemento trova una dimensione propria. Leggerezza, vastità, profondità, materia vengono fissate in istanti silenti, frementi di tornare alla vita, lasciando spazio all’immaginazione di ciò che sarà. La semplicità stilistica si rivela un artefatto, in una restituzione del reale che volge lo sguardo a tecnica, scienza, biologia, botanica.
Il colore diventa elemento dominante, esaltato in paesaggi di nero profondo o reso brillante da una coltre di rame, metallo nobile e mutevole, che immobilizza la materia organica, impreziosendola, lasciando al tempo il potere di trasformarla.
Perché il tempo scorre, ciclico, continuo, e i processi naturali ritornano, eguali.
Non è attesa, immobilismo, o nostalgia. E’ preludio.
Testi a cura di Cristina Trevia
PRELUDIO
Un invito botanico
6.370 km.
Non basta il ghiaccio, lucente sulla terra scura
a congelare gli attimi sotto una spessa coltre.
Un fermo immagine. Il passato di un futuro auspicato (atteso/propizio).
Il movimento è leggero, il calore contenuto, il profumo selvatico.
E’ il grande meccanismo di un ingranaggio antico e ben oliato.
Non basta il ghiaccio, lucente sulla terra scura
a congelare gli attimi sotto una spessa coltre.
Perché lui scorre, leggero, contenuto, selvatico. Scorre. Ciclico.
In un attimo senza ossigeno muta, batte, scandisce, richiama.
13,729 miliardi di anni.
Quanti battiti? Quanti cerchi legnosi? Quante onde? Quante primavere?
The Flat - Massimo Carasi ospita Preludio - Un invito botanico, mostra personale di Stefano Caimi, classe 1991. Artista poliedrico con all’attivo diverse mostre personali e collettive in contesti nazionali ed internazionali, Stefano Caimi spinge per farsi spazio in un mondo in cui spesso la giovinezza viene contrapposta alla maturità artistica, quasi dovesse attendere il suo turno. Ma, come per le opere che vengono presentate in Preludio - Un invito botanico, l’attesa diventa anticipazione, innesco, scintilla.
L’immobilismo si trasforma in sussulto e il tempo, da soffocante, in risorsa, perdita meditativa e onirica.
Scansione botanica, metalli preziosi, materia organica, calcolo computazionale, suono. Ancora un volta invitiamo un giovane artista per offrirci una visione fresca, cosciente, limpida, del contemporaneo. Un profumo pungente di terra bagnata, un’attesa propizia.
Il lavoro di Stefano Caimi congela processi naturali, così che possano loro stessi raccontarsi.
L’anatomia delle piante viene scomposta e ogni elemento trova una dimensione propria. Leggerezza, vastità, profondità, materia vengono fissate in istanti silenti, frementi di tornare alla vita, lasciando spazio all’immaginazione di ciò che sarà. La semplicità stilistica si rivela un artefatto, in una restituzione del reale che volge lo sguardo a tecnica, scienza, biologia, botanica.
Il colore diventa elemento dominante, esaltato in paesaggi di nero profondo o reso brillante da una coltre di rame, metallo nobile e mutevole, che immobilizza la materia organica, impreziosendola, lasciando al tempo il potere di trasformarla.
Perché il tempo scorre, ciclico, continuo, e i processi naturali ritornano, eguali.
Non è attesa, immobilismo, o nostalgia. E’ preludio.
Testi a cura di Cristina Trevia
17
marzo 2022
Stefano Caimi – Preludio. Un invito botanico
Dal 17 marzo al 13 maggio 2022
arte contemporanea
Location
THE FLAT – MASSIMO CARASI
Milano, Via Paolo Frisi, 3, (Milano)
Milano, Via Paolo Frisi, 3, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14:30 - 19:30 o su appuntamento
Vernissage
17 Marzo 2022, 15:00 - 21:00
Sito web
Autore
Autore testo critico