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Stefano Momentè – Accolgo la natura, nel bene o nel male
Giornalista e grafico pubblicitario, Momentè colloca quindi la sua ricerca stilistica nell’ambito dell’informale dove si tocca con mano la materialità ed il simbolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Maddalena Dal Sie con la collaborazione di Interno 7 (TV) presenta l’esposizione temporanea di Stefano Momentè (VE).
Stefano Momentè si esprime con segno e colore praticamente da sempre.
Inizialmente la sua produzione inizia con una figurazione marcata che però abbandona negli ultimi anni lasciando il posto alla rappresentazione dell’intimo umano attraverso una continua sperimentazione di tecniche, segni e materiali diversi.
Giornalista e grafico pubblicitario, Momentè colloca quindi la sua ricerca stilistica nell’ambito dell’informale dove si tocca con mano la materialità ed il simbolo, attraverso stratificazioni di colore di varia consistenza, tracce, segni e graffiti rimandano alla pittura gestuale.
Siamo di fronte ad una produzione artistica fatta di ricerca, memoria, esperienza.
Raffigurazione dell’intimo, proiezione all’esterno di emozioni e sentimenti profondi.
Un’arte che è rappresentazione e, come tale, simbolo.
Nella tela il colore si stratifica in velature, segni, graffiti, incisioni, si sviluppa tra pennellate e colpi di spatola, riposa, sedimenta e matura come il ricordo di quanto avviene nelle nostre vite.
Stefano utilizza materiali e tecniche diversi, ma predilige il supporto murale, su cui intervenire ad affresco, incidendo, graffiando e gettando colore. Le opere nascono quasi sempre senza un progetto preciso ma con una grande ricerca per i fondi, preparati con accuratezza ad accogliere il colore.
La tela si sviluppa d’istinto, tinta su tinta, aprendosi la strada tra graffi e sgocciolature per poi uscire alla luce con tutta la sua materialità.
A volte i colori si dispongono sulla tela come strati geologici di una terra aperta all’improvviso, sgorgano dal profondo senza distinzioni o precedenze, in una gestualità causale e non certo casuale continuando a ribollire prima del definitivo riposo, che può arrivare anche dopo
lungo tempo.
Stefano Momentè si esprime con segno e colore praticamente da sempre.
Inizialmente la sua produzione inizia con una figurazione marcata che però abbandona negli ultimi anni lasciando il posto alla rappresentazione dell’intimo umano attraverso una continua sperimentazione di tecniche, segni e materiali diversi.
Giornalista e grafico pubblicitario, Momentè colloca quindi la sua ricerca stilistica nell’ambito dell’informale dove si tocca con mano la materialità ed il simbolo, attraverso stratificazioni di colore di varia consistenza, tracce, segni e graffiti rimandano alla pittura gestuale.
Siamo di fronte ad una produzione artistica fatta di ricerca, memoria, esperienza.
Raffigurazione dell’intimo, proiezione all’esterno di emozioni e sentimenti profondi.
Un’arte che è rappresentazione e, come tale, simbolo.
Nella tela il colore si stratifica in velature, segni, graffiti, incisioni, si sviluppa tra pennellate e colpi di spatola, riposa, sedimenta e matura come il ricordo di quanto avviene nelle nostre vite.
Stefano utilizza materiali e tecniche diversi, ma predilige il supporto murale, su cui intervenire ad affresco, incidendo, graffiando e gettando colore. Le opere nascono quasi sempre senza un progetto preciso ma con una grande ricerca per i fondi, preparati con accuratezza ad accogliere il colore.
La tela si sviluppa d’istinto, tinta su tinta, aprendosi la strada tra graffi e sgocciolature per poi uscire alla luce con tutta la sua materialità.
A volte i colori si dispongono sulla tela come strati geologici di una terra aperta all’improvviso, sgorgano dal profondo senza distinzioni o precedenze, in una gestualità causale e non certo casuale continuando a ribollire prima del definitivo riposo, che può arrivare anche dopo
lungo tempo.
02
febbraio 2005
Stefano Momentè – Accolgo la natura, nel bene o nel male
Dal 02 al 28 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
INTERNO 7
Treviso, Galleria Luigi Bailo, 7, (Treviso)
Treviso, Galleria Luigi Bailo, 7, (Treviso)
Orario di apertura
da lunedì a domenica 18-02
Vernissage
2 Febbraio 2005, ore 19
Autore
Curatore