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Stefano Zardini – Anemos
Una mostra in un nuovo concept. Focus su Mosca, New York e Parigi come non si sono mai viste prima. Perché i luoghi ritratti nella serie Anemos non sono semplici contenitori, ma architetture viventi, che respirano e vibrano, scenografie in divenire della storia del mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ANEMOS, UNA MOSTRA TUTTA DA “SCARTARE”
INAUGURA A BOLOGNA il progetto ART POP UP
Metropoli, anima e visione negli scatti di Stefano Zardini
Giovedì 28 gennaio, ore 22.00
Bologna, via Galliera 31/c
After dinner a cura di Sosushi e Viniamo.it
Bologna, XV gennaio 2010_Unica raccomandazione, la massima puntualità. Perché lo show avrà inizio proprio nel momento in cui si apriranno le porte.
Inaugurazione decisamente fuori dagli schemi quella che metterà in scena il primo evento Art Pop Up che renderà protagonisti tutti i suoi ospiti. Alle 22.00 in punto, la temporary gallery si lascerà “scartare”, svelando le suggestive immagini di Stefano Zardini.
Inaugura con un maestro della fotografia e del reportage il format costruito e promosso da Omnia Relations (agenzia di organizzazione eventi e di attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni), Mamalab (agenzia creativa di progetto e comunicazione) e Intermediammh (web agency) per dare vita a nuove esperienze di fruizione dell’arte e del design. Con una modalità sempre uguale e dunque sempre diversa: tutta da scoprire.
«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura. D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».
Italo Calvino, Le città invisibili
LA MOSTRA
Un viaggio nell’essenza più nascosta di tre città, tre storie, tre culture. Questo il lavoro di ricerca del fotografo Stefano Zardini cui è dedicato il primo ART POP UP, lo spazio che dà spazio alla creatività che si materializza all’interno del calendario di Arte Fiera Off.
E così prenderà forma Anemos. Una mostra in un nuovo concept. Focus su Mosca, New York e Parigi come non si sono mai viste prima. Perché i luoghi ritratti nella serie Anemos non sono semplici contenitori, ma architetture viventi, che respirano e vibrano, scenografie in divenire della storia del mondo.
Zardini si è divertito ad andare a caccia di scorci dimenticati, angoli apparentemente isolati, ma anche di costruzioni simbolo. Il tutto utilizzando una tecnica, quella del ‘mosso fotografico’ che permette all’obiettivo di produrre immagini che vanno aldilà di ciò che è semplice rappresentazione, arrivando al cuore delle cose. Basta guardare l’Empire State Building, nelle sue luci squillanti, o perdersi nella spirale colorata del Guggenheim, per cogliere tutta la carica di New York, il senso di eterno fermento che caratterizza una delle più imponenti metropoli del globo. Stessa cosa accade per Mosca, ma questa volta l’atmosfera è completamente diversa, qui nelle immagini degli edifici di oggi si ritrova la malinconia della Russia cupa e severa d’un tempo, l’impronta forte di quell’impero che ancora adesso, a vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, rimane vivo nella memoria e nelle coscienze. Parigi conclude questa serie di foto, o sarebbe meglio dire di suggestioni, parlando di una città evanescente, dove colori sfumati si uniscono a linee e forme geometriche, che incorniciano il cielo. Le città sono finalmente visibili nel loro più silenzioso respiro, protagoniste di 15 scatti - selezione di un lavoro ben più ampio - dove storia comune e personale dialogano, mostrando una visione dinamica, inedita e poetica di un mondo più che mai vivo nella sua essenza.
Questo lavoro, realizzato negli ultimi cinque anni da Stefano Zardini – fotografo originario di Cortina d’Ampezzo, ma ormai cittadino del mondo -, è una sintesi della sua lunga ricerca fotografica. Fotoreporter per professione, Zardini è una grande firma di testate importanti come Magazine RCS, Panorama, AD, The Times e Vogue e le sue opere sono state esposte anche a Parigi, Milano, Bangkok, New York, Ginevra e Vienna.
