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Stefano Garrisi / Marcello Toma – Euritmica
Euritmica, a cura di Raffaele Gemma, è la mostra personale di Stefano Garrisi, che presenta a palazzo Micheli-Gorgoni di Galatina (Le) un’antologia di sculture in pietra leccese realizzate a partire dal 2005, e Marcello Toma, che propone invece i suoi “Rotomatismi”, delle opere pittoriche realizzate più o meno nello stesso periodo.
Comunicato stampa
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Euritmica è il titolo che gli artisti Stefano Garrisi e Marcello Toma, entrambi di origine
galatinese, hanno voluto scegliere per questa mostra che in effetti va a riunire sotto una
medesima assonanza le loro opere, di tipologia comunque differente trattandosi di sculture
nel caso del primo e di pitture nel caso del secondo. Il connubio è sicuramente pertinente
dal punto di vista dei richiami affettivi, in quanto si tratta di due autori che nel corso della
rispettiva esperienza di vita, dipanatasi dopo l'iniziale periodo di studio giovanile comune,
ad un certo punto e sorprendentemente si re-incontrano sotto una luce diversa, ossia
quella dell'arte. Per quanto riguarda le analogie sotto i profili artistico ed espressivo,
bisogna chiedersi se sia effettivamente necessario andare a individuarle, dal momento
che sono gli artisti stessi a suggerire una chiave di lettura alternativa dei loro intenti,
unificandoli sotto un profilo metaforico di tipo musicologico e in particolare sotto quello del
ritmo, vale a dire una successione di suoni ordinata, al punto da dare vita ad uno “spartito”
dalle risultanze armoniche ed eufoniche, tutto sommato omogeneo.
Garrisi propone, forse per la prima volta tutte insieme, una serie di opere scultoree
realizzate a partire dal 2005 in pietra leccese, una roccia calcarea “gentile”, morbida nella
malleabilità quanto infida nella labilità, sicché basterebbe un niente per mandare in fumo
una fatica di mesi e questo vale soprattutto per le opere di un artista, come il nostro, che
lavora a volte “di cesello”, nel tentativo di attuare trasparenze nel gioco di pieni e vuoti.
Toma espone le proprie pitture più o meno a partire dagli stessi anni di Garrisi, con
l'atteggiamento discreto che lo contraddistingue, ma aprendo finalmente anche agli altri il
suo mondo intimo, dove dialogano due mondi in apparente contrasto, quello tecnologico
e quello filosofico. I suoi “rotomatismi”, come egli stesso ama definirli, sono composti
da pezzi meccanici, ruote dentate, ingranaggi, talvolta ingranditi e presentati in una
sospensione quasi metafisica. A volte vi compare anche l'uomo, l'osservatore, bloccato
anch'egli in una sorta di riflessione atemporale “statica ed estatica”, come le macchine,
che sembrano quasi partecipare al dialogo con il progettista suggerendo : “fermiamoci un
po' a riflettere”.
La mostra, a cura di Raffaele Gemma, si tiene a Galatina presso Palazzo Micheli-Gorgoni,
un palazzo storico del XVII secolo che da anni ospita delle rassegne artistiche, rivelando
l'attenzione dei proprietari verso l'arte, gratificante e incoraggiante per chi oggi opera a vari
livelli nel mondo della cultura. Inaugurazione mercoledì 16 aprile alle ore 19,30. Durata
dell'esposizione dal 16 al 27 aprile.
Raffaele Gemma
galatinese, hanno voluto scegliere per questa mostra che in effetti va a riunire sotto una
medesima assonanza le loro opere, di tipologia comunque differente trattandosi di sculture
nel caso del primo e di pitture nel caso del secondo. Il connubio è sicuramente pertinente
dal punto di vista dei richiami affettivi, in quanto si tratta di due autori che nel corso della
rispettiva esperienza di vita, dipanatasi dopo l'iniziale periodo di studio giovanile comune,
ad un certo punto e sorprendentemente si re-incontrano sotto una luce diversa, ossia
quella dell'arte. Per quanto riguarda le analogie sotto i profili artistico ed espressivo,
bisogna chiedersi se sia effettivamente necessario andare a individuarle, dal momento
che sono gli artisti stessi a suggerire una chiave di lettura alternativa dei loro intenti,
unificandoli sotto un profilo metaforico di tipo musicologico e in particolare sotto quello del
ritmo, vale a dire una successione di suoni ordinata, al punto da dare vita ad uno “spartito”
dalle risultanze armoniche ed eufoniche, tutto sommato omogeneo.
Garrisi propone, forse per la prima volta tutte insieme, una serie di opere scultoree
realizzate a partire dal 2005 in pietra leccese, una roccia calcarea “gentile”, morbida nella
malleabilità quanto infida nella labilità, sicché basterebbe un niente per mandare in fumo
una fatica di mesi e questo vale soprattutto per le opere di un artista, come il nostro, che
lavora a volte “di cesello”, nel tentativo di attuare trasparenze nel gioco di pieni e vuoti.
Toma espone le proprie pitture più o meno a partire dagli stessi anni di Garrisi, con
l'atteggiamento discreto che lo contraddistingue, ma aprendo finalmente anche agli altri il
suo mondo intimo, dove dialogano due mondi in apparente contrasto, quello tecnologico
e quello filosofico. I suoi “rotomatismi”, come egli stesso ama definirli, sono composti
da pezzi meccanici, ruote dentate, ingranaggi, talvolta ingranditi e presentati in una
sospensione quasi metafisica. A volte vi compare anche l'uomo, l'osservatore, bloccato
anch'egli in una sorta di riflessione atemporale “statica ed estatica”, come le macchine,
che sembrano quasi partecipare al dialogo con il progettista suggerendo : “fermiamoci un
po' a riflettere”.
La mostra, a cura di Raffaele Gemma, si tiene a Galatina presso Palazzo Micheli-Gorgoni,
un palazzo storico del XVII secolo che da anni ospita delle rassegne artistiche, rivelando
l'attenzione dei proprietari verso l'arte, gratificante e incoraggiante per chi oggi opera a vari
livelli nel mondo della cultura. Inaugurazione mercoledì 16 aprile alle ore 19,30. Durata
dell'esposizione dal 16 al 27 aprile.
Raffaele Gemma
16
aprile 2014
Stefano Garrisi / Marcello Toma – Euritmica
Dal 16 al 27 aprile 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO MICHELI – GORGONI
Galatina, Via Umberto I, 33, (Lecce)
Galatina, Via Umberto I, 33, (Lecce)
Orario di apertura
tutti i giorni (compresi i festivi) ore 10-12,30 ; 17-22
Vernissage
16 Aprile 2014, h 19.30
Autore
Curatore