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Stefano Volpe – Vegetale armato
Proposto da Tibe all’interno di “Studio Destate”, lo scultore Stefano Volpe fa riscoprire agli avventori di “AGC Dinner Club” il valore dell’arte come espressione di un sapere e un saper fare prima di tutto artigianale. Dalle ore 19.00 un nuova brezza spira tra le vetrate degli spazi di Porto Valtravaglia, sette sculture in materiali distanti tracciano le linee guida della produzione dell’artista di Malnate.
Comunicato stampa
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Proposto da Tibe all’interno di “Studio Destate”, lo scultore Stefano Volpe fa riscoprire agli avventori di “AGC Dinner Club” il valore dell’arte come espressione di un sapere e un saper fare prima di tutto artigianale. Dalle ore 19.00 un nuova brezza spira tra le vetrate degli spazi di Porto Valtravaglia, sette sculture in materiali distanti tracciano le linee guida della produzione dell’artista di Malnate.
Vegetale Armato
Anche se di grandi dimensioni, le sculture di Stefano Volpe richiamano l’idea della leggerezza, un vento sembra muovere le ampie volute dei lavori in marmo o in legno dell’artista di Malnate, un vento non distruttivo ma una forza vitale che prende vigore dall’interno della materia sospingendola verso il cielo.
Bravo artigiano ed ottimo conoscitore della materia, Stefano Volpe si avvale di strumenti classici affiancandoli a quelli della contemporaneità. La tradizione degli scalpelli, delle sgorbie e delle gradine sposa la moderna irruenza della saldatrice, del flessibile e del martello pneumatico, materie antiche come il marmo, la pietra etrusca, la terracotta e l’ebano si uniscono alla imprevedibili modulazioni dell’espanso e del vetroresina. Figura costante nel repertorio di Volpe, l’albero. l’albero come sintesi tra natura e cultura, tra virtù plastica ed intellettuale. Scrive di lui Mario De Micheli:
“Tutte le sue opere sono così, ricche di particolari appassionanti. Gli alberi in particolare lo intrigano come un presupposto sicuro. Lì ha sempre, in modo emotivo, quasi in maniera elevata e profonda, mostrato la sua sensibilità. Sono sempre ricche di particolari, che rilevano un attaccamento alla terra, anche se sono ricche e feconde di generosa indipendenza.
I suoi alberi sono privilegiati: l'uomo ha intorno a sè energia, da cui dipartono fasci di vitalià. Ecco: da lui si diramano una serie di impegni che garantiscono la sua fedeltà terrestre. La sua opera non smentisce: il volto di un uomo, ricco di particolari suggestivi. Ha la struttura di un volto terrestre come sempre, ma ha ricca dimensione che si dipana in alto come se la sua struttura non finisse mai. Ma è il suo volto che soprattutto è interessante: è ricco di nervi affioranti, di energia che si dichiara.”
Note Biografiche
Stefano Volpe è nato a Varese il 14 dicembre 1966, vive e lavora nel suo grande studio/officina a Malnate.
Terminati gli studi superiori artistici nel 1984, inizia una serie di approfondimenti tecnici e pratici sperimentando materiali vari.
La sua scultura si porta oltre i confini spazio-temporali per una forte impaginazione che accoglie figure-simbolo. Aleggiano arcane valenze nei materiali prediletti, quali il legno, la pietra, il marmo, il ferro, il grés. Il lungo e metodico lavoro svolto negli anni (committenze pubbliche e private, concorsi, simposi e ricerche personali) lo ha aiutato ad approfondire la giusta tecnica, sviluppando estrema padronanza ai confini del virtuosismo.
Partecipa a vari premi per la scultura e a mostre collettive oltre che personali in diverse città italiane quali Cagliari, Milano, Varese, Perugia, Firenze, Gallarate e nel 1998, alla "Edition of art international Kunstmesse" di Innsbruck (Austria). Attualmente i suoi progetti per esposizioni personali e concorsi si stanno orientando oltre oceano, negli Stati Uniti, dove stimoli e incoraggiamenti sono pressanti ed allettanti.
