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Stephaniè Nava – L’ombre de l’autre rive
Per Stéphanie Nava gli spazi divengono contenitori di memorie, spaccati di impossibili incontri, in cui uomini e architetture si trovano in stretta relazione fra loro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Riccardo Crespi presenta Lʼombre de lʼautre rive, seconda personale dellʼartista
francese Stéphanie Nava.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Centre Culturel Français di Milano, che ospiterà
nel giardino della sede di Palazzo delle Stelline unʼinstallazione dellʼartista.
Il titolo, una citazione da Le dernier homme (1957) dello scrittore francese Maurisce Blanchot,
evoca lʼidea dellʼaltro come luogo fisico. Un altro come territorio vicino, ma sempre straniero:
separato da un ideale fiume che lo tiene irrimediabilmente a distanza.
Lʼombre de lʼautre rive (Lʼombra dellʼaltra riva) il luogo altro, vicino ma distante, si percepisce
visualmente e concretamente nello spazio espositivo della galleria che è attraversata dallʼopera
Objet de traduction, un lungo tubo di plastica, originariamente utilizzato per il trasferimento del
vino.
Qui serve per trasportare immagini e parole: la traduzione di una visione. Le sue due bocche sono
collocate alle estremità dello spazio della galleria - dalla finestra che affaccia sul mezzanino al
muro nel seminterrato. Il tubo connette la visione della strada con la sua rappresentazione in un
disegno appeso alla parete. Due sedie permettono ai visitatori di sostarvi e dialogare, rendendo
possibile un incontro anonimo fatto di voci, pensieri e contemplazione.
Per Stéphanie Nava gli spazi divengono quindi contenitori di memorie, spaccati di impossibili
incontri,in cui uomini e architetture si trovano in stretta relazione fra loro.
Così nellʼinstallazione Les Caducs, les persistants, les délaisseés, lʼartista propone allo spettatore
una ricostruzione in movimento della memoria, della quale può organizzare a suo piacere i
frammenti di ricordi, rappresentati da oggetti che scorrono sulla parete, come pezzi di una storia da
reinventare: una sorta di brano musicale, la cui fisionomia si modifica secondo nuove
interpretazioni.
“…Così come gli spartiti musicali rendono visibile la musica, lʼopera di Stéphanie Nava
rappresenta, metaforicamente, lʼincomprensibile processo selettivo che ognuno mette in atto nei
confronti dei propri ricordi. I suoi lavori, infatti, rappresentano il complesso rapporto tra i luoghi fisici
e le nostre ossessioni e rimozioni...”. Ilaria Bonacossa
Stéphanie Nava è nata nel 1973 a Marsiglia. Vive e lavora tra Marsiglia e Parigi.
Mostre personali: 2009, Objets de traduction, Domaine de Lézigno, Béziers ; Considering a Plot (Dig For
Victory), Centre dʼart Passerelle, Brest. 2008 Considering a Plot (Dig For Victory), Centre d'art contemporain
de la Ferme du Buisson, Marne-la-Vallée ; Considering a Plot (Dig For Victory), Viafarini, Milano
Mostre collettive : 2010, Spatial City: an Architecture of Idealism, INOVA, Milwaukee, Hyde Park Art
Center, Chicago, MOCA, Detroit ; Natura e destino, Galleria Riccardo Crespi, Milano ;
muster/stadt/modell/stadt, Galerie Nord - Kunstverein Tiergarten, Berlino 2009, INTERMEDIA 10 - a
generation of artists' books, 1999 - 2009, O', Milano, Crossing - Public /Art Zone, Neon fdv, Milano ;
Comicstrip, Le Musée, Sérignan ; Moleskine Detour, Santralistanbul, Istanbul ; Permutations, Musée des
Beaux-Arts, Valence. 2008, La vie moderne / revisitée, Centre d'art Passerelle, Brest ; Regard-Caméra :
portrait de l'artiste en spectateur, Centre d'art contemporain de la Ferme du Buisson, Paris
francese Stéphanie Nava.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Centre Culturel Français di Milano, che ospiterà
nel giardino della sede di Palazzo delle Stelline unʼinstallazione dellʼartista.
