Paolo e Gabriele Cappelletti presentano una mostra personale dell’artista Stephanie Morin. Questa serie riassume ed arricchisce la poetica e la precisione formale di Morin. Come Piero Dorazio ebbe modo di scrivere: “Lontano dai movimenti d’avanguardia e dal fermento dell’attuale proliferazione d’idee sull’arte, Morin elabora la sua espressione poetica all’interno della cornice simmetrica della pittura classica, sulla superficie bidimensionale della tela. In questo modo ella dispone e conferisce, attraverso il suo magistrale uso dei materiali e del colore, quegli effetti di luce e spazio che i pittori hanno ricercato per pi� di cent’anni, permeando il confuso animo umano con poesia ed emozione. Devo affermare che la sua sensibilit� e la delicatezza del suo tocco creano immagini sorprendenti ed efficaci anche quando la sua espressione lirica si allontana dall’intimo e s’avventura verso dimensioni universali. Questo lavoro si fonda sull’eredit� di maestri quali Monet e, pi� avanti, Fautrier, Dubuffet, Tobey, Burri e Tapies.”