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STEFANO DI STASIO – stazioni di meraviglia
La mostra presenta dieci dipinti inediti accompagnati da una serie di disegni su carta. In occasione del vernissage la galleria presenta un progetto editoriale documentativo delle opere esposte con una selezione di foto ambientali, accompagnate da un testo critico del curatore Lorenzo Canova.
Comunicato stampa
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Sabato 5 Ottobre 2024 CASA TURESE arte contemporanea inaugura Stazioni di meraviglia, mostra personale di Stefano Di Stasio, a cura di Lorenzo Canova. L’evento espositivo, che segue le prestigiose personali dell’artista al MART di Rovereto e nei mesi scorsi presso le Sale delle Arti della Venaria Reale (TO), presenta dieci dipinti inediti accompagnati da una serie di disegni su carta. L’artista di origini campane (è nato a Napoli nel 1948) torna ad esporre a Vitulano dopo la mostra Carta Canta del 2015, anche grazie ad un legame con Tonino e Tommaso De Maria iniziato dalla fine degli anni ’90 in occasione della sua prima mostra (1997) presso il Centro Art’s Events di Torrecuso, poi proseguito con la sua seconda mostra del 2011, Notizie dall’altrove.
“Stefano Di Stasio, dalla fine degli anni Settanta ha scelto la via della pittura d’immagine senza rinnegare le sue precedenti esperienze concettuali e, soprattutto negli ultimi anni, le sue ricerche giovanili nel campo dell’astrazione. Queste componenti si saldano ad una raffinatissima abilità nella composizione disegnativa e nella realizzazione pittorica, che permettono all’artista di costruire i meccanismi complessi delle sue rappresentazioni, vere e proprie “messe in scena” che mostrano con chiarezza gli elementi teatrali ed esaltano le molte suggestioni del suo lavoro. Di Stasio è uno dei pittori di maggiore forza evocativa degli ultimi decenni, autore di immagini di grande mistero che si fondano spesso su elementi quasi banali della nostra realtà quotidiana, sviluppando in questo senso un’ampia linea dell’arte del Novecento che, con difformità e consonanze, potrebbe partire dal Simbolismo e dalla Metafisica per toccare il Surrealismo, il Realismo magico e molti altri autori difficilmente collocabili in una precisa tendenza. L’artista, tuttavia, si inserisce in questo contesto in modo del tutto personale, raccogliendone alcuni spunti per trovare la misura di uno stile e di una visione originali che aprono a suggestioni che conversano con immaginari diversi, che portano anche al cinema e alla letteratura, che spesso il pittore sembra avere addirittura precorso. Nelle opere di questa mostra, dove l’artista si è confrontato con l’inafferrabile mistero di Vitulano e della sua conca, che qui è alluso dalla figura della Dormiente, la figura femminile coricata che sembra rinchiusa nel massiccio del Taburno e che nei quadri dell’artista (come Musica dormiente) ricorda il Polifemo di Nicolas Poussin e il Prometeo di Arnold Böcklin, con i loro corpi trasformati nelle cime di monti mediterranei. Non a caso, dunque, la Dormiente è indicata dal gesto profetico di San Menna nel Passo del santo del 2023, dove il bastone a forma di Tau dell’eremita, patrono di Vitulano, accompagna la strada notturna di un pellegrino contemporaneo, tagliando la notte e aprendo verso le luci del tramonto su cui si staglia il profilo femminile della montagna, luogo della solitudine, del deserto interiore e delle profezie. Ma il Sannio è anche terra di altri santi come San Pio da Pietrelcina o di sante come Flavia Abbamondi, una donna di grande carisma, non canonizzata ma riconosciuta e venerata come il cardine della spiritualità di Vitulano durante il Novecento. Nel quadro Dalla vita di Flavia, Abbamondi si trasforma in una figura di santa mistica e metafisica e il suo rosario sembra dialogare con la fioritura di rose del bastone di San Menna, Apparizione improvvisa dell’invisibile nel nostro mondo secolarizzato, irruzione della luce che squarcia le tenebre, ricorrenza e possibilità dell’enigma che s’insinua ancora nelle ore della nostra vita quotidiana”.
