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Stefano Zaratin – Eden oltre il giardino
Sculture minimaliste di nature morte che riportano allo sguardo un ossimoro tra l’armonia della creazione originale e la sua totale assenza, per percepire quella insana spinta, molto umana , che porta ad andare oltre il giardino di Eden.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fieri di premiare Stefano Zaratin quale vincitore della seconda edizione del nostro premio d'arte contemporanea ArtRise 2021, ospitando la sua personale che aprirà il 23 settembre e che segnerà l'inizio della seconda ed ultima parte dell'anno che chiuderemo in festa il 2 dicembre con l'inaugurazione della collettiva della terza edizione del premio.
Stafano Zaratin vive e lavora a Mestre. Ha una prima formazione in campo scientifico e successivamente si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Il progetto che presenta in galleria è il suo biglietto da visita, essenza di una costante ricerca artistica rivolta ad indagare sul difficile e spesso conflittuale rapporto tra l'uomo e la natura.
I segni distintivi delle opere di Zaratin e la sua cifra stilistica sono riconoscibili da due fattori principali il primo è l' estrema attenzione alla scelta dei materiali ed in particolar modo alla loro plasticità intrinseca, al loro stato naturale che ne esalti il senso tattile; la seconda è la scelta cromatica minimalista che esalta le forme rispetto alla luce evitando che lo sguardo si disperda ma si focalizzi sull'essenza del messaggio.
“Eden, oltre il giardino” viene realizzata per suscitare, provocare un' esperienza visiva ed emotiva scomoda, un ossimoro tra la purezza dell'ambiente e la contaminazione del passaggio dell'uomo. Come spesso accade il frutto della manipolazione e del controllo umano sull' armonia della creazione originale, è un' ibridazione che suscita repulsione e nello stesso tempo attrae, come il senso di vertigine mentre ci troviamo in bilico sul baratro.
Una mostra che desidera essere una lente d'ingrandimento su quel sottile conflitto interiore, sapientemente sommerso dal nostro ego ma non meno nocivo di quelli aperti tra nazioni, popoli, razze, religioni e culture.
Sculture minimaliste di nature morte che riportano allo sguardo un ossimoro tra l'armonia della creazione originale e la sua totale assenza per percepire quel insana spinta, molto umana , che ci porta ad andare oltre il giardino di Eden.
Sabato 7 ottobre durante la Giornata del Contemporaneo organizzata da A.M.A.C.I (ASSOCIAZIONE DEI MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANI) alla sua diciannovesima edizione, la mostra sarà aperta con orario continuato dalle 11 alle 19 e per l'occasione ospiterà una performance del Ensamble S139
Tema di questa edizione è proprio quello dell’ecologia, connesso a quello della sostenibilità, che si allinea perfettamente con la proposta di OAH attraverso la personale di Stefano Zaratin.
Stafano Zaratin vive e lavora a Mestre. Ha una prima formazione in campo scientifico e successivamente si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Il progetto che presenta in galleria è il suo biglietto da visita, essenza di una costante ricerca artistica rivolta ad indagare sul difficile e spesso conflittuale rapporto tra l'uomo e la natura.
I segni distintivi delle opere di Zaratin e la sua cifra stilistica sono riconoscibili da due fattori principali il primo è l' estrema attenzione alla scelta dei materiali ed in particolar modo alla loro plasticità intrinseca, al loro stato naturale che ne esalti il senso tattile; la seconda è la scelta cromatica minimalista che esalta le forme rispetto alla luce evitando che lo sguardo si disperda ma si focalizzi sull'essenza del messaggio.
“Eden, oltre il giardino” viene realizzata per suscitare, provocare un' esperienza visiva ed emotiva scomoda, un ossimoro tra la purezza dell'ambiente e la contaminazione del passaggio dell'uomo. Come spesso accade il frutto della manipolazione e del controllo umano sull' armonia della creazione originale, è un' ibridazione che suscita repulsione e nello stesso tempo attrae, come il senso di vertigine mentre ci troviamo in bilico sul baratro.
Una mostra che desidera essere una lente d'ingrandimento su quel sottile conflitto interiore, sapientemente sommerso dal nostro ego ma non meno nocivo di quelli aperti tra nazioni, popoli, razze, religioni e culture.
Sculture minimaliste di nature morte che riportano allo sguardo un ossimoro tra l'armonia della creazione originale e la sua totale assenza per percepire quel insana spinta, molto umana , che ci porta ad andare oltre il giardino di Eden.
Sabato 7 ottobre durante la Giornata del Contemporaneo organizzata da A.M.A.C.I (ASSOCIAZIONE DEI MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANI) alla sua diciannovesima edizione, la mostra sarà aperta con orario continuato dalle 11 alle 19 e per l'occasione ospiterà una performance del Ensamble S139
Tema di questa edizione è proprio quello dell’ecologia, connesso a quello della sostenibilità, che si allinea perfettamente con la proposta di OAH attraverso la personale di Stefano Zaratin.
23
settembre 2023
Stefano Zaratin – Eden oltre il giardino
Dal 23 settembre al 21 ottobre 2023
arte contemporanea
Location
OPEN ART HOUSE
Ivrea, Via San Gaudenzio, 10b, (Torino)
Ivrea, Via San Gaudenzio, 10b, (Torino)
Orario di apertura
mercoledì e venerdì 15-19.30
altri giorni su appuntamento
Vernissage
23 Settembre 2023, 18
Sito web
Ufficio stampa
Open Art House uff. stampa
Autore
Curatore