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Stefano Cioffi – La musica segreta delle cose
Nel suo recente ciclo fotografico l’artista si è dedicato alla partitura recondita che si nasconde nella quotidianità, alle linee della natura e dellʼartificio, tracciate dagli eventi atmosferici o dallʼuomo e che compongono strutture che il suo obiettivo coglie aiutando il nostro sguardo a vedere in modo diverso quello che ci circonda
Comunicato stampa
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Dal 17 al 30 dicembre 2011 sarà esposta la mostra La musica segreta delle cose, personale del fotografo Stefano Cioffi curata da Lorenzo Canova presso il Museo Nazionale di Palazzo Altieri di Oriolo Romano.
Lʼorganizzazione è curata dal Comune di Oriolo Romano e dallʼAccademia Italiana del Flauto
assieme alla Provincia di Viterbo.
La neve, distesa, come un immenso foglio bianco su cui immaginare e leggere la scansione del proprio ritmo, una partitura naturale scomposta in linee diverse del nostro cammino quotidiano. Sono gli elementi che accompagnano le nostre abitudini a fornire lo spunto per una personale composizione, un pentagramma da ricostruire proprio con le figure lineari che si stagliano sulla neve, disposte casualmente ma ugualmente armoniche, sempre davanti ai nostri occhi anche nei momenti più impensati.
Nel suo recente ciclo fotografico lʼartista si è dedicato alla partitura recondita che si nasconde nella quotidianità, alle linee della natura e dellʼartificio, tracciate dagli eventi atmosferici o dallʼuomo e che compongono strutture che il suo obiettivo coglie aiutando il nostro sguardo a vedere in modo diverso quello
che ci circonda. Con lʼacuta esattezza di un chiaro e scuro penetrante e incisivo che scava nellʼimmagine e ne estrae la qualità più intensa, Cioffi mette allora in risalto linee che sembrano comporre pentagrammi celati negli spazi attraversati e vissuti nei suoi viaggi e nelle sue giornate in città. Lʼartista si avvicina così a paesaggi e a terre dove indovina segnali sfuggenti, evidenzia tracce lasciate sulla neve e insegue sentieri scavati nel suo manto bianco, supera pianure e montagne fino a ritrovare la vita metropolitana. Le forme delle scale e delle ringhiere, le luci delle finestre, le tegole di un tetto o i tubi di una serra, i tralicci e i
cavi dellʼalta tensione o le strisce pedonali compongono così i segni di un misterioso spartito nascosto e palesato dalla macchina fotografica guidata dalla mano di unʼartista che cerca lʼarmonia, gli accordi, le consonanze e le dissonanze che accompagnano lʼordine e il disordine del mondo, intuendo infine la
misura misteriosa che indirizza la nostra percezione nello spazio, il canone che modifica le prospettive della visione interiore ed esteriore del mondo e rivela, infine, la musica segreta delle cose.
Lʼorganizzazione è curata dal Comune di Oriolo Romano e dallʼAccademia Italiana del Flauto
assieme alla Provincia di Viterbo.
La neve, distesa, come un immenso foglio bianco su cui immaginare e leggere la scansione del proprio ritmo, una partitura naturale scomposta in linee diverse del nostro cammino quotidiano. Sono gli elementi che accompagnano le nostre abitudini a fornire lo spunto per una personale composizione, un pentagramma da ricostruire proprio con le figure lineari che si stagliano sulla neve, disposte casualmente ma ugualmente armoniche, sempre davanti ai nostri occhi anche nei momenti più impensati.
Nel suo recente ciclo fotografico lʼartista si è dedicato alla partitura recondita che si nasconde nella quotidianità, alle linee della natura e dellʼartificio, tracciate dagli eventi atmosferici o dallʼuomo e che compongono strutture che il suo obiettivo coglie aiutando il nostro sguardo a vedere in modo diverso quello
che ci circonda. Con lʼacuta esattezza di un chiaro e scuro penetrante e incisivo che scava nellʼimmagine e ne estrae la qualità più intensa, Cioffi mette allora in risalto linee che sembrano comporre pentagrammi celati negli spazi attraversati e vissuti nei suoi viaggi e nelle sue giornate in città. Lʼartista si avvicina così a paesaggi e a terre dove indovina segnali sfuggenti, evidenzia tracce lasciate sulla neve e insegue sentieri scavati nel suo manto bianco, supera pianure e montagne fino a ritrovare la vita metropolitana. Le forme delle scale e delle ringhiere, le luci delle finestre, le tegole di un tetto o i tubi di una serra, i tralicci e i
cavi dellʼalta tensione o le strisce pedonali compongono così i segni di un misterioso spartito nascosto e palesato dalla macchina fotografica guidata dalla mano di unʼartista che cerca lʼarmonia, gli accordi, le consonanze e le dissonanze che accompagnano lʼordine e il disordine del mondo, intuendo infine la
misura misteriosa che indirizza la nostra percezione nello spazio, il canone che modifica le prospettive della visione interiore ed esteriore del mondo e rivela, infine, la musica segreta delle cose.
17
dicembre 2011
Stefano Cioffi – La musica segreta delle cose
Dal 17 al 30 dicembre 2011
fotografia
Location
MUSEO – PALAZZO ALTIERI
Oriolo Romano, Piazza Umberto I, (Viterbo)
Oriolo Romano, Piazza Umberto I, (Viterbo)
Vernissage
17 Dicembre 2011, ore 18
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