(Lorenzo Canova, dal testo in catalogo LA TERRA DELLE APPARIZIONI)
Questa mostra contribuisce a valorizzare un percorso già avviato da tempo dalla galleria sulla pittura contemporanea, impreziosito dal contributo di un grande artista italiano, che è riuscito nell’ambito di questo progetto, ad introdurre tematiche e personaggi legati al territorio Sannita all’interno del proprio percorso pittorico, riuscendo a far convivere vissuti lontani nel tempo all’interno della stessa favola. Casa Turese prosegue dunque, parallelamente ai progetti futuri, anche una mission riservata alle giovani generazioni del luogo in cui opera, configurandosi come uno spazio di cultura e promozione nel campo delle arti visive.
In occasione del vernissage la galleria presenta un progetto editoriale documentativo delle opere esposte con una selezione di foto ambientali dell’allestimento, accompagnate da un testo critico del curatore Lorenzo Canova (professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise)."
BIOGRAFIA
Stefano Di Stasio nasce a Napoli nel 1948, la sua famiglia si trasferisce a Roma nel 1950. Attualmente vive tra Roma e Spoleto. Fin da bambino si esercita nel disegno e nella pittura, guardando alla grande arte del passato. Nel 1977-78 apre a Roma, assieme ad alcuni amici, lo spazio autogestito chiamato La Stanza. Qui sperimenta un’arte d’installazione extra-pittorica, ma è in tale spazio che espone nel 1978 un grande autoritratto a olio di sapore ottocentesco, come gesto provocatore e d’inversione di rotta, rispetto a quella che ormai sembrava l’accademizzazione dell’avanguardia. Viene notato da Plinio De Martis che lo invita a esporre le sue opere nella galleria La Tartaruga, in mostre dedicate al nuovo ritorno alla pittura. Nel 1982 partecipa ad Aperto 82 alla Biennale di Venezia. Nel 1984 è invitato da Maurizio Calvesi con una sala personale, ad Arte Allo Specchio, mostra centrale della Biennale di Venezia. Nel 1994 la collaborazione con la galleria L’Attico di Fabio Sargentini, Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale del padiglione centrale. Tra i musei nei quali ha esposto, si ricordano: Palaexpo (Roma,1992-1999-2013), Scuderie del Quirinale (Roma, 2000), County Museum (Los Angeles, USA, 1987), Museum of Modern Art (Ostenda, Belgio, 2001), GNAM (Roma 2004-2018), MART (Rovereto, 2005-2023), MACRO (Roma, 2013), Museo Ettore Fico (Torino, 2021), Fondazione Stelline (Milano, 2022), Venaria Reale (Torino, 2024). Negli ultimi anni stringe un’intensa collaborazione con la galleria Alessandro Bagnai.
DI LUI HANNO SCRITTO, TRA GLI ALTRI
Maurizio Calvesi, Marisa Volpi, Alberto Boatto, Italo Tomassoni, Alessandro Zuccari, Howard Fox, Marco Lodoli, Fulvio Abbate, Francesco Gallo, Loredana Parmesani, Viviana Siviero, Silvia Bre, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Roberto Lambarelli, Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti, Vittorio Sgarbi, Roberto Gramiccia, Marco Meneguzzo, Mariano Apa, Edward Lucie Smith, Enzo Siciliano, Francesco Moschini, Gabriele Perretta, Arnaldo Romani Brizzi, Emanuele Trevi, Roberto Vidali, Alberto Zanchetta, Piero Boccuzzi, Camillo Langone, Bruno Toscano, Guglielmo Gigliotti, Vittoria Coen, Andrea Busto, Marco Tonelli, Massimo Bignardi, Lorenzo Canova.
