Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefano Cerio – Night Games
Con la serie Night Games, Stefano Cerio prosegue la sua ricerca, apparentemente oggettiva, sui luoghi e sulle macchine del consumo del divertimento di massa, avviata con lavori quali Aqua Park (2010), Night Ski (2012) e Chinese Fun (2015)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Approda a CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia una suggestiva selezione di scatti
notturni dei parchi divertimento, tratta dal lavoro fotografico di Stefano Cerio NIGHT
GAMES, in mostra dal primo giugno al 30 luglio, nella Project Room del Centro di Via delle
Rosine 18 a Torino, prima personale dell’artista in uno spazio pubblico nazionale.
Con la serie Night Games, Stefano Cerio prosegue la sua ricerca, apparentemente oggettiva,
sui luoghi e sulle macchine del consumo del divertimento di massa, avviata con lavori quali
Aqua Park (2010), Night Ski (2012) e Chinese Fun (2015). In mostra, ben 12 spettacolari
immagini, di cui 8 di grande formato - oltre un metro di altezza per quasi un metro e mezzo
di larghezza - e 4 di misure più contenute, che ben rappresentano la poetica di Cerio.
Cosa succede in un parco dei divertimenti quando si spengono le luci? Cosa succede di
notte nei parchi per bambini? Nel suo lavoro, Stefano Cerio offre alcune risposte a tali
interrogativi e suggestive testimonianze visive, esplorando il tema dell’intrattenimento, del
divertimento, della distrazione e lasciando che sia la realtà da lui immortalata a parlare, a
raccontarsi.
Scrive Gabriel Bauret nel testo introduttivo del volume, edito da Hatje Cantz, che
accompagna la mostra. “Stefano Cerio non realizza un inventario dei parchi divertimento
e nemmeno cerca di declinare le fotografie al servizio di certe tematiche. Night Games
riunisce luoghi e spazi differenti, come sono differenti i mondi a cui fanno riferimento gli
scenari dei parchi: cinematografico, urbano, militare... Tutte le fasce di età sono in qualche
modo coinvolte nella varietà dei parchi ai quali si interessa Cerio; compresa l’infanzia,
perché Cerio fotografa anche nei giardini pubblici con giostre e scivoli. La composizione
dell’immagine è di grande sobrietà. Il soggetto è spesso posto al centro e l’angolatura è
rigorosa, in genere frontale. In compenso, ai margini è sempre presente qualche punto di
riferimento che dà un’indicazione di scala. La gigantesca giostra di Coney Island a forma di
fiore e il piccolo cavallo a molla del giardino di Villa Pamphili differiscono per dimensioni,
ma non per il modo, identico, in cui sono trattate, un modo che rappresenta l’elemento
unificatore dell’opera.”
“Il progetto di Stefano Cerio potrebbe inscriversi - continua Gabriel Bauret - all’interno della
dialettica artificio contro autenticità, poiché le sue immagini esprimono l’artificialità che
invade il nostro mondo moderno. Potrebbe anche essere interpretato come una riflessione
sul destino dell’America, soprattutto nel caso di Night Games e degli scenari del parco
Mirabilandia a Ravenna, che rappresentano il crollo dei monumenti simbolici di Manhattan
e danno l’immagine di un paesaggio urbano in preda alla decadenza.
Classe 1962, Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a
soli diciotto anni, collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001, il suo interesse si
sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e il video. Tra le numerose mostre da
lui realizzate, si ricordano Aqua Park (2010), Night Ski (2012) e Chinese Fun (2015).
Le sue opere sono in molte collezioni pubbliche e private.
notturni dei parchi divertimento, tratta dal lavoro fotografico di Stefano Cerio NIGHT
GAMES, in mostra dal primo giugno al 30 luglio, nella Project Room del Centro di Via delle
Rosine 18 a Torino, prima personale dell’artista in uno spazio pubblico nazionale.
Con la serie Night Games, Stefano Cerio prosegue la sua ricerca, apparentemente oggettiva,
sui luoghi e sulle macchine del consumo del divertimento di massa, avviata con lavori quali
Aqua Park (2010), Night Ski (2012) e Chinese Fun (2015). In mostra, ben 12 spettacolari
immagini, di cui 8 di grande formato - oltre un metro di altezza per quasi un metro e mezzo
di larghezza - e 4 di misure più contenute, che ben rappresentano la poetica di Cerio.
Cosa succede in un parco dei divertimenti quando si spengono le luci? Cosa succede di
notte nei parchi per bambini? Nel suo lavoro, Stefano Cerio offre alcune risposte a tali
interrogativi e suggestive testimonianze visive, esplorando il tema dell’intrattenimento, del
divertimento, della distrazione e lasciando che sia la realtà da lui immortalata a parlare, a
raccontarsi.
Scrive Gabriel Bauret nel testo introduttivo del volume, edito da Hatje Cantz, che
accompagna la mostra. “Stefano Cerio non realizza un inventario dei parchi divertimento
e nemmeno cerca di declinare le fotografie al servizio di certe tematiche. Night Games
riunisce luoghi e spazi differenti, come sono differenti i mondi a cui fanno riferimento gli
scenari dei parchi: cinematografico, urbano, militare... Tutte le fasce di età sono in qualche
modo coinvolte nella varietà dei parchi ai quali si interessa Cerio; compresa l’infanzia,
perché Cerio fotografa anche nei giardini pubblici con giostre e scivoli. La composizione
dell’immagine è di grande sobrietà. Il soggetto è spesso posto al centro e l’angolatura è
rigorosa, in genere frontale. In compenso, ai margini è sempre presente qualche punto di
riferimento che dà un’indicazione di scala. La gigantesca giostra di Coney Island a forma di
fiore e il piccolo cavallo a molla del giardino di Villa Pamphili differiscono per dimensioni,
ma non per il modo, identico, in cui sono trattate, un modo che rappresenta l’elemento
unificatore dell’opera.”
“Il progetto di Stefano Cerio potrebbe inscriversi - continua Gabriel Bauret - all’interno della
dialettica artificio contro autenticità, poiché le sue immagini esprimono l’artificialità che
invade il nostro mondo moderno. Potrebbe anche essere interpretato come una riflessione
sul destino dell’America, soprattutto nel caso di Night Games e degli scenari del parco
Mirabilandia a Ravenna, che rappresentano il crollo dei monumenti simbolici di Manhattan
e danno l’immagine di un paesaggio urbano in preda alla decadenza.
Classe 1962, Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Inizia la carriera di fotografo a
soli diciotto anni, collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001, il suo interesse si
sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e il video. Tra le numerose mostre da
lui realizzate, si ricordano Aqua Park (2010), Night Ski (2012) e Chinese Fun (2015).
Le sue opere sono in molte collezioni pubbliche e private.
31
maggio 2017
Stefano Cerio – Night Games
Dal 31 maggio al 30 luglio 2017
fotografia
Location
CAMERA – CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Torino, Via Delle Rosine, 18, (Torino)
Biglietti
Intero: €10 Ridotto: €6 fino a 26 anni e over 70
Orario di apertura
Lunedì 11.00 – 19.00 Martedì Chiuso Mercoledì 11.00 – 19.00 Giovedì 11.00 – 21.00 Venerdì 11.00 – 19.00 Sabato 11.00 – 19.00 Domenica 11.00 – 19.00
Vernissage
31 Maggio 2017, ore 19
Autore