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Steve McCurry – Animals
Gli animali saranno i protagonisti di 60 scatti iconici, tra famosi e meno conosciuti che racconteranno al visitatore le mille storie di vita quotidiana che legano indissolubilmente l’animale all’uomo e viceversa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nasce MUDEC PHOTO, il nuovo spazio espositivo del Museo delle Culture dedicato alla
fotografia d’autore, che completa l’offerta di un museo nato solo nel 2015 ma che vanta una
collezione permanente - anima del museo – di circa ottomila reperti tra opere d’arte, oggetti
d’uso, tessuti e strumenti musicali provenienti da Americhe, Asia, Africa e Oceania e che ha già
al suo attivo più di quindici grandi mostre, oltre un milione e mezzo di visitatori e un modello
di governance pubblico-privato che rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta anche
all’estero.
MUDEC PHOTO è un progetto che coniuga la più alta ricerca e indagine artistica con la
capacità di narrazione innata tipica della cosiddetta “ottava arte”. Due grandi mostre
temporanee all’anno e una serie di attività legate al mondo della fotografia animeranno lo
spazio a partire dal 16 dicembre 2018.
Il Comune di Milano-Cultura, MUDEC e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione
con SUDEST57, hanno deciso di affidare al genio e alla sensibilità del grande fotografo
americano Steve McCurry l’apertura di MUDEC PHOTO presentando al pubblico Animals, un
progetto espositivo appositamente creato per il Museo delle Culture, a cura di Biba
Giacchetti, che rimarrà aperto al pubblico fino al 31 marzo 2019.
Gli animali saranno infatti i protagonisti di 60 scatti iconici, tra famosi e meno conosciuti che
racconteranno al visitatore le mille storie di vita quotidiana che legano indissolubilmente
l’animale all’uomo e viceversa. Un affresco corale dell’interazione, della condivisione, che
tocca i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, delle conseguenze
dell’agire dell’uomo sulla fauna locale e globale, dell’affetto che l’uomo riversa sul suo “pet”,
qualunque esso sia.
Il progetto Animals origina nel 1992 quando il fotografo Steve McCurry svolge una missione
nei territori di guerra nell’area del Golfo per documentare il disastroso impatto ambientale e
faunistico nei luoghi del conflitto. McCurry tornerà dal Golfo con alcune delle sue più celebri
immagini “icone”, come i cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e gli uccelli
migratori interamente cosparsi di petrolio. Con questo reportage vincerà nello stesso anno il
prestigioso Word Press Photo. Il premio fu assegnato da una giuria molto speciale, la Children
Jury, composta da bambini di tutte le nazioni.
Da sempre, nei suoi progetti Steve McCurry pone al centro dell’obiettivo le storie legate alle
categorie più fragili: ha esplorato, con una particolare attenzione ai bambini, la condizione dei
civili nelle aree di conflitto; ha documentato le etnie in via di estinzione e le conseguenze dei
cataclismi naturali. A partire da quel servizio del ’92 ha infine aggiunto, ai suoi innumerevoli
sguardi, quello empatico verso gli animali.
Animali come via alla sopravvivenza (gli animali da lavoro), animali talvolta sfruttati come
unica risorsa a una condizione di miseria, altre volte amati e riconosciuti come compagni
di vita per alleviare miserie, o semplicemente per una forma di simbiotico affetto; sempre in
uno spirito da esploratore delle relazioni umane.
Per creare la mostra Animals autore e curatrice hanno lavorato all’unisono addentrandosi
nell’immenso archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini che
raccontassero in un unico affresco le diverse condizioni degli animali. Il percorso della
mostra lascia al visitatore la massima libertà, pur fissando un’invisibile mappa articolata su
diversi registri emotivi, in grado di alternare le immagini più impegnative ad altre di grande
leggerezza e positività.
Immagini dure, dove la natura, quando si scatena, segna e cambia definitivamente la
morfologia del territorio; immagini di animali che ci raccontano in realtà storie di
sopravvivenza umana; ma anche racconti più soavi, poetici o ironici, come i ritratti di animali,
fieri protagonisti in simbiotica posa con i loro padroni (ora un cane fashionista tinto di rosa a
Hollywood, ora un serpente a guisa di collana in un supermercato americano), e ancora una
capra, una scimmia, un’iguana o due topolini bianchi scelti come “testimonial” di questa
mostra. Un’arca di Noè che entra nel mirino di McCurry per raccontare la straordinaria
identità di legami sentimentali a tutte le latitudini.
Steve McCurry esploratore del genere umano ci offre dunque un viaggio nella contiguità del
pianeta animale, ci parla di relazioni e di conseguenze; le sue immagini indelebili sono prive di
tempo; e, come accade a chi viaggia instancabilmente per raccontare storie, sembra mostrare
nostalgia per un mondo in continua e pericolosa trasformazione che lui può solo
documentare.
“Animals ci invita a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo” spiega la curatrice
della mostra Biba Giacchetti che prosegue “in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi.
Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali
condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per
difendere e salvare il pianeta.”
