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Stefano Carini – La Donna, La Luna, il Serpente
Stefano Carini si è trasferito in Iraq nel maggio del 2014. Un mese dopo Mosul è caduta nelle mani dell’Isis. I mesi trascorsi in Iraq sono stati i più intensi, vertiginosi e difficili di tutta la sua vita. Carini non era stato così vicino alla storia e al suo dispiegamento.
Comunicato stampa
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Stefano Carini si è trasferito in Iraq nel maggio del 2014.
Andava in un paese in pace a lavorare con la prima agenzia di fotografi iracheni.
Il 10 giugno, un mese dopo il suo arrivo, Mosul è caduta nelle mani dei militanti di ISIS (Islamic State in Iraq and al-Sham) che in tre giorni sono arrivati alle porte della capitale Baghdad, causando lo sfollamento di oltre un milione di persone.
Il 12 giugno, il capo dell’agenzia fotografia, la persona che aveva portato Carini in Iraq, è stato rapito dai miliziani.
Carini è rimasto a lavorare con i fotografi perché non si poteva fare altrimenti: “non è poi questo il nostro ruolo? Fare ciò di cui siamo capaci quando diventa necessario?”
I mesi trascorsi in Iraq sono stati i più intensi, vertiginosi e difficili di tutta la sua vita, pieni di eventi incredibili, tragedie, dolore, guerra ma anche successi, amore e follia. Mai prima Carini era stato così vicino alla storia e al suo dispiegamento. Mai prima ne era stato così profondamente coinvolto.
Questo lavoro è un tentativo personale di mettere ordine a quel vortice pazzesco.
STEFANO CARINI
Nato a Torino nel 1985, Carini è fotografo, curatore, editore, educatore, scrittore, project manager, e artista visivo indipendente.
L’obiettivo principale è per Carini quello di far parte ed inspirare una rivoluzione culturale nel modo in cui produciamo, consumiamo e processiamo le immagini e i documenti visivi.
Dopo gli studi in fotografia e fotogiornalismo, Carini ha lavorato come foto editor a NOOR Images ad Amsterdam. A Maggio 2014 si è trasferito in Iraq, dove è stato direttore di Metrography, la prima agenzia di fotografi Irachena. Con i fotografi dell’agenzia ha iniziato, diretto e curato Map of Displacement (www.mapofdisplacement.com) un progetto interattivo che racconta le storie del milione e mezzo di sfollati nella regione del Kurdistan Iracheno.
Nel suo lavoro personale Carini si concentra solamente su progetti multidisciplinari a lungo termine, dove cerca di allargare i confine della fotografia documentaria attraverso strette collaborazioni con i soggetti e attraverso l’uso di una moltitudine di mezzi di comunicazione diversi.
Carini ha preparato fotografi e storytellers in Europa e in Iraq, ha condotto lezioni e presentazioni a diverse istituzioni - incluse DOX (il centro per l’arte contemporanea di Praga), l’ICP, Parsons School of Design, e Columbia School of Journalism a New York, ha curato mostre individuali e collettive, prodotto e pubblicato libri di fotografia e di testo e fa parte dei nominatori per il World Press Photo Joop Swart Masterclass dal 2014.
Nel 2017 ha ideato e curato Over My Eyes, Stories of Iraq, la prima mostra internazionale di fotografia documentaria Irachena aperta al DOX, il Centro di Arte Contemporanea di Praga. Il suo lavoro personale sull’Iraq La Donna, la Luna, il Serpente è esposto come lavoro di supporto a Over My Eyes, Stories of Iraq.
Carini vive tra Scicli, in provincia di Ragusa e Torino ed è co-fondatore e direttore di DARST, un laboratorio ibrido per la ricerca e la produzione di progetti documentari.
Andava in un paese in pace a lavorare con la prima agenzia di fotografi iracheni.
Il 10 giugno, un mese dopo il suo arrivo, Mosul è caduta nelle mani dei militanti di ISIS (Islamic State in Iraq and al-Sham) che in tre giorni sono arrivati alle porte della capitale Baghdad, causando lo sfollamento di oltre un milione di persone.
Il 12 giugno, il capo dell’agenzia fotografia, la persona che aveva portato Carini in Iraq, è stato rapito dai miliziani.
Carini è rimasto a lavorare con i fotografi perché non si poteva fare altrimenti: “non è poi questo il nostro ruolo? Fare ciò di cui siamo capaci quando diventa necessario?”
I mesi trascorsi in Iraq sono stati i più intensi, vertiginosi e difficili di tutta la sua vita, pieni di eventi incredibili, tragedie, dolore, guerra ma anche successi, amore e follia. Mai prima Carini era stato così vicino alla storia e al suo dispiegamento. Mai prima ne era stato così profondamente coinvolto.
Questo lavoro è un tentativo personale di mettere ordine a quel vortice pazzesco.
STEFANO CARINI
Nato a Torino nel 1985, Carini è fotografo, curatore, editore, educatore, scrittore, project manager, e artista visivo indipendente.
L’obiettivo principale è per Carini quello di far parte ed inspirare una rivoluzione culturale nel modo in cui produciamo, consumiamo e processiamo le immagini e i documenti visivi.
Dopo gli studi in fotografia e fotogiornalismo, Carini ha lavorato come foto editor a NOOR Images ad Amsterdam. A Maggio 2014 si è trasferito in Iraq, dove è stato direttore di Metrography, la prima agenzia di fotografi Irachena. Con i fotografi dell’agenzia ha iniziato, diretto e curato Map of Displacement (www.mapofdisplacement.com) un progetto interattivo che racconta le storie del milione e mezzo di sfollati nella regione del Kurdistan Iracheno.
Nel suo lavoro personale Carini si concentra solamente su progetti multidisciplinari a lungo termine, dove cerca di allargare i confine della fotografia documentaria attraverso strette collaborazioni con i soggetti e attraverso l’uso di una moltitudine di mezzi di comunicazione diversi.
Carini ha preparato fotografi e storytellers in Europa e in Iraq, ha condotto lezioni e presentazioni a diverse istituzioni - incluse DOX (il centro per l’arte contemporanea di Praga), l’ICP, Parsons School of Design, e Columbia School of Journalism a New York, ha curato mostre individuali e collettive, prodotto e pubblicato libri di fotografia e di testo e fa parte dei nominatori per il World Press Photo Joop Swart Masterclass dal 2014.
Nel 2017 ha ideato e curato Over My Eyes, Stories of Iraq, la prima mostra internazionale di fotografia documentaria Irachena aperta al DOX, il Centro di Arte Contemporanea di Praga. Il suo lavoro personale sull’Iraq La Donna, la Luna, il Serpente è esposto come lavoro di supporto a Over My Eyes, Stories of Iraq.
Carini vive tra Scicli, in provincia di Ragusa e Torino ed è co-fondatore e direttore di DARST, un laboratorio ibrido per la ricerca e la produzione di progetti documentari.
27
aprile 2018
Stefano Carini – La Donna, La Luna, il Serpente
Dal 27 aprile all'otto maggio 2018
fotografia
Location
STUDIO ARTI VISIVE
Matera, Via Delle Beccherie, 41, (Matera)
Matera, Via Delle Beccherie, 41, (Matera)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 18.30-21.00
Vernissage
27 Aprile 2018, ore 19.00
Autore