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Stefano Sommariva – Astrazioni che volano libere. La libertà fantastica delle geometrie
L’attuale esposizione di opere di Sommariva alla Galleria Eleutheros e allo Studio Lucio Fontanaha il merito di riproporre un universo estetico fondato su principi di non oggettività ( tipico dell’astrattismo storico ) rielaborato però in chiave personale e attraverso criteri postmoderni, un senso nuovo del “concreto” che ha sposato la difficile poetica “suprematista” di Malevic alle immagini archetipe e fantastiche di Licini
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Pochi pittori che, come Stefano Sommariva, genovese, classe 1964, hanno saputo profittare
della naturale inclinazione al nomadismo per riscoprire, con la propria umanità quanto fosse
importante perseguire lo specifico vocazionale piuttosto che andare dietro la moda, spesso
indotta da una errata interpretazione sociologica della storia dell’arte. E’ lui stesso a dirci
- avendolo scritto nella presentazione che introduceva la personale dell’autunno scorso presso la sala mostre della Villa Tudor nello Storico Parco Serra - il bisogno di ritrovarsi nelle radici della propria identità artistica, originariamente espressa terminati i corsi dell’Accademia Ligustica, da proposizioni postcostruttiviste successive a una sorta di interazione tra l’action painting e gli elementi strutturali maturati nell’arte contemporanea con le avanguardie storiche.
Di fatto, nel 2001, avvertendo la necessità di comunicare le proprie emozioni per quanto
accaduto l’11 settembre e riuscendo a fondere diverse suggestioni del linguaggio visivo,
aveva ottenuto una sorta di figurazione altamente emblematica.
Tuttavia memoria e nostalgia per il dettato di Luciano Fiannacca, che gli è stato insegnante
al Liceo Artistico Nicolò Barabino, nonché una ulteriore presa di coscienza fattasi consapevole
delle lezioni di Borella, Bargoni, Turcato, Dorazio e Perilli, lo hanno riportato a ricercare, nel
colore e nella definizione spaziale, quella intensità luminosa e formale di cui aveva intuito
l’importanza.
L’attuale esposizione di opere di Stefano Sommariva alla Galleria Eleutheros e allo Studio Lucio Fontana di Albissola Marina ha il merito, quindi, di riproporre un universo estetico fondato su principi di non oggettività ( tipico dell’astrattismo storico ) rielaborato però in chiave personale e attraverso criteri postmoderni, un senso nuovo del “concreto” che ha sposato la difficile poetica
“suprematista” di Malevic alle immagini archetipe e fantastiche di Licini. Nei quadri recenti
di Sommariva la stessa geometria acquista, per effetto cromatico e per disposizione spaziale,
una sua inedita libertà fantastica e la rappresentazione astratta assume di proposito, quella
supremazia della sensibilità pura che anima ed evoca la struttura intima dell’uomo, sulla
scia spirituale dei simbolisti che proposero a modello la realtà interiore piuttosto che
il mondo esterno. Germano Beringheli
della naturale inclinazione al nomadismo per riscoprire, con la propria umanità quanto fosse
importante perseguire lo specifico vocazionale piuttosto che andare dietro la moda, spesso
indotta da una errata interpretazione sociologica della storia dell’arte. E’ lui stesso a dirci
- avendolo scritto nella presentazione che introduceva la personale dell’autunno scorso presso la sala mostre della Villa Tudor nello Storico Parco Serra - il bisogno di ritrovarsi nelle radici della propria identità artistica, originariamente espressa terminati i corsi dell’Accademia Ligustica, da proposizioni postcostruttiviste successive a una sorta di interazione tra l’action painting e gli elementi strutturali maturati nell’arte contemporanea con le avanguardie storiche.
Di fatto, nel 2001, avvertendo la necessità di comunicare le proprie emozioni per quanto
accaduto l’11 settembre e riuscendo a fondere diverse suggestioni del linguaggio visivo,
aveva ottenuto una sorta di figurazione altamente emblematica.
Tuttavia memoria e nostalgia per il dettato di Luciano Fiannacca, che gli è stato insegnante
al Liceo Artistico Nicolò Barabino, nonché una ulteriore presa di coscienza fattasi consapevole
delle lezioni di Borella, Bargoni, Turcato, Dorazio e Perilli, lo hanno riportato a ricercare, nel
colore e nella definizione spaziale, quella intensità luminosa e formale di cui aveva intuito
l’importanza.
L’attuale esposizione di opere di Stefano Sommariva alla Galleria Eleutheros e allo Studio Lucio Fontana di Albissola Marina ha il merito, quindi, di riproporre un universo estetico fondato su principi di non oggettività ( tipico dell’astrattismo storico ) rielaborato però in chiave personale e attraverso criteri postmoderni, un senso nuovo del “concreto” che ha sposato la difficile poetica
“suprematista” di Malevic alle immagini archetipe e fantastiche di Licini. Nei quadri recenti
di Sommariva la stessa geometria acquista, per effetto cromatico e per disposizione spaziale,
una sua inedita libertà fantastica e la rappresentazione astratta assume di proposito, quella
supremazia della sensibilità pura che anima ed evoca la struttura intima dell’uomo, sulla
scia spirituale dei simbolisti che proposero a modello la realtà interiore piuttosto che
il mondo esterno. Germano Beringheli
24
maggio 2008
Stefano Sommariva – Astrazioni che volano libere. La libertà fantastica delle geometrie
Dal 24 maggio al 22 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE ELEUTHEROS
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 23, (Savona)
Albissola Marina, Via Cristoforo Colombo, 23, (Savona)
Orario di apertura
17:00 - 20:00 lunedì chiuso
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18
Autore