Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefano Davidson – Il futuro è gia passato (…ma non ero presente!)
L’arte di Stefano Davidson pare voler raffigurare un mondo differente da quello reale, quotidiano, nonostante spesso ne utilizzi le forme e non si possa fare a meno di catalogarla tra i “figurativi” più classici. Nei suoi quadri si respirano però atmosfere molteplici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Tartaglia Arte, venerdì 7 marzo alle ore 18.00, presenta la mostra pittorica dell’artista genovese Stefano Davidson dal titolo “Il futuro è già passato (…ma non ero presente!)” con la direzione artistica di Riccardo Tartaglia.
I dipinti di Stefano Davidson sembrano voler raffigurare un mondo differente da quello reale, quotidiano, nonostante spesso ne utilizzi le forme e non si possa fare a meno di catalogarli tra i “figurativi” più classici. Nei suoi quadri si respirano però atmosfere molteplici e si va da quelle vagamente legate ad una sorta di neo-romanticismo, ad altre che si impennano nell'allegoria; ci si trova poi a precipitare con rapide picchiate nel fantastico o, addirittura, si vira bruscamente nell'onirico dove, spesso, ci si accosta a quell'istanza profonda che Freud ha descritto nel teorizzare l'inconscio. Nell'opera di Davidson quindi non si tratta più di osservare la natura così com'è o di leggervi un mondo a noi familiare, nonostante l'artista si esprima attraverso tratti assolutamente formali e palesemente realisti, ma di attingere a qualcosa di insolito che allontani lo spirito dal quotidiano, che dia voce alle angosce e, perché no, alle nevrosi, che presti lo sguardo al sogno più profondo.
Davidson è anche scrittore. In occasione della mostra si potranno trovare in galleria i seguenti libri:
Armonicum, il violino di Dio -- Inchiostro d’assenzio - Si salvi chi vuole
IL FUTURO E' GIA' PASSATO (... ma non ero presente!)
Nel 1962 Picasso e il suo cubismo erano ormai storia. Dalì aveva già esagerato l’esagerabile, mentre Magritte, Ernst, Mirò e tutta la banda surrealista se ne stava in attesa del meritato pensionamento dopo il tanto dato alla causa. Vicino a loro, nelle medesime condizioni sedevano Picabia, Arp, Duchamp e tutto il Dada.
Come se non bastasse le astrazioni di Klee e Kandinsky si stagliavano già belle che tatuate nella memoria di tutti e persino Balla, Depero e Boccioni, i cosiddetti futuristi ormai erano demodé. Cos’altro poi… mmm…bé, Fontana aveva già manifestato ampiamente i suoi concetti spaziali e tagliato e forato la bidimensionalità della tela, Burri aveva analizzato e “insaccato” tutte le sue sperimentazioni più importanti, combustioni comprese; l’action painting di Kline e Tobey aveva già dato, così come il dripping del loro “socio” Jackson Pollock. Senza contare che ormai anche Warhol, Johns e Raushenberg avevano già spremuto il meglio di sé e della loro Pop Art, e si riposavano su di un “letto” pensando magari a “4 Marylin”.
Ecco qua! Riassumendo, nel 1962 in pittura, il futuro, quello vero, era già andato.
E io? Cosa stavo facendo?
Nascevo!…
Da qui il titolo di questa mostra, che vuole essere un omaggio reverente a tutti quelli che hanno espresso in pittura tutto quanto fosse esprimibile, lasciando però delle piccole nicchie tra un idea e un’altra dove io, ed altri come me, possono coltivare le proprie convinzioni, rielaborando ogni teoria ed ogni concetto, all’ombra del loro genio.
Stefano Davidson
Stefano Davidson è nato a Genova il 29/05/1962. Pittore, scrittore e giornalista Vive e lavora a Roma.
Principali mostre ed esposizioni: Paranoipnol - Schegge di delirio – (Personale -Bologna 1991) Bagliori dal profondo (Personale - Galleria El Actico -Porlamar, Isla Margherita, Venezuela 1994) Equilibrium -Cats on the roof- (Personale - Casino' -Malindi, KENYA 1997) Syri Ya M’buyu - Il segreto del baobab - (Personale – Haita House -Malindi, KENYA 1998- Ritratti d’Autori (Personale – Libreria Riminese - Rimini, 2003) Jazzapennello (Personale – Galleria dell'Iridis -Rimini, 2004) All that jets (Personale –Isola della moda - Milano, 2005) La cognizione del colore (Personale - Le Myricae Arte e Antiquariato - Roma, 2006) Proposte 4 (Collettiva – Teatro Eliseo - Roma 2007), 13x17 a cura di Philippe Daverio (Collettiva – Padiglione Italia – Venezia 2007) Personale all’Isola del Cinema (Personale – Isola Tiberina Roma – 2007).
come scrittore ha pubblicato:
Pochi attimi (Edizioni Gemini – Verona -1984) Si salvi chi vuole (Gianni Monduzzi Editore - Bologna - 1998) Moto perpetuo in chiave di sol ( La Voce Editore - Rimini -1999) Armonicum - il violino di Dio - ( Raffaelli Editore - Rimini -2000) Inchiostro d’assenzio (Raffaelli Editore - Rimini – 2001) Si salvi chi vuole! (Raffaelli Editore - Rimini – 2006) La cognizione del colore (Raffaelli Editore - Rimini -2007).
