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Steve Panariti – The Dreamers
The Dreamers è un’esplorazione newyorkese della vita di città, in metropolitana e nei suoi vicoli, un viaggio tra i suoi abitanti e quelli che della strada hanno fatto la propria casa
Comunicato stampa
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The Dreamers è un’esplorazione newyorkese della vita di città, in metropolitana e nei suoi vicoli, un viaggio tra i suoi abitanti e quelli che della strada hanno fatto la propria casa.
Steve Panariti ha attraversato Harlem, Manhattan e Brooklyn per proseguire fino a Coney Island, restituendo un racconto istintivo di una popolazione fatta di homeless addormentati, veterani che domandano un dollaro come aiuto e donne invecchiate troppo in fretta.
New York modella se stessa in una sempre diversa e a volte inconsistente forma di rivelazione. Per decenni è stata ispirazione dei grandi autori della street photography, come Mary Ellen Mark, Elliott Erwitt, o Bruce Gilden, che ha sorpreso all’improvviso i passanti con il flash o Jeff Mermelstein, che ne ha colto le stravaganze in un mescolarsi di razze, gesti e mestieri.
Nelle strade percorse da Panariti si muovono i pezzi di un puzzle cittadino, vero e grottesco. Personaggi reali, come donne muscolose e custodi dormienti oppure riprodotti su riviste abbandonate, su cartelli che ne denunciano la scomparsa, sui murales, dove una ragazza sembra essere assorta nei propri sogni. Si alternano gli elementi tipici urbani, asfalto, cartone, spazzatura, insegne, chioschi di cibo. Assenti gli oggetti quotidiani della tecnologia: i “dreamers” non possiedono computer e non digitano sugli smartphone. Diventano al contempo il soggetto di una nuova fotografia, quella mobile, che si concentra maggiormente sul contenuto e sul rapporto con il contesto perché lo smartphone consente di avvicinarsi in maniera quasi invisibile ai soggetti da fotografare.
Contrasti, inquadrature non calcolate e volutamente casuali sono i connotati di “The Dreamers”, che registra con un rapporto diretto e immediato gli umori, i gesti e i fenomeni sociali che compongono l’essenza della strada.
Steve Panariti ha attraversato Harlem, Manhattan e Brooklyn per proseguire fino a Coney Island, restituendo un racconto istintivo di una popolazione fatta di homeless addormentati, veterani che domandano un dollaro come aiuto e donne invecchiate troppo in fretta.
New York modella se stessa in una sempre diversa e a volte inconsistente forma di rivelazione. Per decenni è stata ispirazione dei grandi autori della street photography, come Mary Ellen Mark, Elliott Erwitt, o Bruce Gilden, che ha sorpreso all’improvviso i passanti con il flash o Jeff Mermelstein, che ne ha colto le stravaganze in un mescolarsi di razze, gesti e mestieri.
Nelle strade percorse da Panariti si muovono i pezzi di un puzzle cittadino, vero e grottesco. Personaggi reali, come donne muscolose e custodi dormienti oppure riprodotti su riviste abbandonate, su cartelli che ne denunciano la scomparsa, sui murales, dove una ragazza sembra essere assorta nei propri sogni. Si alternano gli elementi tipici urbani, asfalto, cartone, spazzatura, insegne, chioschi di cibo. Assenti gli oggetti quotidiani della tecnologia: i “dreamers” non possiedono computer e non digitano sugli smartphone. Diventano al contempo il soggetto di una nuova fotografia, quella mobile, che si concentra maggiormente sul contenuto e sul rapporto con il contesto perché lo smartphone consente di avvicinarsi in maniera quasi invisibile ai soggetti da fotografare.
Contrasti, inquadrature non calcolate e volutamente casuali sono i connotati di “The Dreamers”, che registra con un rapporto diretto e immediato gli umori, i gesti e i fenomeni sociali che compongono l’essenza della strada.
25
febbraio 2016
Steve Panariti – The Dreamers
Dal 25 febbraio al 10 marzo 2016
fotografia
Location
SQUARE23 ART GALLERY
Torino, Via San Massimo, 45, (Torino)
Torino, Via San Massimo, 45, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11-20
Vernissage
25 Febbraio 2016, ore 18.30
Autore