In questi due ultimi anni, sta lavorando ad un progetto per l'esecuzione di grandi opere in resina poliestere da collocare in ampi spazi pubblici all'aperto.
Vegetale Armato
Anche se di grandi dimensioni, le sculture di Stefano Volpe richiamano l’idea della leggerezza, un vento sembra muovere le ampie volute dei lavori in marmo o in legno dell’artista di Malnate, un vento non distruttivo ma una forza vitale che prende vigore dall’interno della materia sospingendola verso il cielo.
Bravo artigiano ed ottimo conoscitore della materia, Stefano Volpe si avvale di strumenti classici affiancandoli a quelli della contemporaneità. La tradizione degli scalpelli, delle sgorbie e delle gradine sposa la moderna irruenza della saldatrice, del flessibile e del martello pneumatico, materie antiche come il marmo, la pietra etrusca, la terracotta e l’ebano si uniscono alla imprevedibili modulazioni dell’espanso e del vetroresina. Figura costante nel repertorio di Volpe, l’albero. l’albero come sintesi tra natura e cultura, tra virtù plastica ed intellettuale. Scrive di lui Mario De Micheli:
“Tutte le sue opere sono così, ricche di particolari appassionanti. Gli alberi in particolare lo intrigano come un presupposto sicuro. Lì ha sempre, in modo emotivo, quasi in maniera elevata e profonda, mostrato la sua sensibilità. Sono sempre ricche di particolari, che rilevano un attaccamento alla terra, anche se sono ricche e feconde di generosa indipendenza.
I suoi alberi sono privilegiati: l'uomo ha intorno a sè energia, da cui dipartono fasci di vitalià. Ecco: da lui si diramano una serie di impegni che garantiscono la sua fedeltà terrestre. La sua opera non smentisce: il volto di un uomo, ricco di particolari suggestivi. Ha la struttura di un volto terrestre come sempre, ma ha ricca dimensione che si dipana in alto come se la sua struttura non finisse mai. Ma è il suo volto che soprattutto è interessante: è ricco di nervi affioranti, di energia che si dichiara.”
Note Biografiche
Stefano Volpe è nato a Varese il 14 dicembre 1966, vive e lavora nel suo grande studio/officina a Malnate.
Terminati gli studi superiori artistici nel 1984, inizia una serie di approfondimenti tecnici e pratici sperimentando materiali vari.
La sua scultura si porta oltre i confini spazio-temporali per una forte impaginazione che accoglie figure-simbolo. Aleggiano arcane valenze nei materiali prediletti, quali il legno, la pietra, il marmo, il ferro, il grés. Il lungo e metodico lavoro svolto negli anni (committenze pubbliche e private, concorsi, simposi e ricerche personali) lo ha aiutato ad approfondire la giusta tecnica, sviluppando estrema padronanza ai confini del virtuosismo.
Partecipa a vari premi per la scultura e a mostre collettive oltre che personali in diverse città italiane quali Cagliari, Milano, Varese, Perugia, Firenze, Gallarate e nel 1998, alla "Edition of art international Kunstmesse" di Innsbruck (Austria). Attualmente i suoi progetti per esposizioni personali e concorsi si stanno orientando oltre oceano, negli Stati Uniti, dove stimoli e incoraggiamenti sono pressanti ed allettanti.
In questi due ultimi anni, sta lavorando ad un progetto per l'esecuzione di grandi opere in resina poliestere da collocare in ampi spazi pubblici all'aperto.
31
luglio 2009
Stefano Volpe – Vegetale armato
Dal 31 luglio al 27 agosto 2009
arte contemporanea
Location
AGC DINNER CLUB
Porto Valtravaglia, Piazza Imbarcadero, 2, (Varese)
Porto Valtravaglia, Piazza Imbarcadero, 2, (Varese)
Vernissage
31 Luglio 2009, ore 19
Sito web
www.myspace.com/tibesuite
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