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Steve Powers – Separating Light from Dark
Dopo la partecipazione alla 49a Biennale di Venezia del 2001, Powers torna in Italia presentando i suoi più recenti lavori: venticinque dipinti inediti in smalto su lastre d’alluminio, la serie 8 Day Week paintings e un’installazione site specific.
Comunicato stampa
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La galleria Patricia Armocida è lieta di presentare Separating Light from Dark, la prima mostra personale in Italia di Steve Powers alias Espo ( Philadelphia, 1968) che inaugura mercoledì 10 settembre 2008 alle ore 18.30.
Dopo la partecipazione alla 49a Biennale di Venezia del 2001, Powers torna in Italia presentando i suoi più recenti lavori: venticinque dipinti inediti in smalto su lastre d'alluminio, la serie "8 Day Week" esposta in occasione della sua mostra personale al Pennsylvania Academy of Fine Arts di Filadelfia nel 2007 e un'installazione site specific.
Dall'inconfondibile stile legato all'estetica grafica delle insegne pubblicitarie degli anni '50 realizzate a mano, unite ad un linguaggio visivo crudo, netto, dai testi ironici e pungenti, l'artista , in questi ultimi lavori, gioca sul concetto di sacro e profano, sul fantastico e l'ordinario.
Separating Light from the Dark fa riferimento sia al passo della Genesi, in cui Dio il primo giorno della Creazione separa la luce dalle tenebre, sia al primo gesto, più banale e terreno, del dividere il chiaro dallo scuro al momento del bucato.
La combinazione di tutti i dipinti sarebbe 25 -8 e sottende un ritmo di lavoro impossibile, 25 ore su 24, 8 giorni su 7. L'ora in più il giorno, in più è un tempo extra che non esiste che accomuna lo stacanovismo di New York, la metropoli che non dorme mai, al racconto biblico della Creazione. Tramite abili e umoristici giochi di parole, i giorni della settimana non sono chiamati Monday, Tuesday, Wednesday, Thursday, Friday, Saturday e Sunday, ma Mundane, Duesday, Whensday, Thirsty, Frieday, Sadderday e Someday.
I lavori di Steve Powers raccontano i problemi e le tribolazioni del vivere contemporaneo: l'amore, l'odio, la frustrazione, il desiderio, l'insicurezza, la gelosia, la rabbia, la lotta, la confusione dell'esperienza umana. Come scrive l'artista nel catalogo Studio Gangstar, della mostra personale a Filadefia : " Il risultato è una mappa di emozioni che ci guida verso divinità e rovina. Per tutto il cinismo che è mostrato nei miei dipinti, c'è una uguale quantità di fede e amore. Io credo che il lavoro rappresenti entrambi i lati dell'umanità ; Noi siamo capaci di grandezze ma di solito, poi, alla fine, roviniamo tutto".
Stephen Powers è nato e cresciuto a Filadelfia, si è trasferito a New York nel 1994. Dopo alcuni impieghi come direttore della rivista On the Go, autore del libro The art of getting over e disegnatore di graffiti a tempo pieno, Powers ha iniziato a studiare pittura nel 1998. Da allora ha esposto il suo lavoro all’Institute of Contemporary Art di Filadelfia, Deitch Project di New York, alla 49ma Biennale di Venezia, al Luggage Store di San Francisco, alla Liverpool Biennial del 2002 e al City Arts Centre di Dublino. Nel 2003 ha fondato il Dreamland Artist Club e, in collaborazione con Creative Time, si è dedicato al sign painting a Coney Island. Il suo libro First and Fifteenth, è stato pubblicato da Villard nel 2005. Nel 2008, con il programma Fulbright, Powers ha dipinto una love story per le strade di Dublino e Belfast. Vive e lavora a Manhattan.
Dopo la partecipazione alla 49a Biennale di Venezia del 2001, Powers torna in Italia presentando i suoi più recenti lavori: venticinque dipinti inediti in smalto su lastre d'alluminio, la serie "8 Day Week" esposta in occasione della sua mostra personale al Pennsylvania Academy of Fine Arts di Filadelfia nel 2007 e un'installazione site specific.
Dall'inconfondibile stile legato all'estetica grafica delle insegne pubblicitarie degli anni '50 realizzate a mano, unite ad un linguaggio visivo crudo, netto, dai testi ironici e pungenti, l'artista , in questi ultimi lavori, gioca sul concetto di sacro e profano, sul fantastico e l'ordinario.
Separating Light from the Dark fa riferimento sia al passo della Genesi, in cui Dio il primo giorno della Creazione separa la luce dalle tenebre, sia al primo gesto, più banale e terreno, del dividere il chiaro dallo scuro al momento del bucato.
La combinazione di tutti i dipinti sarebbe 25 -8 e sottende un ritmo di lavoro impossibile, 25 ore su 24, 8 giorni su 7. L'ora in più il giorno, in più è un tempo extra che non esiste che accomuna lo stacanovismo di New York, la metropoli che non dorme mai, al racconto biblico della Creazione. Tramite abili e umoristici giochi di parole, i giorni della settimana non sono chiamati Monday, Tuesday, Wednesday, Thursday, Friday, Saturday e Sunday, ma Mundane, Duesday, Whensday, Thirsty, Frieday, Sadderday e Someday.
I lavori di Steve Powers raccontano i problemi e le tribolazioni del vivere contemporaneo: l'amore, l'odio, la frustrazione, il desiderio, l'insicurezza, la gelosia, la rabbia, la lotta, la confusione dell'esperienza umana. Come scrive l'artista nel catalogo Studio Gangstar, della mostra personale a Filadefia : " Il risultato è una mappa di emozioni che ci guida verso divinità e rovina. Per tutto il cinismo che è mostrato nei miei dipinti, c'è una uguale quantità di fede e amore. Io credo che il lavoro rappresenti entrambi i lati dell'umanità ; Noi siamo capaci di grandezze ma di solito, poi, alla fine, roviniamo tutto".
Stephen Powers è nato e cresciuto a Filadelfia, si è trasferito a New York nel 1994. Dopo alcuni impieghi come direttore della rivista On the Go, autore del libro The art of getting over e disegnatore di graffiti a tempo pieno, Powers ha iniziato a studiare pittura nel 1998. Da allora ha esposto il suo lavoro all’Institute of Contemporary Art di Filadelfia, Deitch Project di New York, alla 49ma Biennale di Venezia, al Luggage Store di San Francisco, alla Liverpool Biennial del 2002 e al City Arts Centre di Dublino. Nel 2003 ha fondato il Dreamland Artist Club e, in collaborazione con Creative Time, si è dedicato al sign painting a Coney Island. Il suo libro First and Fifteenth, è stato pubblicato da Villard nel 2005. Nel 2008, con il programma Fulbright, Powers ha dipinto una love story per le strade di Dublino e Belfast. Vive e lavora a Manhattan.
10
settembre 2008
Steve Powers – Separating Light from Dark
Dal 10 settembre al 31 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA
Milano, Via Filippo Argelati, 24, (Milano)
Milano, Via Filippo Argelati, 24, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11.30-13.00 e 15.30-19.00
Vernissage
10 Settembre 2008, ore 18.30
Autore