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Stefano Giulia – La folla
A Prato un progetto di arte contemporanea connette il passato e il presente produttivo della città, esplorandone il legame emotivo con i luoghi del lavoro.
Comunicato stampa
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Martedì 5 dicembre 2023 dalle ore 18 l’associazione Accaventiquattro arte presenta La folla, progetto di arte contemporanea di Stefano Giuri a cura di Gabriele Tosi. La serata prende il via nella corte interna dell’azienda tessile e di abbigliamento Beste HUB per poi concludersi alla Gualchiera di Coiano, gioiello di archeologia industriale e possibile fulcro di memoria condivisa. Nei due luoghi l’artista realizza installazioni che esplorano il legame emotivo ed energetico esistente tra la comunità e i luoghi, le consuetudini e le tradizioni che ne hanno intessuto la storia collettiva. L'iniziativa, parte del progetto “L'energia dell'acqua”, è promossa dall’associazione Accaventiquattro arte con il contributo del Comune di Prato, con il supporto di Beste HUB e dell’associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano APS. L’appuntamento è per martedì alle 18 nella sede Beste di via Bologna 243 (ingresso libero), dalla quale il pubblico sarà, intorno alle 20, invitato a spostarsi presso la vicina Gualchiera per assistere “in notturna” alla seconda parte dell’intervento che si concluderà attorno alle 21:30.
Il progetto connette un luogo contemporaneo di lavoro e ricerca, un ex stabilimento industriale recuperato e aperto all’incontro con la città, con un sito produttivo del passato. Posta nella zona nord di Prato, la Gualchiera di Coiano è infatti un antico opificio idraulico di origine medievale che, per secoli, ha plasmato tessuti attraverso la follatura della lana, praticata fino al 1995, anno in cui i macchinari si sono definitivamente fermati. Dopo una fase di abbandono, un’associazione di volontari si dedica a custodire il suo prezioso retaggio. Nell’esplorare l’eredità del lavoro passato e presente, La folla ne mostra la portata al di fuori della fabbrica, suggerendone l’intensità a macchine spente e invitando il pubblico proprio in un orario – quello tra le 18 e le 22 – idealmente di sospensione e passaggio, perché generalmente di separazione tra la fine dell’orario di lavoro e il sonno. Le installazioni di Giuri comprendono immagini, progetti, voci e materiali legati alla cultura tangibile e intangibile della Gualchiera di Coiano, del territorio pratese, dell’identità cittadina. Tra questi vi è una parte dei tessuti grezzi rimasti intatti dopo l’ultimo funzionamento dell’opificio di 28 anni fa, affiancati dalla ricerca di «folle» ed energie nuove. A questa istanza risponde la rievocazione, da parte dell’artista, dei cartamodelli della celebre tuta di Thayaht del 1919, invenzione futuristica e utopica attorno all’abito da lavoro, della quale il Museo del Tessuto di Prato custodisce un esemplare. Creando una connessione tra corpo e architettura, l’artista suggerisce la presenza di forme vuote in attesa di essere riempite di nuovo e, tramite il linguaggio dell’arte contemporanea, costruisce un racconto mitico e sovrannaturale che attraversa i trascorsi industriali della città e la sua progettualità futura.
Il titolo richiama il processo di follatura, finissaggio del tessuto mediante infeltrimento e compattazione. Ma il termine evoca anche l'immagine di una moltitudine di persone che, stringendosi insieme, possono riconoscersi parte di un corpo sociale più ampio, raffinato e complesso.
Stefano Giuri Nato a Neviano, Lecce, nel 1991, Stefano Giuri vive a Firenze. Nel 2019, ha dato vita a "Toast Project Space", uno spazio d'arte che coinvolge artisti e curatori in mostre e progetti sperimentali. Il suo lavoro come artista visivo - che spazia tra performance, video e scultura - è caratterizzato dalla presenza di elementi e ritualità legate a strutture di potere passate, antiche e obsolete. Approcciando il presente da una prospettiva storica e talvolta leggendaria, Giuri cerca di rivelare tratti della contemporaneità a partire da ciò che emerge dall'oblio.
Accaventiquattro Arte è un’associazione che opera nella progettazione di eventi di cultura e di arte contemporanea. Collaborando con artisti e curatori e confrontandosi con partner pubblici e privati, Accaventiquattro si pone come interlocutore di dialoghi volti a indagare l’attualità, la socialità, il lavoro e il territorio affrontando tali temi d’interesse comune con sguardi trasversali, volti a far emergere ciò che non è facilmente percettibile.