La mostra fotografica Animals sarà visitabile fino al 31 marzo 2019.
fotografia d’autore, che completa l’offerta di un museo nato solo nel 2015 ma che vanta una
collezione permanente - anima del museo – di circa ottomila reperti tra opere d’arte, oggetti
d’uso, tessuti e strumenti musicali provenienti da Americhe, Asia, Africa e Oceania e che ha già
al suo attivo più di quindici grandi mostre, oltre un milione e mezzo di visitatori e un modello
di governance pubblico-privato che rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta anche
all’estero.
MUDEC PHOTO è un progetto che coniuga la più alta ricerca e indagine artistica con la
capacità di narrazione innata tipica della cosiddetta “ottava arte”. Due grandi mostre
temporanee all’anno e una serie di attività legate al mondo della fotografia animeranno lo
spazio a partire dal 16 dicembre 2018.
Il Comune di Milano-Cultura, MUDEC e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione
con SUDEST57, hanno deciso di affidare al genio e alla sensibilità del grande fotografo
americano Steve McCurry l’apertura di MUDEC PHOTO presentando al pubblico Animals, un
progetto espositivo appositamente creato per il Museo delle Culture, a cura di Biba
Giacchetti, che rimarrà aperto al pubblico fino al 31 marzo 2019.
Gli animali saranno infatti i protagonisti di 60 scatti iconici, tra famosi e meno conosciuti che
racconteranno al visitatore le mille storie di vita quotidiana che legano indissolubilmente
l’animale all’uomo e viceversa. Un affresco corale dell’interazione, della condivisione, che
tocca i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, delle conseguenze
dell’agire dell’uomo sulla fauna locale e globale, dell’affetto che l’uomo riversa sul suo “pet”,
qualunque esso sia.
Il progetto Animals origina nel 1992 quando il fotografo Steve McCurry svolge una missione
nei territori di guerra nell’area del Golfo per documentare il disastroso impatto ambientale e
faunistico nei luoghi del conflitto. McCurry tornerà dal Golfo con alcune delle sue più celebri
immagini “icone”, come i cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e gli uccelli
migratori interamente cosparsi di petrolio. Con questo reportage vincerà nello stesso anno il
prestigioso Word Press Photo. Il premio fu assegnato da una giuria molto speciale, la Children
Jury, composta da bambini di tutte le nazioni.
Da sempre, nei suoi progetti Steve McCurry pone al centro dell’obiettivo le storie legate alle
categorie più fragili: ha esplorato, con una particolare attenzione ai bambini, la condizione dei
civili nelle aree di conflitto; ha documentato le etnie in via di estinzione e le conseguenze dei
cataclismi naturali. A partire da quel servizio del ’92 ha infine aggiunto, ai suoi innumerevoli
sguardi, quello empatico verso gli animali.
Animali come via alla sopravvivenza (gli animali da lavoro), animali talvolta sfruttati come
unica risorsa a una condizione di miseria, altre volte amati e riconosciuti come compagni
di vita per alleviare miserie, o semplicemente per una forma di simbiotico affetto; sempre in
uno spirito da esploratore delle relazioni umane.
Per creare la mostra Animals autore e curatrice hanno lavorato all’unisono addentrandosi
nell’immenso archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini che
raccontassero in un unico affresco le diverse condizioni degli animali. Il percorso della
mostra lascia al visitatore la massima libertà, pur fissando un’invisibile mappa articolata su
diversi registri emotivi, in grado di alternare le immagini più impegnative ad altre di grande
leggerezza e positività.
Immagini dure, dove la natura, quando si scatena, segna e cambia definitivamente la
morfologia del territorio; immagini di animali che ci raccontano in realtà storie di
sopravvivenza umana; ma anche racconti più soavi, poetici o ironici, come i ritratti di animali,
fieri protagonisti in simbiotica posa con i loro padroni (ora un cane fashionista tinto di rosa a
Hollywood, ora un serpente a guisa di collana in un supermercato americano), e ancora una
capra, una scimmia, un’iguana o due topolini bianchi scelti come “testimonial” di questa
mostra. Un’arca di Noè che entra nel mirino di McCurry per raccontare la straordinaria
identità di legami sentimentali a tutte le latitudini.
Steve McCurry esploratore del genere umano ci offre dunque un viaggio nella contiguità del
pianeta animale, ci parla di relazioni e di conseguenze; le sue immagini indelebili sono prive di
tempo; e, come accade a chi viaggia instancabilmente per raccontare storie, sembra mostrare
nostalgia per un mondo in continua e pericolosa trasformazione che lui può solo
documentare.
“Animals ci invita a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo” spiega la curatrice
della mostra Biba Giacchetti che prosegue “in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi.
Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali
condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per
difendere e salvare il pianeta.”
La mostra fotografica Animals sarà visitabile fino al 31 marzo 2019.
15
dicembre 2018
Steve McCurry – Animals
Dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2019
fotografia
Location
MUDEC – MUSEO DELLE CULTURE
Milano, Via Tortona, 56, (Milano)
Milano, Via Tortona, 56, (Milano)
Biglietti
Intero € 8 | Ridotto € 6
Vernissage
15 Dicembre 2018, su invito
Autore
Curatore