Le teste di Stefano Orlandi, luoghi eletti del pensiero e delle idee, camere della memoria, spazi

in divenire nei quali vi è emergenza di creare senso, di ordinare e definire la propria percezione

della realtà, vengono messe in relazione da Alessandro Arcangeli (storico e ricercatore di bijoux

vintage) con le creazioni di Claudia Vanti, che realizza per questa occasione bijoux che

richiamano l'euforia sottile quanto mutevole dei periodi storici di transizione.

Il viso mascherato, ipertrofizzato colto in uno spasmo estetico. Quello degli anni 30 in Germania

prima dell’ avvento di Hitler ma anche quello odierno, trasformato, levigato, riempito

esagerandone i volumi.

Emergenza di trasformare e coprire la materia di cui siamo fatti, di ingannare la decadenza fisica

e morale, di simulare i pensieri estremi e insani che attraversano le società contemporanee,

eliminandone i più pericolosi o con l’artifizio del trucco rendere la decadenza ancora più evidente.

Perle vitree, giaietto, borchie, catene vintage si incontrano in costruzioni virtuose e preziose nelle

quali la luce si perde e riflette spietata dichiarazioni taglienti, decise, imperative, solo

apparentemente celate.

Le Bagatelle

via Fondazza 45 a – Bologna

Bagatelle luogo di ricerca di bijoux e accessori vintage nel quale le epoche estetiche si incontrano

e vengono ridefinite.

https://www.facebook.com/Le-Bagatelle- 444810018888263/

istagram: bagatellebijoux

Info Stefano Orlandi

https://soobsoob.wordpress.com/contatti/

Claudia Vanti Designer di moda e ricercatore. Consulente per brands di prêt à porter e accessori

donna, da Hugo Boss a un lungo periodo con Gianfranco Ferré. Fra le varie esperienze - italiane

e no – Les Copains, Samsung Fashion, Chanel. “La moda è ricerca, studio, proposta, volumi,

colori, decorazione, rappresentazione, musica, teatro, artigianato, industria, letteratura, politica,

impegno, interazione, progetto e… comunicazione. Uno sguardo sulla moda è una sintesi del

contemporaneo”. I bijoux nascono da un’idea che incontra un materiale e una forma. I materiali, a

volte frutto di un progetto o di una lunga ricerca, a volte recuperati per caso, si combinano nelle

varie tecniche – anche ricamo, applicazioni, handpaint – in assemblaggi inconsueti. Il mix di

elementi appariscenti è esaltazione dell’artigianalità e autoironia sulla voglia di accumulo a cui

non vogliamo sfuggire, con un’idea di composizione derivata dalle opere di Mike Kelly.

L’eterogenesi dei componenti – vecchi e nuovi, pregiati e industriali – è libertà nelle associazioni

e nell’uso dei bijoux, non complementi ma letteralmente da indossare.