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Stefano De Grandis – Venezia Romantica
personale di Fotografia
Comunicato stampa
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[…]L’acqua mette in discussione il principio di orizzontalità, specialmente di notte, quando la sua superficie somiglia a un selciato.Per quanto sia solido sia ciò che lo sostituisce sotto i piedi- il ponte di una nave-, sull’acqua stai un po’ più attento a terra, tutte le tue facoltà sono chiamate a una maggiore vigilanza.
Iosif Brodskij
Fondamenta degli Incurabili1
Il titolo di questa mostra è in onore della presentazione dell’omonima raccolta di fotografie di Stefano De Grandis che si terrà all’Antica Osteria Ruga Rialto alle ore 19.00 del 7 Luglio.
Venezia romantica è la seconda raccolta monografica di fotografie di Stefano, la prima s’intitola Venezia, un arcobaleno di colori2 ed ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, le fotografie di Stefano fermano attimi di Venezia che solo un veneziano come lui può conoscere e può rientrare negli ottimi libri di fotografia senza troppe spiegazioni, che offre il mercato.
Stefano ha colto dettagli della magica città veneziana in modo inusuale, spesso fare una fotografia non ruba molto tempo, basta uno scorcio, e Venezia certo non è sprovvista, una luce particolare e l’impressione scatenerà per molto tempo l’emozione di questi luoghi, ma le fotografie di Stefano hanno qualche cosa in più, sanno trasmettere l’anima di chi le ha prima di tutto, impressionate e vissute dentro di se e poi, solo dopo un attento studio interiore, mostrate agli occhi degli altri.
L’occhio viene affascinato dalla città, essa lo ammalia, lo seduce e lo tormenta fino a quando è proprio la città ad abbandonarlo, e questo si trova costretto a cambiare visuale, a cambiare e trovare un nuovo esilio, a lasciare per sempre qualcosa di straordinario ed accorgersi che i capricci dell’occhio lo portano a scoprire un bello diverso, non comune ma che è capace di trattenerlo, fino a quando la città non lo abbandonerà nuovamente, e senza lacrime prosegue la ricerca.
Sentire per poi proporre e cercare di dare le medesime emozioni, anche se è molto difficile far provare a qualcuno quello che si ha provato nel camminare in una calle, passare del tempo nella nebbia fitta dell’isola, comprare frutta e verdura da una barca ormeggiata, la Piazza gelata ed innevata o solo innamorasi di un tramonto in barca a San Pietro in Volta.
Le impressioni dell’artista sono chiare, nitide eppur velate d’una impalpabile malinconia, che non vuol assolutamente ricordare la mestizia, un sentimento di afflizione durevole, intensa e negativa, ma una sorta di malinconia romantica, enigmatica seppur semplice in superficie, "La tristezza esclude il pensiero, la malinconia se ne alimenta" scrive Savinio nella "Nuova enciclopedia" e con questo c’è un modo, un linguaggio o meglio un codice per interpretare al meglio le opere di Stefano, la semplicità che nasconde un labirinto di pensieri, a volte dettagliati ed analitici dati dal bianco e nero, a volte illuminati, accarezzati dai colori di Tiziano, Canaletto e Bellotto.
Venezia romantica è una raccolta di 140 scatti in bianco e nero di una Venezia amata e mai fino in fondo scoperta, la magia sta nel togliere i veli con calma, di svelare e non di denudare la città.
Stefano commenta con parole accorate la sua scelta professionale e sottolinea che “la fotografia è un sentimento…sta ad ognuno di noi esprimerlo!”
Iosif Brodskij
Fondamenta degli Incurabili1
Il titolo di questa mostra è in onore della presentazione dell’omonima raccolta di fotografie di Stefano De Grandis che si terrà all’Antica Osteria Ruga Rialto alle ore 19.00 del 7 Luglio.
Venezia romantica è la seconda raccolta monografica di fotografie di Stefano, la prima s’intitola Venezia, un arcobaleno di colori2 ed ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, le fotografie di Stefano fermano attimi di Venezia che solo un veneziano come lui può conoscere e può rientrare negli ottimi libri di fotografia senza troppe spiegazioni, che offre il mercato.
Stefano ha colto dettagli della magica città veneziana in modo inusuale, spesso fare una fotografia non ruba molto tempo, basta uno scorcio, e Venezia certo non è sprovvista, una luce particolare e l’impressione scatenerà per molto tempo l’emozione di questi luoghi, ma le fotografie di Stefano hanno qualche cosa in più, sanno trasmettere l’anima di chi le ha prima di tutto, impressionate e vissute dentro di se e poi, solo dopo un attento studio interiore, mostrate agli occhi degli altri.
L’occhio viene affascinato dalla città, essa lo ammalia, lo seduce e lo tormenta fino a quando è proprio la città ad abbandonarlo, e questo si trova costretto a cambiare visuale, a cambiare e trovare un nuovo esilio, a lasciare per sempre qualcosa di straordinario ed accorgersi che i capricci dell’occhio lo portano a scoprire un bello diverso, non comune ma che è capace di trattenerlo, fino a quando la città non lo abbandonerà nuovamente, e senza lacrime prosegue la ricerca.
Sentire per poi proporre e cercare di dare le medesime emozioni, anche se è molto difficile far provare a qualcuno quello che si ha provato nel camminare in una calle, passare del tempo nella nebbia fitta dell’isola, comprare frutta e verdura da una barca ormeggiata, la Piazza gelata ed innevata o solo innamorasi di un tramonto in barca a San Pietro in Volta.
Le impressioni dell’artista sono chiare, nitide eppur velate d’una impalpabile malinconia, che non vuol assolutamente ricordare la mestizia, un sentimento di afflizione durevole, intensa e negativa, ma una sorta di malinconia romantica, enigmatica seppur semplice in superficie, "La tristezza esclude il pensiero, la malinconia se ne alimenta" scrive Savinio nella "Nuova enciclopedia" e con questo c’è un modo, un linguaggio o meglio un codice per interpretare al meglio le opere di Stefano, la semplicità che nasconde un labirinto di pensieri, a volte dettagliati ed analitici dati dal bianco e nero, a volte illuminati, accarezzati dai colori di Tiziano, Canaletto e Bellotto.
Venezia romantica è una raccolta di 140 scatti in bianco e nero di una Venezia amata e mai fino in fondo scoperta, la magia sta nel togliere i veli con calma, di svelare e non di denudare la città.
Stefano commenta con parole accorate la sua scelta professionale e sottolinea che “la fotografia è un sentimento…sta ad ognuno di noi esprimerlo!”
07
luglio 2006
Stefano De Grandis – Venezia Romantica
Dal 07 luglio al primo settembre 2006
fotografia
Location
ANTICA OSTARIA RUGA RIALTO
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Venezia, San Polo, 692, (Venezia)
Orario di apertura
11-13 e 17-01
Vernissage
7 Luglio 2006, ore 19
Autore
Curatore