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Stefano Serretta @ LAVAPIU
Nell’opera realizzata da Stefano per LAVAPIU, intitolata “Kipple spin-dryer”, una figura né adulta né bambina è accasciata su un fianco.
Comunicato stampa
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Stefano Serretta @ LAVAPIU - Gennaio/Febbraio 2022 - Celeste - Teramo
Celeste is a pro-apocalyptic curatorial project by Alessandro Di Massimo e Claudia Petraroli.
Stefano Serretta dedica una parte significativa della propria produzione al disegno, ricostruendo in un immaginario riconoscibile, acido e allucinato, gli scenari sociali e politici degli ultimi vent’anni. Specie di graphic novel senza dialoghi o quasi, nei personaggi di Serretta le deformazioni fisiche coincidono con quelle morali. Nell’opera realizzata per LAVAPIU, intitolata “Kipple spin-dryer”, una figura né adulta né bambina è accasciata su un fianco. Il torso, divenuto trasparente, rende visibile un lungo tubo che dallo stomaco attraversa l’esofago e fuoriesce dalla bocca. Assumendo la metafora della lavanda gastrica, Serretta riprende uno dei primissimi passi del Capitale, in cui Marx definisce la merce come ciò che soddisfa bisogni umani di qualsiasi tipo, “sia che essi provengano dallo stomaco o che provengano dalla fantasia, non cambia nulla.” Il titolo dell’opera, Kipple spin-dryer, riprende il termine utilizzato da Philip K. Dick nel romanzo Do the androids dream about electric sheeps? (Il cacciatore di Androidi). I kipple designa l’oggetto inservibile, lo scarto destinato a riprodursi senza controllo nello spazio domestico. «Kipple, oggetti inutilizzati come posta spazzatura o scatole di fiammiferi vuote o carta stagnole delle gomme da masticare. Quando non c’è nessuno il Kipple si riproduce. Per esempio se vai a letto lasciando del Kipple per terra nell’appartamento, quando di svegli ne troverai il doppio. Cresce sempre. Nessuno può vincere contro il Kipple, se non forse temporaneamente o in un luogo particolare».
ENGLISH
Stefano Serretta dedicates a significant part of his production to drawing, recreating the sociopolitical scenarios of the last twenty years in an acid and hallucinated imaginary. Stefano creates graphic-novel like works without dialogs, populated by characters in which physical and moral deformity coincides. Kipple spin-dryer is the title of the work presented for LAVAPIU. A figure in between adult and childish looks lies on the side. A transparent torso exposes a pipe going through the stomach, the oesophagus up until the mouth of the figure. Using the metaphor of the stomach pumping, Serretta reconnects to one of the first passage of Marx's Capital, in which he defines goods as something that fulfils all human needs, “ whether they hail from the stomach or from imagination, it makes no difference ”. The title “Kipple spin-dryer” is borrowed from a term used by Philip K. Dick in his novel “Do Androids dream about electric sheeps?” The Kipple repesents a useless object, scrap material intended to reproduce itself without control in the domestic space.
Celeste is a pro-apocalyptic curatorial project by Alessandro Di Massimo e Claudia Petraroli.
Stefano Serretta dedica una parte significativa della propria produzione al disegno, ricostruendo in un immaginario riconoscibile, acido e allucinato, gli scenari sociali e politici degli ultimi vent’anni. Specie di graphic novel senza dialoghi o quasi, nei personaggi di Serretta le deformazioni fisiche coincidono con quelle morali. Nell’opera realizzata per LAVAPIU, intitolata “Kipple spin-dryer”, una figura né adulta né bambina è accasciata su un fianco. Il torso, divenuto trasparente, rende visibile un lungo tubo che dallo stomaco attraversa l’esofago e fuoriesce dalla bocca. Assumendo la metafora della lavanda gastrica, Serretta riprende uno dei primissimi passi del Capitale, in cui Marx definisce la merce come ciò che soddisfa bisogni umani di qualsiasi tipo, “sia che essi provengano dallo stomaco o che provengano dalla fantasia, non cambia nulla.” Il titolo dell’opera, Kipple spin-dryer, riprende il termine utilizzato da Philip K. Dick nel romanzo Do the androids dream about electric sheeps? (Il cacciatore di Androidi). I kipple designa l’oggetto inservibile, lo scarto destinato a riprodursi senza controllo nello spazio domestico. «Kipple, oggetti inutilizzati come posta spazzatura o scatole di fiammiferi vuote o carta stagnole delle gomme da masticare. Quando non c’è nessuno il Kipple si riproduce. Per esempio se vai a letto lasciando del Kipple per terra nell’appartamento, quando di svegli ne troverai il doppio. Cresce sempre. Nessuno può vincere contro il Kipple, se non forse temporaneamente o in un luogo particolare».
ENGLISH
Stefano Serretta dedicates a significant part of his production to drawing, recreating the sociopolitical scenarios of the last twenty years in an acid and hallucinated imaginary. Stefano creates graphic-novel like works without dialogs, populated by characters in which physical and moral deformity coincides. Kipple spin-dryer is the title of the work presented for LAVAPIU. A figure in between adult and childish looks lies on the side. A transparent torso exposes a pipe going through the stomach, the oesophagus up until the mouth of the figure. Using the metaphor of the stomach pumping, Serretta reconnects to one of the first passage of Marx's Capital, in which he defines goods as something that fulfils all human needs, “ whether they hail from the stomach or from imagination, it makes no difference ”. The title “Kipple spin-dryer” is borrowed from a term used by Philip K. Dick in his novel “Do Androids dream about electric sheeps?” The Kipple repesents a useless object, scrap material intended to reproduce itself without control in the domestic space.
01
gennaio 2022
Stefano Serretta @ LAVAPIU
Dal primo gennaio al 28 febbraio 2022
personale
Location
Celeste
Teramo, Via Luigi Tripoti, (TE)
Teramo, Via Luigi Tripoti, (TE)
Orario di apertura
Visitabile 24 ore su 24
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Autore
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Autore testo critico