Altre opere di Fine Art dello stesso autore sono esposte fino al 7 febbraio 2010 alla galleria Ikonos Art Gallery di Cortina D’Ampezzo con la mostra “Noi e loro ovvero dei dorsi”. Un viaggio attraverso 18 immagini di “dorsi” con cui Zardini pone e si pone un interrogativo sul diritto di ogni essere al rispetto e ad un’esistenza dignitosa.
Profilo
Stefano Zardini inizia i suoi studi di fotografia a Milano, per poi trasferirsi a Londra, dove si specializza nell’arte del ritratto e del reportage.
Lavora quindi per Harper’s Bazaar e Vogue quindi collabora con diverse riviste geografiche, sportive e di architettura.
Reportage
Ben presto il suo interesse si rivolge al fotogiornalismo. E’ tra i pochi fotografi occidentali ad entrare in nazioni ancora chiuse negli anni ‘70 e ‘80 quali il Vietnam, l'Oman, lo Yemen del Sud, l'Arabia Saudita, l'Albania.
I suoi reportage lo portano in 60 paesi del mondo dove documenta guerre, situazioni di emergenza e problematiche sociali. Una selezione :
guerra Ciad -Libia-1986
siccità nel Sahel e nel Sahara, 1986
guerra Iran-Iraq 1987
Angola 1988
guerra civile in Mozambico 1988
terremoto in Armenia, 1988
uragano nel Bangladesh, 1991
India, sulle condizioni di lavoro dei Dalit e sulla
prostituzione, 2006 (presentato al Festival Internazionale di
Fotogiornalismo di Perpignan – Visa pour l’Image 2008).
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Tajikistan, traffico di stupefacenti sul confine con l’Afganistan, 2000 e 2008 (Reportage commissionato dall’United Nations Office on Drugs and Crime)
Russia, AIDS, homeless, prostitution, 2007
energia: il lavoro sulle piattaforme nel Mare del Nord, Gazprom - Estrazione di gas in Siberia, 2008
Reportage di carattere sportivo. Una selezione:
Fuori e dentro il campo con il Petrarca Rugby, 2006. Pubblicazione del libro “Uno di sessanta” per i 60 anni di attività del Petrarca Rugby
Polo estivo e su neve, sci alpino, alpinismo, hockey su ghiaccio.
Reportage sulle Dolomiti:
il vasto archivio comprende oltre 100.000 immagini delle Dolomiti nei vari aspetti:
natura e paesaggi, eventi, cultura, sport, avventura.
Pubblicato
40 libri fotografici dei quali 27 come unico autore.
Magazines
Airone - Alp - Alpin - Atlante - Bell’Italia - Bell’Europa - Berge - bmm -
Condè Nast AD Architectural Digest - Condè Nast Traveller - Der Spiegel - European - Travel and Life - Magazine del Corriere della Sera - Max -
Monsieur - Domus Montagne - Panorama - Ski - Vogue - Sport Week -
The Times - Town & Country oltre a numerosi house organs.
Films
Autore e regista di 40 filmati tra Corti, filmati d’avventura, sport e corporate.
Corporate: Salice, Dainese, Alpinestar, Spitfire jeans, Gilera, Piaggio,
Barilla, ICI Pharma.
ONG: Noi per Loro, Insieme per la Pace.
Il film “Un’idea della Pace”, realizzato nel Sahel e Sahara sulla grande siccità
è stato proiettato anche alla Casa Bianca, al Kremlino e al Palazzo di Vetro
sede dell’ONU a New York
Premi:
Gran Premio Pirelli per il miglior film al Festival Internazionale di
Cinematografia sportiva e motoristica al Motorshow di Bologna 1977
Stambecco d’Argento al Concorso Internazionale di Cinematografia
Sportiva. Saint-Vincent 1978
Genziana d’Argento al 28° Film Festival Internazionale di Cinematografia
di Montagna ed Esplorazione, Trento 1980
Fine Art
Stefano Zardini è un fotografo in continua evoluzione, sempre aperto alla esplorazione di nuove tecniche e forme di comunicazione.