Il titolo, una citazione da Le dernier homme (1957) dello scrittore francese Maurisce Blanchot,
evoca lʼidea dellʼaltro come luogo fisico. Un altro come territorio vicino, ma sempre straniero:
separato da un ideale fiume che lo tiene irrimediabilmente a distanza.
Lʼombre de lʼautre rive (Lʼombra dellʼaltra riva) il luogo altro, vicino ma distante, si percepisce
visualmente e concretamente nello spazio espositivo della galleria che è attraversata dallʼopera
Objet de traduction, un lungo tubo di plastica, originariamente utilizzato per il trasferimento del
vino.
Qui serve per trasportare immagini e parole: la traduzione di una visione. Le sue due bocche sono
collocate alle estremità dello spazio della galleria - dalla finestra che affaccia sul mezzanino al
muro nel seminterrato. Il tubo connette la visione della strada con la sua rappresentazione in un
disegno appeso alla parete. Due sedie permettono ai visitatori di sostarvi e dialogare, rendendo
possibile un incontro anonimo fatto di voci, pensieri e contemplazione.
Per Stéphanie Nava gli spazi divengono quindi contenitori di memorie, spaccati di impossibili
incontri,in cui uomini e architetture si trovano in stretta relazione fra loro.
Così nellʼinstallazione Les Caducs, les persistants, les délaisseés, lʼartista propone allo spettatore
una ricostruzione in movimento della memoria, della quale può organizzare a suo piacere i
frammenti di ricordi, rappresentati da oggetti che scorrono sulla parete, come pezzi di una storia da
reinventare: una sorta di brano musicale, la cui fisionomia si modifica secondo nuove
interpretazioni.
“…Così come gli spartiti musicali rendono visibile la musica, lʼopera di Stéphanie Nava
rappresenta, metaforicamente, lʼincomprensibile processo selettivo che ognuno mette in atto nei
confronti dei propri ricordi. I suoi lavori, infatti, rappresentano il complesso rapporto tra i luoghi fisici
e le nostre ossessioni e rimozioni...”. Ilaria Bonacossa
Stéphanie Nava è nata nel 1973 a Marsiglia. Vive e lavora tra Marsiglia e Parigi.
Mostre personali: 2009, Objets de traduction, Domaine de Lézigno, Béziers ; Considering a Plot (Dig For
Victory), Centre dʼart Passerelle, Brest. 2008 Considering a Plot (Dig For Victory), Centre d'art contemporain
de la Ferme du Buisson, Marne-la-Vallée ; Considering a Plot (Dig For Victory), Viafarini, Milano
Mostre collettive : 2010, Spatial City: an Architecture of Idealism, INOVA, Milwaukee, Hyde Park Art
Center, Chicago, MOCA, Detroit ; Natura e destino, Galleria Riccardo Crespi, Milano ;
muster/stadt/modell/stadt, Galerie Nord - Kunstverein Tiergarten, Berlino 2009, INTERMEDIA 10 - a
generation of artists' books, 1999 - 2009, O', Milano, Crossing - Public /Art Zone, Neon fdv, Milano ;
Comicstrip, Le Musée, Sérignan ; Moleskine Detour, Santralistanbul, Istanbul ; Permutations, Musée des
Beaux-Arts, Valence. 2008, La vie moderne / revisitée, Centre d'art Passerelle, Brest ; Regard-Caméra :
portrait de l'artiste en spectateur, Centre d'art contemporain de la Ferme du Buisson, Paris
19
maggio 2010
Stephaniè Nava – L’ombre de l’autre rive
Dal 19 maggio al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA RICCARDO CRESPI
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Milano, Via Giacomo Mellerio, 1, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15-19.30
Vernissage
19 Maggio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore