Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Stephan Jung
Gli oggetti dipinti da Stephan Jung sono estrapolati dal loro contesto e collocati su una superficie di colore, in modo che non sia più possibile individuarne la provenienza né stabilirne le relazioni. Sono frammenti sconnessi, difficilmente riconducibili a un oggetto definito o a un materiale preciso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La stagione espositiva 2004 di Galica Arte Contemporanea continua con la prima personale italiana dell’artista berlinese Stephan Jung.
Che cosa si vede quando si vede?
Gli oggetti dipinti da Stephan Jung sono estrapolati dal loro contesto e collocati su una superficie di colore, in modo che non sia più possibile individuarne la provenienza né stabilirne le relazioni. Sono frammenti sconnessi, difficilmente riconducibili a un oggetto definito o a un materiale preciso. Cerchiamo nella memoria per individuarne le caratteristiche in modo da far riaffiorare sensazioni che potrebbero metterli a fuoco. Ma tale esercizio risulta vano. Sono oggetti senza odore, sfuggevoli al tatto, come il mercurio mutevoli nella consistenza e cangianti di colori che si unificano riconducendosi al bianco.
Rimangono immagini aliene che attraggono l’occhio nella profondità del vuoto. Eppure, un’immagine si profila improvvisamente cristallina sulla superficie della tela dove irrompe la luce. La domanda iniziale rimane irrisolta, ma in ogni dipinto si cerca la risposta.
Nato a Stoccarda ha studiato all’Accademia d’arte di Stoccarda e dal 1990 vive e lavora a Berlino. Ha tenuto mostre personali presso Gallery Aschenbach and Hofland, Amsterdam nel 2003; Gallery EIGEN + ART, Leipzig e Leipziger Kunstverein nel 2002; Gallery Hammelehle und Ahrens, Stuttgart nel 2001; Galeria Heinrich Ehrhardt, Madrid nel 2000; Lotta Hammer Gallery, London nel 1999; Kasseler Kunstverein nel 1998; Gallery Urs Meile, Luzern e Edward Thorp Gallery, New York nel 1997. Ha esposto in collettive alla Kunstverein Stuttgart, al Museum Morsbroich, Leverkusen nel 2002; al ZKM, Karlsruhe nel 2001; alla Kunsthalle Nürnberg nel 2000; alla Friedrich Petzel Gallery, New York nel 1997; all’Independant Art Space, London nel 1994.
Che cosa si vede quando si vede?
Gli oggetti dipinti da Stephan Jung sono estrapolati dal loro contesto e collocati su una superficie di colore, in modo che non sia più possibile individuarne la provenienza né stabilirne le relazioni. Sono frammenti sconnessi, difficilmente riconducibili a un oggetto definito o a un materiale preciso. Cerchiamo nella memoria per individuarne le caratteristiche in modo da far riaffiorare sensazioni che potrebbero metterli a fuoco. Ma tale esercizio risulta vano. Sono oggetti senza odore, sfuggevoli al tatto, come il mercurio mutevoli nella consistenza e cangianti di colori che si unificano riconducendosi al bianco.
Rimangono immagini aliene che attraggono l’occhio nella profondità del vuoto. Eppure, un’immagine si profila improvvisamente cristallina sulla superficie della tela dove irrompe la luce. La domanda iniziale rimane irrisolta, ma in ogni dipinto si cerca la risposta.
Nato a Stoccarda ha studiato all’Accademia d’arte di Stoccarda e dal 1990 vive e lavora a Berlino. Ha tenuto mostre personali presso Gallery Aschenbach and Hofland, Amsterdam nel 2003; Gallery EIGEN + ART, Leipzig e Leipziger Kunstverein nel 2002; Gallery Hammelehle und Ahrens, Stuttgart nel 2001; Galeria Heinrich Ehrhardt, Madrid nel 2000; Lotta Hammer Gallery, London nel 1999; Kasseler Kunstverein nel 1998; Gallery Urs Meile, Luzern e Edward Thorp Gallery, New York nel 1997. Ha esposto in collettive alla Kunstverein Stuttgart, al Museum Morsbroich, Leverkusen nel 2002; al ZKM, Karlsruhe nel 2001; alla Kunsthalle Nürnberg nel 2000; alla Friedrich Petzel Gallery, New York nel 1997; all’Independant Art Space, London nel 1994.
11
marzo 2004
Stephan Jung
Dall'undici marzo al 30 aprile 2004
arte contemporanea
Location
GALICA ARTECONTEMPORANEA
Milano, Viale Bligny, 41, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 41, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:30; il sabato dalle 14:00 alle 18:00
Vernissage
11 Marzo 2004, dalle 18:30 alle 21:00