La sua innata passione per l'arte fotografica lo ha portato negli ultimi anni a mettere da parte lo stile documentaristico per dedicarsi con sempre maggior impegno ed entusiasmo alla Fine Art, per la quale oggi è molto apprezzato, grazie allo stile personale e rarefatto della sua ricerca, all'uso originale della macchina fotografica e all'interpretazione creativa della realtà.
Le opere di Stefano Zardini sono presenti in diverse collezioni private di arte contemporanea a:
St. Moritz - Roma - New York - Dusseldorf - Milano - Bari - Barcellona -
Montecarlo - Bologna - Klosters - Parma - Brescia - Derbyshire - Prato -
Zurigo - Parigi - Napoli - Londra - Vienna - Genova - Brentford - Ortisei -
Sestriere - Cortina - Capalbio -Bari - Padova - Torino - Bergamo.
Mostre ed esposizioni
26 esposizioni personali tra: Roma - Cortina - Milano - Solferino - Palermo - Ginevra - Parigi - Klosters.
7 mostre collettive tra: Cortina - Milano - Brescia - New York - Bangkok - Vienna.
Membro di "Photographers without borders"
Membro ASMP American Society of Media Photographers
Affiliato TAU Visual
Premiato: Salotto Veneto 1994
Qualified Italian Photographer (QIP) in: Ritratto – Reportage – Paesaggio
Qualified European Photographer (QEP) in: Reportage
Invitato a “Roma Fotografia” 2007
Selezionato a “Visa pour l’Image 2008 – Perpignan”
INAUGURA A BOLOGNA il progetto ART POP UP
Metropoli, anima e visione negli scatti di Stefano Zardini
Giovedì 28 gennaio, ore 22.00
Bologna, via Galliera 31/c
After dinner a cura di Sosushi e Viniamo.it
Bologna, XV gennaio 2010_Unica raccomandazione, la massima puntualità. Perché lo show avrà inizio proprio nel momento in cui si apriranno le porte.
Inaugurazione decisamente fuori dagli schemi quella che metterà in scena il primo evento Art Pop Up che renderà protagonisti tutti i suoi ospiti. Alle 22.00 in punto, la temporary gallery si lascerà “scartare”, svelando le suggestive immagini di Stefano Zardini.
Inaugura con un maestro della fotografia e del reportage il format costruito e promosso da Omnia Relations (agenzia di organizzazione eventi e di attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni), Mamalab (agenzia creativa di progetto e comunicazione) e Intermediammh (web agency) per dare vita a nuove esperienze di fruizione dell’arte e del design. Con una modalità sempre uguale e dunque sempre diversa: tutta da scoprire.
«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura. D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».
Italo Calvino, Le città invisibili
LA MOSTRA
Un viaggio nell’essenza più nascosta di tre città, tre storie, tre culture. Questo il lavoro di ricerca del fotografo Stefano Zardini cui è dedicato il primo ART POP UP, lo spazio che dà spazio alla creatività che si materializza all’interno del calendario di Arte Fiera Off.
E così prenderà forma Anemos. Una mostra in un nuovo concept. Focus su Mosca, New York e Parigi come non si sono mai viste prima. Perché i luoghi ritratti nella serie Anemos non sono semplici contenitori, ma architetture viventi, che respirano e vibrano, scenografie in divenire della storia del mondo.
