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Stefano Manclossi & Laura Pessoni – Le Boudoir
La purezza del vetro associata alla poesia della luce per creare uno spazio intimo ed intrigante in cui Lei si svela per esaltare la sua sensualità e riscoprire se stessa.
Comunicato stampa
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Il concept “Le Boudoir” nasce dall’idea di ricreare nella boutique di Angélique DeVil un angolo ispirato solo a Lei, uno spazio “desiderio” dove è possibile creare sensazioni e atmosfere intriganti.
Ideato dai designer Stefano Manclossi e Laura Pessoni, nasce da una filosofia progettuale attenta alle esigenze private della persona, a cui si cerca di rispondere con arte e creatività, note fondamentali della melodia del progetto.
Il boudoir è il luogo personale, uno spazio privato per sè, che tutte le donne vorrebbero avere a disposizione per regalare un po’ di tempo a se stesse. E’ un concetto che ha origine nel Settecento, come suite privata di una signora, utilizzata per il bagno-toeletta e come spogliatoio. In un periodo successivo divenne anche salotto privato per attività come la lettura, il ricamo o per dilettevoli momenti intimi.
In quest’epoca di frenesia la voglia d’intimità diventa un’esigenza attuale; le persone sempre meno dispongono di isole private e questo bisogno è percepito soprattutto dalle donne, che per natura amano dedicarsi alle cure del proprio corpo, amano piacersi e piacere.
Il concetto di boudoir di Stefano Manclossi e Laura Pessoni si declina così in un luogo “culla” dove Lei si abbandona ad amorevoli cure, momento di condivisione che può anche trasformarsi in teatro di avvolgenti ed intriganti incontri amorosi.
Un luogo privato e personale in cui Lei decide a chi è concesso entrare e trasforma questo spazio in metafora dell’autorevolezza femminile nel disporre del luogo e di se stessa: solo a chi sarà consentito varcare la soglia di questo spazio, sarà permesso il piacere di godere della sua compagnia e di giocare con lei.
Il concept “Le Boudoir” reinterpreta i concetti del passato arricchiti da una punta di malizia contemporanea: dominano i cromatismi del nero e del cipria, da sempre tinte che accompagnano e delineano le sinuosità femminili nella lingerie di classe. L’ambiente risulta accogliente ed accomodante, nonché malizioso ed intrigante. E’ caratterizzato da arredi tipici del boudoir: elemento predominante è un discreto e delicato séparé corredato da una lampada che con la sua luce lieve delinea una raffinata atmosfera nelle circostanze più particolari.
Il séparé esibisce la sua estrema matericità, è sinonimo della volontà della donna di mostrarsi, velarsi o svelarsi con un gioco “vedo - non vedo” che protegge il timido pudore che precede il completo abbandono al piacere.
La rigida linearità è spezzata però da cerchi di luce all’altezza del ventre femminile; attraverso questi oblò luminosi, chiaro cenno ai punti più seducenti del corpo, la vista non viene donata completamente, bensì leggermente offuscata dalla luce e disturbata da oggetti sinuosi che fluttuano appesi nell’etere luminoso.
Oggetti lussuosi dalla funzione estetico-giocosa, preziosi dildo da utilizzarsi per nuove esperienze e sensazioni da assaporare sola o da condividere. Sono oggetti dalle forme diverse le cui curve sinuose ammorbidiscono la linearità del séparé, che diventa escamotage d’esposizione per esaltare la loro esplicità estetica e implicità funzionale. Infatti se a prima vista possono sembrare accessori puramente decorativi, per l’occhio più esperto questi si tramutano in giocattoli sessuali utilizzabili ogni qualvolta Lei lo desideri; pronti per donarle piacere e soddisfare ogni suo capriccioso desiderio.
Sono oggetti in vetro, in particolare in vetro di Murano, materiale vivo e capace di essere plasmato solo da mani esperte, salde, ma dal tocco delicato che possano assicurare una notevole cura nell’esecuzione della lavorazione artigianale. La stessa cura che, d’altro canto, bisognerebbe sempre riservare ad una donna. Questi godemiché sono definibili veri e propri pezzi d’arte, realizzati dal maestro vetraio Fabio Fornasier che, diventato maestro vetraio giovanissimo, interpreta le tecniche della tradizione muranese rielaborandole con un ricco e continuo lavoro di ricerca e sperimentazione nella Vetreria Artistica Fornasier Luigi di Murano.
Angélique DeVil è il nuovo brand del concept store di lusso che ad Aprile 2008 ha aperto il suo primo punto vendita in uno dei più intimi salotti di Milano, via Cerva, 7; proprio in questa splendida cornice dal 22 al 27 Aprile 2009 sarà presentato “Le Boudoir” design Stefano Manclossi e Laura Pessoni. Angélique DeVil si fa interprete di un lifeconcept e di un mindstyle di donne raffinate che vogliono esaudire i propri desideri di piacere, di erotismo e di sensualità con gli uomini che le amano e le venerano.
“Le Boudoir” creato per Angélique DeVil è uno spazio che non vive senza una regina, uno spazio da penetrare, da assaporare, che si dona alle donne che lo animeranno con maliziosa delicatezza.
