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Stefano Orrù – Galline in galleria
Stefano racconta che modellare le sue galline è per lui un inesausto divertimento. Non si tratta soltanto della facilità con cui, manipolando l’argilla, dà vita alla forma
Comunicato stampa
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La Bacheca è stata invasa da una torma di galline!
Giunte chissà come, si sono impadronite degli spazi della galleria e ne hanno ricavato una comoda dimora a loro piacimento.
Alcune hanno fatto capannello insieme, e chi si è messa a parlottare, chi a starnazzare rumorosamente; altre invece, più distaccate, paiono intente a recitare il proprio monologo e, da vere attrici quali sono, ci tengono assai ad attirare la nostra attenzione; altre, più quiete, si limitano a tenere d'occhio il circondario, ma chissà cosa passa loro per la mente…
Con le galline sono arrivati anche i galletti: alcuni giovani e baldanzosi, altri, più dignitosi, ben compresi nel proprio ruolo. E poi c'è lui, il re del pollaio, enorme di mole e di presunzione, imperioso e solenne nell'impartire ordini che probabilmente nessuno eseguirà mai.
In realtà lo sappiamo: chi ha portato qui queste creature è Stefano Orrù, un giovane artista attualmente affetto da incontenibile passione per la ceramica. Fa tutto da sé, Stefano: dalla iniziale modellazione dell'argilla sino all'ultima cottura, e siccome usa la tecnica del colombino, ogni gallina è veramente unica.
Sebbene la prima idea sia nata quando ancora frequentava il Liceo Artistico, le opere che qui vediamo sono il risultato di una fase di lavoro iniziata pochi mesi or sono.
Partito dalla definizione di una forma semplice, ben riconoscibile nei primissimi esemplari, Stefano ha presto intuito le possibilità di sviluppo insite in quei volumi sintetici. Così è iniziato il gioco: le dimensioni dei corpi hanno cominciato ad oscillare, i colli si sono allungati a dismisura, le ali hanno cominciato a muoversi liberamente, e poco per volta le sue galline e i suoi galletti si sono rivestiti di piumaggi lussureggianti o di ricchi abbellimenti, mentre sempre più raffinata è diventata la qualità cromatica e tattile delle superfici.
Stefano racconta che modellare le sue galline è per lui un inesausto divertimento. Non si tratta soltanto della facilità con cui, manipolando l'argilla, dà vita alla forma. Stefano infatti ha scoperto non solo che ogni gallina ha la sua personalità, ma che in questi personaggi è facile riconoscere tipi e caratteri assai prossimi alla nostra umanità; in questo modo ha portato in galleria l'universo aneddotico della favola. E allora ecco la sguaiataggine del crocchio di galline pettegole contrapposta al pudore delle giovani gallinelle di buona famiglia; oppure la vanità delle longilinee modelle, sicure della propria beltà, e la supponenza invece delle arcigne signore che pure non possono nascondere la propria aria paesana, così che sotto l'elegante piumaggio da sera ci sembra di intravedere il grembiule da lavoro e le maniche rimboccate.
Ecco: il divertimento di cui parla Stefano Orrù traspare dai gesti, dalle espressioni, dagli ondivaghi, instancabili ammiccamenti delle sue petulanti creature.
Rallegriamoci della loro venuta, finché hanno intenzione di rimanere in città.
Giunte chissà come, si sono impadronite degli spazi della galleria e ne hanno ricavato una comoda dimora a loro piacimento.
Alcune hanno fatto capannello insieme, e chi si è messa a parlottare, chi a starnazzare rumorosamente; altre invece, più distaccate, paiono intente a recitare il proprio monologo e, da vere attrici quali sono, ci tengono assai ad attirare la nostra attenzione; altre, più quiete, si limitano a tenere d'occhio il circondario, ma chissà cosa passa loro per la mente…
Con le galline sono arrivati anche i galletti: alcuni giovani e baldanzosi, altri, più dignitosi, ben compresi nel proprio ruolo. E poi c'è lui, il re del pollaio, enorme di mole e di presunzione, imperioso e solenne nell'impartire ordini che probabilmente nessuno eseguirà mai.
In realtà lo sappiamo: chi ha portato qui queste creature è Stefano Orrù, un giovane artista attualmente affetto da incontenibile passione per la ceramica. Fa tutto da sé, Stefano: dalla iniziale modellazione dell'argilla sino all'ultima cottura, e siccome usa la tecnica del colombino, ogni gallina è veramente unica.
Sebbene la prima idea sia nata quando ancora frequentava il Liceo Artistico, le opere che qui vediamo sono il risultato di una fase di lavoro iniziata pochi mesi or sono.
Partito dalla definizione di una forma semplice, ben riconoscibile nei primissimi esemplari, Stefano ha presto intuito le possibilità di sviluppo insite in quei volumi sintetici. Così è iniziato il gioco: le dimensioni dei corpi hanno cominciato ad oscillare, i colli si sono allungati a dismisura, le ali hanno cominciato a muoversi liberamente, e poco per volta le sue galline e i suoi galletti si sono rivestiti di piumaggi lussureggianti o di ricchi abbellimenti, mentre sempre più raffinata è diventata la qualità cromatica e tattile delle superfici.
Stefano racconta che modellare le sue galline è per lui un inesausto divertimento. Non si tratta soltanto della facilità con cui, manipolando l'argilla, dà vita alla forma. Stefano infatti ha scoperto non solo che ogni gallina ha la sua personalità, ma che in questi personaggi è facile riconoscere tipi e caratteri assai prossimi alla nostra umanità; in questo modo ha portato in galleria l'universo aneddotico della favola. E allora ecco la sguaiataggine del crocchio di galline pettegole contrapposta al pudore delle giovani gallinelle di buona famiglia; oppure la vanità delle longilinee modelle, sicure della propria beltà, e la supponenza invece delle arcigne signore che pure non possono nascondere la propria aria paesana, così che sotto l'elegante piumaggio da sera ci sembra di intravedere il grembiule da lavoro e le maniche rimboccate.
Ecco: il divertimento di cui parla Stefano Orrù traspare dai gesti, dalle espressioni, dagli ondivaghi, instancabili ammiccamenti delle sue petulanti creature.
Rallegriamoci della loro venuta, finché hanno intenzione di rimanere in città.
20
dicembre 2007
Stefano Orrù – Galline in galleria
Dal 20 dicembre 2007 al 06 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA BACHECA
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)
Orario di apertura
dalle 18:00 alle 20:00
Vernissage
20 Dicembre 2007, ore 19
Autore
Curatore