Zardini si è divertito ad andare a caccia di scorci dimenticati, angoli apparentemente isolati, ma anche di costruzioni simbolo. Il tutto utilizzando una tecnica, quella del ‘mosso fotografico’ che permette all’obiettivo di produrre immagini che vanno aldilà di ciò che è semplice rappresentazione, arrivando al cuore delle cose. Basta guardare l’Empire State Building, nelle sue luci squillanti, o perdersi nella spirale colorata del Guggenheim, per cogliere tutta la carica di New York, il senso di eterno fermento che caratterizza una delle più imponenti metropoli del globo. Stessa cosa accade per Mosca, ma questa volta l’atmosfera è completamente diversa, qui nelle immagini degli edifici di oggi si ritrova la malinconia della Russia cupa e severa d’un tempo, l’impronta forte di quell’impero che ancora adesso, a vent’anni dalla caduta del muro di Berlino, rimane vivo nella memoria e nelle coscienze. Parigi conclude questa serie di foto, o sarebbe meglio dire di suggestioni, parlando di una città evanescente, dove colori sfumati si uniscono a linee e forme geometriche, che incorniciano il cielo. Le città sono finalmente visibili nel loro più silenzioso respiro, protagoniste di 15 scatti - selezione di un lavoro ben più ampio - dove storia comune e personale dialogano, mostrando una visione dinamica, inedita e poetica di un mondo più che mai vivo nella sua essenza.
Questo lavoro, realizzato negli ultimi cinque anni da Stefano Zardini – fotografo originario di Cortina d’Ampezzo, ma ormai cittadino del mondo -, è una sintesi della sua lunga ricerca fotografica. Fotoreporter per professione, Zardini è una grande firma di testate importanti come Magazine RCS, Panorama, AD, The Times e Vogue e le sue opere sono state esposte anche a Parigi, Milano, Bangkok, New York, Ginevra e Vienna.
Altre opere di Fine Art dello stesso autore sono esposte fino al 7 febbraio 2010 alla galleria Ikonos Art Gallery di Cortina D’Ampezzo con la mostra “Noi e loro ovvero dei dorsi”. Un viaggio attraverso 18 immagini di “dorsi” con cui Zardini pone e si pone un interrogativo sul diritto di ogni essere al rispetto e ad un’esistenza dignitosa.
Profilo
Stefano Zardini inizia i suoi studi di fotografia a Milano, per poi trasferirsi a Londra, dove si specializza nell’arte del ritratto e del reportage.
Lavora quindi per Harper’s Bazaar e Vogue quindi collabora con diverse riviste geografiche, sportive e di architettura.
Reportage
Ben presto il suo interesse si rivolge al fotogiornalismo. E’ tra i pochi fotografi occidentali ad entrare in nazioni ancora chiuse negli anni ‘70 e ‘80 quali il Vietnam, l'Oman, lo Yemen del Sud, l'Arabia Saudita, l'Albania.
I suoi reportage lo portano in 60 paesi del mondo dove documenta guerre, situazioni di emergenza e problematiche sociali. Una selezione :
guerra Ciad -Libia-1986
siccità nel Sahel e nel Sahara, 1986
guerra Iran-Iraq 1987
Angola 1988
guerra civile in Mozambico 1988
terremoto in Armenia, 1988
uragano nel Bangladesh, 1991
India, sulle condizioni di lavoro dei Dalit e sulla
prostituzione, 2006 (presentato al Festival Internazionale di
Fotogiornalismo di Perpignan – Visa pour l’Image 2008).
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
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Tajikistan, traffico di stupefacenti sul confine con l’Afganistan, 2000 e 2008 (Reportage commissionato dall’United Nations Office on Drugs and Crime)
Russia, AIDS, homeless, prostitution, 2007
energia: il lavoro sulle piattaforme nel Mare del Nord, Gazprom - Estrazione di gas in Siberia, 2008
Reportage di carattere sportivo. Una selezione:
Fuori e dentro il campo con il Petrarca Rugby, 2006. Pubblicazione del libro “Uno di sessanta” per i 60 anni di attività del Petrarca Rugby
Polo estivo e su neve, sci alpino, alpinismo, hockey su ghiaccio.