Ideato dai designer Stefano Manclossi e Laura Pessoni, nasce da una filosofia progettuale attenta alle esigenze private della persona, a cui si cerca di rispondere con arte e creatività, note fondamentali della melodia del progetto.
Il boudoir è il luogo personale, uno spazio privato per sè, che tutte le donne vorrebbero avere a disposizione per regalare un po’ di tempo a se stesse. E’ un concetto che ha origine nel Settecento, come suite privata di una signora, utilizzata per il bagno-toeletta e come spogliatoio. In un periodo successivo divenne anche salotto privato per attività come la lettura, il ricamo o per dilettevoli momenti intimi.
In quest’epoca di frenesia la voglia d’intimità diventa un’esigenza attuale; le persone sempre meno dispongono di isole private e questo bisogno è percepito soprattutto dalle donne, che per natura amano dedicarsi alle cure del proprio corpo, amano piacersi e piacere.
Il concetto di boudoir di Stefano Manclossi e Laura Pessoni si declina così in un luogo “culla” dove Lei si abbandona ad amorevoli cure, momento di condivisione che può anche trasformarsi in teatro di avvolgenti ed intriganti incontri amorosi.
Un luogo privato e personale in cui Lei decide a chi è concesso entrare e trasforma questo spazio in metafora dell’autorevolezza femminile nel disporre del luogo e di se stessa: solo a chi sarà consentito varcare la soglia di questo spazio, sarà permesso il piacere di godere della sua compagnia e di giocare con lei.
Il concept “Le Boudoir” reinterpreta i concetti del passato arricchiti da una punta di malizia contemporanea: dominano i cromatismi del nero e del cipria, da sempre tinte che accompagnano e delineano le sinuosità femminili nella lingerie di classe. L’ambiente risulta accogliente ed accomodante, nonché malizioso ed intrigante. E’ caratterizzato da arredi tipici del boudoir: elemento predominante è un discreto e delicato séparé corredato da una lampada che con la sua luce lieve delinea una raffinata atmosfera nelle circostanze più particolari.
Il séparé esibisce la sua estrema matericità, è sinonimo della volontà della donna di mostrarsi, velarsi o svelarsi con un gioco “vedo - non vedo” che protegge il timido pudore che precede il completo abbandono al piacere.
La rigida linearità è spezzata però da cerchi di luce all’altezza del ventre femminile; attraverso questi oblò luminosi, chiaro cenno ai punti più seducenti del corpo, la vista non viene donata completamente, bensì leggermente offuscata dalla luce e disturbata da oggetti sinuosi che fluttuano appesi nell’etere luminoso.
Oggetti lussuosi dalla funzione estetico-giocosa, preziosi dildo da utilizzarsi per nuove esperienze e sensazioni da assaporare sola o da condividere. Sono oggetti dalle forme diverse le cui curve sinuose ammorbidiscono la linearità del séparé, che diventa escamotage d’esposizione per esaltare la loro esplicità estetica e implicità funzionale. Infatti se a prima vista possono sembrare accessori puramente decorativi, per l’occhio più esperto questi si tramutano in giocattoli sessuali utilizzabili ogni qualvolta Lei lo desideri; pronti per donarle piacere e soddisfare ogni suo capriccioso desiderio.
Sono oggetti in vetro, in particolare in vetro di Murano, materiale vivo e capace di essere plasmato solo da mani esperte, salde, ma dal tocco delicato che possano assicurare una notevole cura nell’esecuzione della lavorazione artigianale. La stessa cura che, d’altro canto, bisognerebbe sempre riservare ad una donna. Questi godemiché sono definibili veri e propri pezzi d’arte, realizzati dal maestro vetraio Fabio Fornasier che, diventato maestro vetraio giovanissimo, interpreta le tecniche della tradizione muranese rielaborandole con un ricco e continuo lavoro di ricerca e sperimentazione nella Vetreria Artistica Fornasier Luigi di Murano.
Angélique DeVil è il nuovo brand del concept store di lusso che ad Aprile 2008 ha aperto il suo primo punto vendita in uno dei più intimi salotti di Milano, via Cerva, 7; proprio in questa splendida cornice dal 22 al 27 Aprile 2009 sarà presentato “Le Boudoir” design Stefano Manclossi e Laura Pessoni. Angélique DeVil si fa interprete di un lifeconcept e di un mindstyle di donne raffinate che vogliono esaudire i propri desideri di piacere, di erotismo e di sensualità con gli uomini che le amano e le venerano.
“Le Boudoir” creato per Angélique DeVil è uno spazio che non vive senza una regina, uno spazio da penetrare, da assaporare, che si dona alle donne che lo animeranno con maliziosa delicatezza.
22
aprile 2009
Stefano Manclossi & Laura Pessoni – Le Boudoir
Dal 22 al 27 aprile 2009
design
Location
ANGELIQUE DEVIL
Milano, Via Cerva, 7, (Milano)
Milano, Via Cerva, 7, (Milano)
Orario di apertura
h 10.30-21.00
Autore