La folla
Stefano Giuri
a cura di
Gabriele Tosi
Prato, Beste HUB (via Bologna 243) e Gualchiera di Coiano (via Gualchiera 33)
Martedì 5 dicembre a partire dalle ore 18
Un progetto di
Accaventiquattro Arte
https://accaventiquattroarte.com/
Con il contributo di
Comune di Prato
nell'ambito dell'avviso pubblico per la concessione di contributi volti a promuovere le attività culturali per l'anno 2023 per il progetto "L'energia dell'acqua”
Con il sostegno di
Beste HUB | Monobi
Associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano APS
Project manager
Filippo Bigagli
Grafica
Maria Cecilia Cirillo
Si ringraziano
Chiara Ramazzotti (Beste),
Mario Barbacci (Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano),
Daniela Degl’Innocenti (Museo del Tessuto)
Il progetto connette un luogo contemporaneo di lavoro e ricerca, un ex stabilimento industriale recuperato e aperto all’incontro con la città, con un sito produttivo del passato. Posta nella zona nord di Prato, la Gualchiera di Coiano è infatti un antico opificio idraulico di origine medievale che, per secoli, ha plasmato tessuti attraverso la follatura della lana, praticata fino al 1995, anno in cui i macchinari si sono definitivamente fermati. Dopo una fase di abbandono, un’associazione di volontari si dedica a custodire il suo prezioso retaggio. Nell’esplorare l’eredità del lavoro passato e presente, La folla ne mostra la portata al di fuori della fabbrica, suggerendone l’intensità a macchine spente e invitando il pubblico proprio in un orario – quello tra le 18 e le 22 – idealmente di sospensione e passaggio, perché generalmente di separazione tra la fine dell’orario di lavoro e il sonno. Le installazioni di Giuri comprendono immagini, progetti, voci e materiali legati alla cultura tangibile e intangibile della Gualchiera di Coiano, del territorio pratese, dell’identità cittadina. Tra questi vi è una parte dei tessuti grezzi rimasti intatti dopo l’ultimo funzionamento dell’opificio di 28 anni fa, affiancati dalla ricerca di «folle» ed energie nuove. A questa istanza risponde la rievocazione, da parte dell’artista, dei cartamodelli della celebre tuta di Thayaht del 1919, invenzione futuristica e utopica attorno all’abito da lavoro, della quale il Museo del Tessuto di Prato custodisce un esemplare. Creando una connessione tra corpo e architettura, l’artista suggerisce la presenza di forme vuote in attesa di essere riempite di nuovo e, tramite il linguaggio dell’arte contemporanea, costruisce un racconto mitico e sovrannaturale che attraversa i trascorsi industriali della città e la sua progettualità futura.
Il titolo richiama il processo di follatura, finissaggio del tessuto mediante infeltrimento e compattazione. Ma il termine evoca anche l'immagine di una moltitudine di persone che, stringendosi insieme, possono riconoscersi parte di un corpo sociale più ampio, raffinato e complesso.
Stefano Giuri Nato a Neviano, Lecce, nel 1991, Stefano Giuri vive a Firenze. Nel 2019, ha dato vita a "Toast Project Space", uno spazio d'arte che coinvolge artisti e curatori in mostre e progetti sperimentali. Il suo lavoro come artista visivo - che spazia tra performance, video e scultura - è caratterizzato dalla presenza di elementi e ritualità legate a strutture di potere passate, antiche e obsolete. Approcciando il presente da una prospettiva storica e talvolta leggendaria, Giuri cerca di rivelare tratti della contemporaneità a partire da ciò che emerge dall'oblio.
Accaventiquattro Arte è un’associazione che opera nella progettazione di eventi di cultura e di arte contemporanea. Collaborando con artisti e curatori e confrontandosi con partner pubblici e privati, Accaventiquattro si pone come interlocutore di dialoghi volti a indagare l’attualità, la socialità, il lavoro e il territorio affrontando tali temi d’interesse comune con sguardi trasversali, volti a far emergere ciò che non è facilmente percettibile.
La folla
Stefano Giuri
a cura di
Gabriele Tosi
Prato, Beste HUB (via Bologna 243) e Gualchiera di Coiano (via Gualchiera 33)
Martedì 5 dicembre a partire dalle ore 18
Un progetto di
Accaventiquattro Arte
https://accaventiquattroarte.com/
Con il contributo di
Comune di Prato
nell'ambito dell'avviso pubblico per la concessione di contributi volti a promuovere le attività culturali per l'anno 2023 per il progetto "L'energia dell'acqua”
Con il sostegno di
Beste HUB | Monobi
Associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano APS
Project manager
Filippo Bigagli
Grafica
Maria Cecilia Cirillo
Si ringraziano
Chiara Ramazzotti (Beste),
Mario Barbacci (Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano),
Daniela Degl’Innocenti (Museo del Tessuto)
05
dicembre 2023
Stefano Giulia – La folla
05 dicembre 2023
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Prato
Prato, (Prato)
Prato, (Prato)
Orario di apertura
Ore 18:00
Sito web
Ufficio stampa
Giulia Gonfiantini
Autore
Curatore
Progetto grafico