Reportage sulle Dolomiti:
il vasto archivio comprende oltre 100.000 immagini delle Dolomiti nei vari aspetti:
natura e paesaggi, eventi, cultura, sport, avventura.
Pubblicato
40 libri fotografici dei quali 27 come unico autore.
Magazines
Airone - Alp - Alpin - Atlante - Bell’Italia - Bell’Europa - Berge - bmm -
Condè Nast AD Architectural Digest - Condè Nast Traveller - Der Spiegel - European - Travel and Life - Magazine del Corriere della Sera - Max -
Monsieur - Domus Montagne - Panorama - Ski - Vogue - Sport Week -
The Times - Town & Country oltre a numerosi house organs.
Films
Autore e regista di 40 filmati tra Corti, filmati d’avventura, sport e corporate.
Corporate: Salice, Dainese, Alpinestar, Spitfire jeans, Gilera, Piaggio,
Barilla, ICI Pharma.
ONG: Noi per Loro, Insieme per la Pace.
Il film “Un’idea della Pace”, realizzato nel Sahel e Sahara sulla grande siccità
è stato proiettato anche alla Casa Bianca, al Kremlino e al Palazzo di Vetro
sede dell’ONU a New York
Premi:
Gran Premio Pirelli per il miglior film al Festival Internazionale di
Cinematografia sportiva e motoristica al Motorshow di Bologna 1977
Stambecco d’Argento al Concorso Internazionale di Cinematografia
Sportiva. Saint-Vincent 1978
Genziana d’Argento al 28° Film Festival Internazionale di Cinematografia
di Montagna ed Esplorazione, Trento 1980
Fine Art
Stefano Zardini è un fotografo in continua evoluzione, sempre aperto alla esplorazione di nuove tecniche e forme di comunicazione.
La sua innata passione per l'arte fotografica lo ha portato negli ultimi anni a mettere da parte lo stile documentaristico per dedicarsi con sempre maggior impegno ed entusiasmo alla Fine Art, per la quale oggi è molto apprezzato, grazie allo stile personale e rarefatto della sua ricerca, all'uso originale della macchina fotografica e all'interpretazione creativa della realtà.
Le opere di Stefano Zardini sono presenti in diverse collezioni private di arte contemporanea a:
St. Moritz - Roma - New York - Dusseldorf - Milano - Bari - Barcellona -
Montecarlo - Bologna - Klosters - Parma - Brescia - Derbyshire - Prato -
Zurigo - Parigi - Napoli - Londra - Vienna - Genova - Brentford - Ortisei -
Sestriere - Cortina - Capalbio -Bari - Padova - Torino - Bergamo.
Mostre ed esposizioni
26 esposizioni personali tra: Roma - Cortina - Milano - Solferino - Palermo - Ginevra - Parigi - Klosters.
7 mostre collettive tra: Cortina - Milano - Brescia - New York - Bangkok - Vienna.
Membro di "Photographers without borders"
Membro ASMP American Society of Media Photographers
Affiliato TAU Visual
Premiato: Salotto Veneto 1994
Qualified Italian Photographer (QIP) in: Ritratto – Reportage – Paesaggio
Qualified European Photographer (QEP) in: Reportage
Invitato a “Roma Fotografia” 2007
Selezionato a “Visa pour l’Image 2008 – Perpignan”
28
gennaio 2010
Stefano Zardini – Anemos
Dal 28 gennaio al 13 febbraio 2010
fotografia
Location
ART POP UP
Bologna, Via Galliera, 31c, (Bologna)
Bologna, Via Galliera, 31c, (Bologna)
Orario di apertura
Orari weekend ArteFiera: venerdì 29 dalle 15 alle 20 - sabato 30 dalle 16 alle 24 - domenica 31 dalle 16 alle 20 Orari dall’1 al 13 febbraio: dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 20.00.
Chiusa la domenica
Vernissage
28 Gennaio 2010, ore 22.00 After dinner a cura di Sosushi e Viniamo.it
Ufficio stampa
OMNIA RELATIONS
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