I dipinti di Stefano Davidson sembrano voler raffigurare un mondo differente da quello reale, quotidiano, nonostante spesso ne utilizzi le forme e non si possa fare a meno di catalogarli tra i “figurativi” più classici. Nei suoi quadri si respirano però atmosfere molteplici e si va da quelle vagamente legate ad una sorta di neo-romanticismo, ad altre che si impennano nell'allegoria; ci si trova poi a precipitare con rapide picchiate nel fantastico o, addirittura, si vira bruscamente nell'onirico dove, spesso, ci si accosta a quell'istanza profonda che Freud ha descritto nel teorizzare l'inconscio. Nell'opera di Davidson quindi non si tratta più di osservare la natura così com'è o di leggervi un mondo a noi familiare, nonostante l'artista si esprima attraverso tratti assolutamente formali e palesemente realisti, ma di attingere a qualcosa di insolito che allontani lo spirito dal quotidiano, che dia voce alle angosce e, perché no, alle nevrosi, che presti lo sguardo al sogno più profondo.
Davidson è anche scrittore. In occasione della mostra si potranno trovare in galleria i seguenti libri:
Armonicum, il violino di Dio -- Inchiostro d’assenzio - Si salvi chi vuole
IL FUTURO E' GIA' PASSATO (... ma non ero presente!)
Nel 1962 Picasso e il suo cubismo erano ormai storia. Dalì aveva già esagerato l’esagerabile, mentre Magritte, Ernst, Mirò e tutta la banda surrealista se ne stava in attesa del meritato pensionamento dopo il tanto dato alla causa. Vicino a loro, nelle medesime condizioni sedevano Picabia, Arp, Duchamp e tutto il Dada.
Come se non bastasse le astrazioni di Klee e Kandinsky si stagliavano già belle che tatuate nella memoria di tutti e persino Balla, Depero e Boccioni, i cosiddetti futuristi ormai erano demodé. Cos’altro poi… mmm…bé, Fontana aveva già manifestato ampiamente i suoi concetti spaziali e tagliato e forato la bidimensionalità della tela, Burri aveva analizzato e “insaccato” tutte le sue sperimentazioni più importanti, combustioni comprese; l’action painting di Kline e Tobey aveva già dato, così come il dripping del loro “socio” Jackson Pollock. Senza contare che ormai anche Warhol, Johns e Raushenberg avevano già spremuto il meglio di sé e della loro Pop Art, e si riposavano su di un “letto” pensando magari a “4 Marylin”.
Ecco qua! Riassumendo, nel 1962 in pittura, il futuro, quello vero, era già andato.
E io? Cosa stavo facendo?
Nascevo!…
Da qui il titolo di questa mostra, che vuole essere un omaggio reverente a tutti quelli che hanno espresso in pittura tutto quanto fosse esprimibile, lasciando però delle piccole nicchie tra un idea e un’altra dove io, ed altri come me, possono coltivare le proprie convinzioni, rielaborando ogni teoria ed ogni concetto, all’ombra del loro genio.
Stefano Davidson
Stefano Davidson è nato a Genova il 29/05/1962. Pittore, scrittore e giornalista Vive e lavora a Roma.
Principali mostre ed esposizioni: Paranoipnol - Schegge di delirio – (Personale -Bologna 1991) Bagliori dal profondo (Personale - Galleria El Actico -Porlamar, Isla Margherita, Venezuela 1994) Equilibrium -Cats on the roof- (Personale - Casino' -Malindi, KENYA 1997) Syri Ya M’buyu - Il segreto del baobab - (Personale – Haita House -Malindi, KENYA 1998- Ritratti d’Autori (Personale – Libreria Riminese - Rimini, 2003) Jazzapennello (Personale – Galleria dell'Iridis -Rimini, 2004) All that jets (Personale –Isola della moda - Milano, 2005) La cognizione del colore (Personale - Le Myricae Arte e Antiquariato - Roma, 2006) Proposte 4 (Collettiva – Teatro Eliseo - Roma 2007), 13x17 a cura di Philippe Daverio (Collettiva – Padiglione Italia – Venezia 2007) Personale all’Isola del Cinema (Personale – Isola Tiberina Roma – 2007).
come scrittore ha pubblicato:
Pochi attimi (Edizioni Gemini – Verona -1984) Si salvi chi vuole (Gianni Monduzzi Editore - Bologna - 1998) Moto perpetuo in chiave di sol ( La Voce Editore - Rimini -1999) Armonicum - il violino di Dio - ( Raffaelli Editore - Rimini -2000) Inchiostro d’assenzio (Raffaelli Editore - Rimini – 2001) Si salvi chi vuole! (Raffaelli Editore - Rimini – 2006) La cognizione del colore (Raffaelli Editore - Rimini -2007).
07
marzo 2008
Stefano Davidson – Il futuro è gia passato (…ma non ero presente!)
Dal 07 marzo al 07 aprile 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA TARTAGLIA ARTE
Roma, Via XX Settembre, 98c/d, (Roma)
Roma, Via XX Settembre, 98c/d, (Roma)
Orario di apertura
lunedi a sabato 10-13,30 15,30-19,30
domenica e festivi chiuso
Vernissage
7 Marzo 2008, ore 18,00
Autore
Curatore