Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stefano Merlini – Bafta. Miloud e i Ragazzi di Bucarest
Le fotografie ritraggono i bambini nel back-stage, mentre si stanno preparando a entrare in scena, nel momento del trucco, o del riposo e del relax dopo un’entrata o un esercizio. E’ la vita che precede la finzione, la realtà della preparazione, la soddisfazione e la gioia che seguono l’applauso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bafta- Miloud e i ragazzi di Bucarest.
In occasione dell’uscita del film Pa-ra-da, del regista Marco Pontecorvo, nelle sale cinematografiche italiane dopo la presentazione al Festival di Venezia, Stefano Merlini dell’agenzia fotografica Bejart propone una selezione di venti scatti, dedicati ai bambini di Bucarest, salvati dalla miseria e da una vita degradata dal clown Miloud, proprio attraverso l’Associazione Parada Italia. Questa associazione si muove accanto al famoso pagliaccio e dal 1996 aiuta e sostiene i ragazzi che hanno conosciuto l’esperienza della strada, come i monelli di Charlie Chaplin, ma in modo più drammatico e straziante. L’impegno è il reinserimento sociale tramite l’arte circense e grandi sono i successi che si stanno ottenendo.
Le fotografie ritraggono i bambini nel back-stage, mentre si stanno preparando a entrare in scena, nel momento del trucco, o del riposo e del relax dopo un’entrata o un esercizio. E’ la vita che precede la finzione, la realtà della preparazione, la soddisfazione e la gioia che seguono l’applauso.
Accanto a queste foto, verranno proiettate sullo schermo circa duecento immagini tratte dallo spettacolo, che affiancheranno la bella e toccante mostra fotografica.
L’evento, presso l’elegante Caffé San Vittore a Milano, si intitola Bafta: è una parola rumena che significa in bocca al lupo ed è ciò che il fotografo e il suo pubblico vogliono augurare ai giovani di Bucarest, sottratti alla violenza e alla disperazione della strada dall’arte clownesca.
I bambini ritratti da Merlini sono i protagonisti assoluti del lavoro, com’è giusto che sia, e nelle loro immagini e soprattutto nei loro occhi si intuisce il travaglio della vicenda umana che hanno vissuto. La loro storia si intreccia con quella del clown parigino, di origine algerina, Miloud Oukili, che, durante un viaggio in Romania, scopre per le vie della capitale la realtà degli adolescenti senza famiglia, scappati dall’orfanotrofio, che vivono in gruppi, arrangiandosi con piccoli espedienti, chiedendo l’elemosina, fino a toccare il fondo con la prostituzione. Dimenticano gli stenti sniffando colla che li stordisce e la notte dormono nei “canali” sotterranei scaldandosi col calore delle tubature.
Miloud, formatosi alla scuola di Annie Fratellini, decide di insegnare loro ciò che sa: le acrobazie, le entrate e le gag clownesche, il mimo, la giocoleria, offrendo un lavoro creativo e dignitoso. I piccoli ben presto lo seguono in tournée e acquistano una sicura notorietà, perfezionando la tecnica sostenuta da un crescente entusiasmo. A poco a poco si compie il miracolo. Corina, ad esempio, è una ragazza che ha partecipato agli spettacoli di Miloud, che, grazie alla sua forza di volontà e alle attività di Parada, è riuscita ad iscriversi all’Università e a diventare avvocato.
Le immagini in mostra sono a colori perché colorato è il lieto fine di questa avventura umana e artistica.
Vera Agosti
In occasione dell’uscita del film Pa-ra-da, del regista Marco Pontecorvo, nelle sale cinematografiche italiane dopo la presentazione al Festival di Venezia, Stefano Merlini dell’agenzia fotografica Bejart propone una selezione di venti scatti, dedicati ai bambini di Bucarest, salvati dalla miseria e da una vita degradata dal clown Miloud, proprio attraverso l’Associazione Parada Italia. Questa associazione si muove accanto al famoso pagliaccio e dal 1996 aiuta e sostiene i ragazzi che hanno conosciuto l’esperienza della strada, come i monelli di Charlie Chaplin, ma in modo più drammatico e straziante. L’impegno è il reinserimento sociale tramite l’arte circense e grandi sono i successi che si stanno ottenendo.
Le fotografie ritraggono i bambini nel back-stage, mentre si stanno preparando a entrare in scena, nel momento del trucco, o del riposo e del relax dopo un’entrata o un esercizio. E’ la vita che precede la finzione, la realtà della preparazione, la soddisfazione e la gioia che seguono l’applauso.
Accanto a queste foto, verranno proiettate sullo schermo circa duecento immagini tratte dallo spettacolo, che affiancheranno la bella e toccante mostra fotografica.
L’evento, presso l’elegante Caffé San Vittore a Milano, si intitola Bafta: è una parola rumena che significa in bocca al lupo ed è ciò che il fotografo e il suo pubblico vogliono augurare ai giovani di Bucarest, sottratti alla violenza e alla disperazione della strada dall’arte clownesca.
I bambini ritratti da Merlini sono i protagonisti assoluti del lavoro, com’è giusto che sia, e nelle loro immagini e soprattutto nei loro occhi si intuisce il travaglio della vicenda umana che hanno vissuto. La loro storia si intreccia con quella del clown parigino, di origine algerina, Miloud Oukili, che, durante un viaggio in Romania, scopre per le vie della capitale la realtà degli adolescenti senza famiglia, scappati dall’orfanotrofio, che vivono in gruppi, arrangiandosi con piccoli espedienti, chiedendo l’elemosina, fino a toccare il fondo con la prostituzione. Dimenticano gli stenti sniffando colla che li stordisce e la notte dormono nei “canali” sotterranei scaldandosi col calore delle tubature.
Miloud, formatosi alla scuola di Annie Fratellini, decide di insegnare loro ciò che sa: le acrobazie, le entrate e le gag clownesche, il mimo, la giocoleria, offrendo un lavoro creativo e dignitoso. I piccoli ben presto lo seguono in tournée e acquistano una sicura notorietà, perfezionando la tecnica sostenuta da un crescente entusiasmo. A poco a poco si compie il miracolo. Corina, ad esempio, è una ragazza che ha partecipato agli spettacoli di Miloud, che, grazie alla sua forza di volontà e alle attività di Parada, è riuscita ad iscriversi all’Università e a diventare avvocato.
Le immagini in mostra sono a colori perché colorato è il lieto fine di questa avventura umana e artistica.
Vera Agosti
01
ottobre 2008
Stefano Merlini – Bafta. Miloud e i Ragazzi di Bucarest
Dal primo al 30 ottobre 2008
fotografia
Location
SANVITTORE MUSIC RESTAURANT
Milano, Viale Papiniano, 16, (Milano)
Milano, Viale Papiniano, 16, (Milano)
Vernissage
1 Ottobre 2008, ore 19
Sito web
www.parada.it
Autore
Curatore