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Stop! lavori in corso #1 – Firenze
Dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, arrivano quattro giovani proposte
Comunicato stampa
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Dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, arrivano quattro giovani proposte.
Fede, Lepore, Mignini e Pierobon, del corso di pittura, hanno, come comune denominatore, un disegno fluido, una predisposizione per il libero colore che deborda liberamente dalla struttura delle linee, evocando un cosmo solo apparentemente allegro. In realtà nei disegni dai colori accesi, acquosi, a tempera o ad acquerello su carta, prende corpo un immaginario inquieto, fatto di figure evocanti il contesto poco rassicurante, spesso violento, del contemporaneo.
Tali disegni di piccole dimensioni, in tre casi, si moltiplicano all’interno dello spazio espositivo, divenendo i tasselli di particolari installazioni, o percorsi. Così Mignini propone i lavori della serie “Guardando la mia montagna”, e Lepore un’installazione dove i “disegnini” diventano struttura orizzontale, bilanciata dalla linea verticale di una rosa al centro, emblema di bellezza e caducità.
Nel caso di Debora Fede, invece, la tela disegnata, parte integrante dell’installazione “Agnes”, è lunga cinque metri. Attaccata con alcuni ganci nella parte superiore, è tirata fino ad arrivare a terra. Qui vi è un agnello disteso con le zampe legate, in gesso, stoffa e ferro. In alto leggiamo all’inverso “chi pecora si fa il lupo se lo mangia!”. La caduta espressa dal movimento discendente del supporto pittorico ed i suoi toni – i toni della disarmonia e del dolore -, l’atteggiamento dell’animale, vogliono essere metafora dello stato dell’uomo che ha perduto se stesso, deviando dal cammino verso l’umano. A questo discorso si integra quello di Marta Pierobon, i cui disegni rossi sono disposti nella nicchia della prima sala. Essi diventano parte dell’itinerario che, cominciando proprio da essi, arriva al grande albero alto 225 cm circa, di rete metallica, carta, garza, illuminato da tre cornici su cui sono poste luci rosa che illuminano dal basso. Il lavoro rappresenta la coscienza di ognuno, interpretata in maniera molto delicata, chiara, eterea come un fantasma, e perfettamente strutturata all’interno, ben radicata come evoca ciò di cui è figura. I disegni rossi nella nicchia, spiega Pierobon, indicano la confusione di chi segue la coscienza di tipo collettivo, mentre "Personal Consience" invita a riappropriarsi della propria, rappresentata dall’albero di luce.
01
febbraio 2006
Stop! lavori in corso #1 – Firenze
Dal primo all'undici febbraio 2006
giovane arte
Location
MACHE’
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Torino, Via Della Consolata, 9/G, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 18-02
Vernissage
1 Febbraio 2006, ore 19
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