STEFANO DI STASIO | Stazioni di meraviglia
A cura di Lorenzo Canova
05 Ottobre | 22 Dicembre 2024
OPENING Sabato 5 Ottobre, H 17.00 - 20.30
CASA TURESE arte contemporanea
Via Fuschi di Sopra, 64 - 82038 Vitulano (BN)
dal Martedì al Sabato | Orari: 16.00 – 20.00
(per appuntamento in altri orari)
tel +39 0824 874650 | cell +39 333 344 3684
info@casaturese.it | www.casaturese.it
“Stefano Di Stasio, dalla fine degli anni Settanta ha scelto la via della pittura d’immagine senza rinnegare le sue precedenti esperienze concettuali e, soprattutto negli ultimi anni, le sue ricerche giovanili nel campo dell’astrazione. Queste componenti si saldano ad una raffinatissima abilità nella composizione disegnativa e nella realizzazione pittorica, che permettono all’artista di costruire i meccanismi complessi delle sue rappresentazioni, vere e proprie “messe in scena” che mostrano con chiarezza gli elementi teatrali ed esaltano le molte suggestioni del suo lavoro. Di Stasio è uno dei pittori di maggiore forza evocativa degli ultimi decenni, autore di immagini di grande mistero che si fondano spesso su elementi quasi banali della nostra realtà quotidiana, sviluppando in questo senso un’ampia linea dell’arte del Novecento che, con difformità e consonanze, potrebbe partire dal Simbolismo e dalla Metafisica per toccare il Surrealismo, il Realismo magico e molti altri autori difficilmente collocabili in una precisa tendenza. L’artista, tuttavia, si inserisce in questo contesto in modo del tutto personale, raccogliendone alcuni spunti per trovare la misura di uno stile e di una visione originali che aprono a suggestioni che conversano con immaginari diversi, che portano anche al cinema e alla letteratura, che spesso il pittore sembra avere addirittura precorso. Nelle opere di questa mostra, dove l’artista si è confrontato con l’inafferrabile mistero di Vitulano e della sua conca, che qui è alluso dalla figura della Dormiente, la figura femminile coricata che sembra rinchiusa nel massiccio del Taburno e che nei quadri dell’artista (come Musica dormiente) ricorda il Polifemo di Nicolas Poussin e il Prometeo di Arnold Böcklin, con i loro corpi trasformati nelle cime di monti mediterranei. Non a caso, dunque, la Dormiente è indicata dal gesto profetico di San Menna nel Passo del santo del 2023, dove il bastone a forma di Tau dell’eremita, patrono di Vitulano, accompagna la strada notturna di un pellegrino contemporaneo, tagliando la notte e aprendo verso le luci del tramonto su cui si staglia il profilo femminile della montagna, luogo della solitudine, del deserto interiore e delle profezie. Ma il Sannio è anche terra di altri santi come San Pio da Pietrelcina o di sante come Flavia Abbamondi, una donna di grande carisma, non canonizzata ma riconosciuta e venerata come il cardine della spiritualità di Vitulano durante il Novecento. Nel quadro Dalla vita di Flavia, Abbamondi si trasforma in una figura di santa mistica e metafisica e il suo rosario sembra dialogare con la fioritura di rose del bastone di San Menna, Apparizione improvvisa dell’invisibile nel nostro mondo secolarizzato, irruzione della luce che squarcia le tenebre, ricorrenza e possibilità dell’enigma che s’insinua ancora nelle ore della nostra vita quotidiana”.
(Lorenzo Canova, dal testo in catalogo LA TERRA DELLE APPARIZIONI)
Questa mostra contribuisce a valorizzare un percorso già avviato da tempo dalla galleria sulla pittura contemporanea, impreziosito dal contributo di un grande artista italiano, che è riuscito nell’ambito di questo progetto, ad introdurre tematiche e personaggi legati al territorio Sannita all’interno del proprio percorso pittorico, riuscendo a far convivere vissuti lontani nel tempo all’interno della stessa favola. Casa Turese prosegue dunque, parallelamente ai progetti futuri, anche una mission riservata alle giovani generazioni del luogo in cui opera, configurandosi come uno spazio di cultura e promozione nel campo delle arti visive.
