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Still in Motion. The 10th Anniversary
LipanjePuntin artecontemporanea – Trieste ha il piacere di presentare Still in Motion, una mostra collettiva “a sorpresa” che, a rotazione, vedrà protagonisti una trentina di artisti selezionati da Marco Puntin.
Comunicato stampa
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LipanjePuntin artecontemporanea – Trieste ha il piacere di presentare Still in Motion, una mostra collettiva “a sorpresa” che, a rotazione, vedrà protagonisti una trentina di artisti selezionati da Marco Puntin.
Still in Motion vuole essere insieme un bilancio, una proposta e una conferma. Come vuole il luogo comune, per andare avanti è necessario guardare indietro e ricordarsi, aggiungiamo noi, quello che si è.
Troppo spesso siamo assediati dal tentativo della società (e dell’economia) di plasmarci a suo uso e consumo, di determinare bisogni la cui soddisfazione genera un circolo vizioso in cui l’individuo si perde, in un mare di loghi e mode. L’ansia di raggiungere nuovi successi e miracolosi cambiamenti ci obbliga ad evitare di vivere il presente per proiettarci verso l’attesa di un futuro prossimo venturo. Ovvero, chi vive si ferisce. Quasi un obbligo, certificato e codificato dalla pubblicità, da ciò che fa ed è moda. In questo quadro potenzialmente desolante si rende necessario far sentire la propria voce, anche dissonante e stridente, per riappropriarsi della propria volontà, del proprio gusto e, in ultimo, del proprio tempo.
Così invece di programmare obiettivi e strategie ci siamo ritrovati a discutere di presente e passato, tutti d’accordo nel sostenere che, se il presente è in movimento e diviene passato nel momento stesso in cui lo si nomina, il futuro, oscuro e imprevedibile, è statico e immobile finché non diverrà presente, ma a quel punto sarà già passato.
E’ dunque il movimento a conferire senso al tempo: le giornate si succedono per la rotazione della Terra sul proprio asse e le stagioni per la sua rivoluzione intorno al Sole. Così con i lavori di Still in Motion vorremmo attestare che la “nostra terra” è ancora in movimento, nella speranza che questo provochi lo stesso stupore e la stessa rassicurante sensazione che deriva dal susseguirsi delle stagioni.
Ma nel titolo della mostra è racchiusa anche la stasi del “fermo immagine”, della fotografia, e il suo rapporto solo apparentemente contraddittorio con il movimento. Inutile dire che non possiamo percepire il movimento incessante in cui siamo trascinati, e indulgendo in questa calma apparente riusciamo a cogliere un barlume del vortice che ci travolge solo attraverso immagini mediate o immediate.
Tutti i lavori presenti in Still in Motion testimoniano la coerenza di un progetto propulsivo che non teme l’inerzia. Sono piccole unità che documentano il movimento, e il suo continuo, prodigioso incontro con la stasi. L’evoluzione di un’idea in costante essere e perpetuo divenire.
Still in Motion vuole essere insieme un bilancio, una proposta e una conferma. Come vuole il luogo comune, per andare avanti è necessario guardare indietro e ricordarsi, aggiungiamo noi, quello che si è.
Troppo spesso siamo assediati dal tentativo della società (e dell’economia) di plasmarci a suo uso e consumo, di determinare bisogni la cui soddisfazione genera un circolo vizioso in cui l’individuo si perde, in un mare di loghi e mode. L’ansia di raggiungere nuovi successi e miracolosi cambiamenti ci obbliga ad evitare di vivere il presente per proiettarci verso l’attesa di un futuro prossimo venturo. Ovvero, chi vive si ferisce. Quasi un obbligo, certificato e codificato dalla pubblicità, da ciò che fa ed è moda. In questo quadro potenzialmente desolante si rende necessario far sentire la propria voce, anche dissonante e stridente, per riappropriarsi della propria volontà, del proprio gusto e, in ultimo, del proprio tempo.
Così invece di programmare obiettivi e strategie ci siamo ritrovati a discutere di presente e passato, tutti d’accordo nel sostenere che, se il presente è in movimento e diviene passato nel momento stesso in cui lo si nomina, il futuro, oscuro e imprevedibile, è statico e immobile finché non diverrà presente, ma a quel punto sarà già passato.
E’ dunque il movimento a conferire senso al tempo: le giornate si succedono per la rotazione della Terra sul proprio asse e le stagioni per la sua rivoluzione intorno al Sole. Così con i lavori di Still in Motion vorremmo attestare che la “nostra terra” è ancora in movimento, nella speranza che questo provochi lo stesso stupore e la stessa rassicurante sensazione che deriva dal susseguirsi delle stagioni.
Ma nel titolo della mostra è racchiusa anche la stasi del “fermo immagine”, della fotografia, e il suo rapporto solo apparentemente contraddittorio con il movimento. Inutile dire che non possiamo percepire il movimento incessante in cui siamo trascinati, e indulgendo in questa calma apparente riusciamo a cogliere un barlume del vortice che ci travolge solo attraverso immagini mediate o immediate.
Tutti i lavori presenti in Still in Motion testimoniano la coerenza di un progetto propulsivo che non teme l’inerzia. Sono piccole unità che documentano il movimento, e il suo continuo, prodigioso incontro con la stasi. L’evoluzione di un’idea in costante essere e perpetuo divenire.
09
dicembre 2009
Still in Motion. The 10th Anniversary
Dal 09 dicembre 2009 al 06 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15.30 - 19.30
Vernissage
9 Dicembre 2009, ore 17.30
Curatore