In occasione del vernissage la galleria presenta un progetto editoriale documentativo delle opere esposte con una selezione di foto ambientali dell’allestimento, accompagnate da un testo critico del curatore Lorenzo Canova (professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise)."
BIOGRAFIA
Stefano Di Stasio nasce a Napoli nel 1948, la sua famiglia si trasferisce a Roma nel 1950. Attualmente vive tra Roma e Spoleto. Fin da bambino si esercita nel disegno e nella pittura, guardando alla grande arte del passato. Nel 1977-78 apre a Roma, assieme ad alcuni amici, lo spazio autogestito chiamato La Stanza. Qui sperimenta un’arte d’installazione extra-pittorica, ma è in tale spazio che espone nel 1978 un grande autoritratto a olio di sapore ottocentesco, come gesto provocatore e d’inversione di rotta, rispetto a quella che ormai sembrava l’accademizzazione dell’avanguardia. Viene notato da Plinio De Martis che lo invita a esporre le sue opere nella galleria La Tartaruga, in mostre dedicate al nuovo ritorno alla pittura. Nel 1982 partecipa ad Aperto 82 alla Biennale di Venezia. Nel 1984 è invitato da Maurizio Calvesi con una sala personale, ad Arte Allo Specchio, mostra centrale della Biennale di Venezia. Nel 1994 la collaborazione con la galleria L’Attico di Fabio Sargentini, Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale del padiglione centrale. Tra i musei nei quali ha esposto, si ricordano: Palaexpo (Roma,1992-1999-2013), Scuderie del Quirinale (Roma, 2000), County Museum (Los Angeles, USA, 1987), Museum of Modern Art (Ostenda, Belgio, 2001), GNAM (Roma 2004-2018), MART (Rovereto, 2005-2023), MACRO (Roma, 2013), Museo Ettore Fico (Torino, 2021), Fondazione Stelline (Milano, 2022), Venaria Reale (Torino, 2024). Negli ultimi anni stringe un’intensa collaborazione con la galleria Alessandro Bagnai.
DI LUI HANNO SCRITTO, TRA GLI ALTRI
Maurizio Calvesi, Marisa Volpi, Alberto Boatto, Italo Tomassoni, Alessandro Zuccari, Howard Fox, Marco Lodoli, Fulvio Abbate, Francesco Gallo, Loredana Parmesani, Viviana Siviero, Silvia Bre, Marisa Vescovo, Paolo Balmas, Roberto Lambarelli, Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti, Vittorio Sgarbi, Roberto Gramiccia, Marco Meneguzzo, Mariano Apa, Edward Lucie Smith, Enzo Siciliano, Francesco Moschini, Gabriele Perretta, Arnaldo Romani Brizzi, Emanuele Trevi, Roberto Vidali, Alberto Zanchetta, Piero Boccuzzi, Camillo Langone, Bruno Toscano, Guglielmo Gigliotti, Vittoria Coen, Andrea Busto, Marco Tonelli, Massimo Bignardi, Lorenzo Canova.
STEFANO DI STASIO | Stazioni di meraviglia
A cura di Lorenzo Canova
05 Ottobre | 22 Dicembre 2024
OPENING Sabato 5 Ottobre, H 17.00 - 20.30
CASA TURESE arte contemporanea
Via Fuschi di Sopra, 64 - 82038 Vitulano (BN)
dal Martedì al Sabato | Orari: 16.00 – 20.00
(per appuntamento in altri orari)
tel +39 0824 874650 | cell +39 333 344 3684
info@casaturese.it | www.casaturese.it
05
ottobre 2024
STEFANO DI STASIO – stazioni di meraviglia
Dal 05 ottobre al 22 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
CASA TURESE arte contemporanea
Vitulano, Via Roma, (BN)
Vitulano, Via Roma, (BN)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato | Orari: 16.00 – 20.00 (per appuntamento in altri orari)
Vernissage
5 Ottobre 2024, h 17.00 - 20.30
Sito web
Editore
Casa Turese Edizioni d'Arte
Autore
Curatore
Progetto grafico